Però l'idea mi è rimasta: perché un dispositivo relativamente semplice come un TMS deve costare migliaia di Euro?
E la risposta a mio paere è una sola, almeno per quanto riguarda le strutture piccole o piccolissime.
Non deve, e voglio dimostrarlo con un piccolo esperimento a costo zero o quasi.
Qui che entra in gioco CinéDigital Manager, il software TMS vero e proprio. È la parte più complessa del sistema, perché per lavorare con i server e i proiettori più diffusi chi scrive il programma deve produrre tonnellate di carta tra contratti e accordi di riservatezza, altrimenti non avrà mai accesso alle API necessarie per rendere il sistema interoperabile. Impossibile costruire qualcosa di simile nei ritagli di tempo. Se non avessi trovato e installato CDM non avrei fatto nulla.
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CinéDigital Manager non ha centinaia di funzioni ma ha quelle che servono: principalmente monitoraggio delle sale e comando di server, proiettori (solo Serie 2) e processori audio, creazione di playlist, eliminazione di materiale da schermi multipli, scheduling, trasferimento di contenuti tra sale o dalle librerie verso tutti gli schermi (può anche seguire in automatico lo schedule) e gestione centrale delle KDM. Volendo si possono anche integrare telecamere IP e controlli manuali delle luci - ma per quest'ultima opzione credo servano interfacce relay specifiche non vendute in Italia. Insomma, o non sono riuscito a capirlo io e non è documentato da nessuna parte, o con un normale JNior purtroppo non funziona.
È relativamente leggero, ma soprattutto è freeware fino a due schermi. Mi informerò a breve sui costi della licenza full, ma voglio credere che non sia una follia - a differenza di altri prodotti concorrenti.
L'aspetto LMS è decisamente più semplice: con FileZilla Server, sulla stessa macchina che fa girare il TMS si possono condividere una o più cartelle. La potenza di calcolo necessaria è irrisoria, gli unici limiti sono la velocità dell'interfaccia Ethernet e del drive e l'eventuale necessità di ridondare il sistema - ma su questo torneremo dopo. In ogni caso, nella configurazione di CinéDigital Manager si possono specificare un numero illimitato di librerie (ad esempio OpenSky, MART e la cartella/drive condivisa interna), da cui poter attingere liberamente. Nell'ottica dell'esperimento ho scelto di collegare un comunissimo drive esterno tramite USB. Se avessi utilizzato un PC diverso (leggi: più veloce e più costoso, tipo il Cubi N di MSI) avrei potuto montare un modello SATA interno. Rinunciando alla portabilità è anche possibile separare nettamente la parte storage da quella di controllo e prendere un NAS comune da collegare sulla stessa rete del mini PC, a patto che ci giri sopra un server FTP.
È il momento di passare all'hardware. Come vi ho anticipato, l'aspetto sperimentale della cosa sta essenzialmente qua.
Rullo di tamburi, ed eccolo...
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Di fronte a voi c'è tutto il TMS/LMS. Gli servono solo il suo alimentatore e un collegamento Ethernet. Se volete - ed era il requisito fondamentale che cercavo per sostituire il portatile che uso normalmente - potete staccare due cavi, metterlo in borsa e in 5 minuti ricollegarlo in un altro cinema. È una libreria mobile, autonoma a tutti gli effetti: un po' di furbizia nella configurazione della rete e anche il TMS funziona plug-and-play nel secondo cinema.
Ecco i componenti:
- MiniPC Z83-II, lo trovate prodotto da diversi OEM cinesi ma sono tutti uguali. È su Amazon a 99 Euro, monta un processore quad core Atom x5, 2GB di RAM ma soprattutto le due porte che ci servono, ossia la USB 3.0 e la Gigabit Ethernet. Ce ne sono anche modelli simili più costosi, tipo lo Z83-4 o lo Z84, ma la realtà è che quelle piccole differenze in termini di specifiche non aggiungono nulla all'uso che ne dobbiamo fare, non ci servono più RAM o la Wi-Fi. Monta Windows 10.
- Drive esterno autoalimentato USB 3.0 Toshiba da 2.5", capacità 2TB e prezzo inferiore alle 80 Euro sempre su Amazon. Come premesso, è una soluzione di compromesso condizionata dalla volontà di mettere tutto in borsa in pochi secondi. Un disco da 3.5" a 7200rpm con alimentazione separata garantirebbe prestazioni migliori, ma gli 85MB/s misurati in uscita da FileZilla a mio parere sono sufficienti per lavorare in una piccola struttura.
Totale, meno di 180 Euro esclusi mouse, tastiera e monitor, che comunque sono tutti superflui se dopo la prima configurazione ci installate sopra un server VNC o TeamViewer e accedete da remoto. Per una libreria che avrà anche delle limitazioni, ma nella mia esperienza è comunque ampiamente adeguata a semplificare il lavoro di una piccola multisala.
Ora, le note dolenti: ovviamente la scelta di questi componenti ultra-economici e ultra-compatti ha un punto critico, e cioè l'assenza totale di ridondanza. Ci sono un solo alimentatore e un solo drive, è impossibile garantire sia la tenuta dei dati che il funzionamento 24/7.
Il fatto è che la configurazione completa costa 180 Euro, che è meno del costo del solo alimentatore ATX ridondante da server - per non parlare del resto della macchina che devi costruirgli intorno. Ed è proprio per questo che, a mio parere, nessuno impedisce di comprare due kit completi e configurarli in modo che ogni notte si sincronizzino tra di loro.
D'altra parte, non è necessariamente un sistema mission-critical: un TMS facilita la gestione di uno o più server ma non è indispensabile, se cade il TMS la proiezione non si ferma. Discorso simile per la libreria: personalmente la uso non tanto come archivio principale (2TB sono pochi), quanto per consolidare e gestire meglio parte dei contenuti già presenti su OpenSky e MART, ad esempio per tenere solo i trailer più aggiornati senza dover necessariamente scorrere tutte le versioni e/o sincronizzare la pubblicità tra i vari schermi. Questo significa che se anche si rompesse il drive USB e non ci fosse il PC di backup di cui sopra, non perderei nulla di indispensabile - o quantomeno, che per il mio specifico utilizzo il fastidio legato alla eventuale perdita dei dati non vale le migliaia di Euro di un LMS "vero" e dei relativi costi di assistenza.
Insomma, questo è il livello zero di un TMS/LMS, volevo dimostrare che poteva funzionare ed effettivamente funziona.
Si può migliorare e potenziare in un miliardo di modi, ma il punto è uno: potrei anche metterci un doppio Xeon e decine di Terabyte, ma IMHO comunque non raggiungerei mai i prezzi che oggi vengono richiesti per un sistema commerciale. E soprattutto, a meno di non avere 12 schermi non ci farei assolutamente nulla.