VI RIPORTO LA NOTIZIA CON UN LINK...
SAREBBE LA PRIMA MULTISALA CHE CHIUDE NELLA STORIA DEL CINEMA...
http://www.andrialive.it/news/news.aspx?idnews=10559
A VOI I COMMENTI!!!
UCI ANDRIA CHIUDE I BATTENTI
Re: UCI ANDRIA CHIUDE I BATTENTI
Non è la prima struttura a chiudere. Ricordo di strutture chiuse e mai più riaperte già 4 anni fa, estate 2005. e di certo non si trattò di una novità a livello mondiale.
Non andare in Sbattimento
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Antonio Marcheselli
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Re: UCI ANDRIA CHIUDE I BATTENTI
Come il Warner Village di Napoli che ha chiuso in sordina un po' ovunque.
Bye
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Sono sale per grandi pubbici e ciò rende doverose proiezioni per grandi popolazioni
Spettatore Anonimo
Spettatore Anonimo
Re: UCI ANDRIA CHIUDE I BATTENTI
Voci maligne dicono che a sttembre aprirà un nuovo multiplex e che fra un anno chiuderà i battenti
stefano
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Antonio Marcheselli
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Re: UCI ANDRIA CHIUDE I BATTENTI
Oh ma se un sanno icche' farsene dei sordi dategli i'mmio indirizzo... Accetto tutto!!!
Sono sale per grandi pubbici e ciò rende doverose proiezioni per grandi popolazioni
Spettatore Anonimo
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Re: UCI ANDRIA CHIUDE I BATTENTI
stivmen ha scritto:Voci maligne dicono che a sttembre aprirà un nuovo multiplex e che fra un anno chiuderà i battenti
stefano
Ma davvero?
E chi sarebbe?
Re: UCI ANDRIA CHIUDE I BATTENTI
è sopra il Tevere per cui non è nella tua Regione
stefano
stefano
Re: UCI ANDRIA CHIUDE I BATTENTI
?????stivmen ha scritto:è sopra il Tevere per cui non è nella tua Regione
stefano
Spegni la scritta primo tempo, sai alla fine dell'anno che bolletta arriva- Massima dello zio.
Re: UCI ANDRIA CHIUDE I BATTENTI
RIPORTO una notizia fonte http://batcomunica.blogspot.com/
Qualcosa si muove! E’ questo il verdetto dopo l’uscita della notizia che ha scosso il mondo culturale e sociale del territorio del nord barese. Infatti, la nuova Provincia BAT si mette subito all’opera e ha convocato per oggi (mercoledì 29 luglio) alle 18,00 la gestione dell’UCI Cinemas del multiplex di Andria, direttamente nella sede andriese dell’Istituto Agrario. La forza della notizia della chiusura del cinema, infatti, ha rotto il perfetto equilibrio e la serenità della prima seduta consigliare della BAT, in cui oltre alla nomina di Presidente e Giunta e le investiture ufficiali, nell’ordine del giorno è stato inserita proprio la discussione su questo delicato tema. Il consigliere proponente della discussione è stata Pina Marmo, e tutta l’assemblea a partire dal Presidente Francesco Ventola, ha deciso di muovere da subito la diplomazia per comprendere meglio le motivazioni ed aprire un tavolo di concertazione per scongiurare la chiusura del multiplex di c.da Barbadangelo. Il primo passo sarà quello fissato in data odierna quando un rappresentante dell’Uci Cinemas sarà in Provincia per avviare il tavolo di confronto. La speranza di dipendenti e territorio resta quella di salvaguardare un bene che sarà importante per tutta la comunità.
Qualcosa si muove! E’ questo il verdetto dopo l’uscita della notizia che ha scosso il mondo culturale e sociale del territorio del nord barese. Infatti, la nuova Provincia BAT si mette subito all’opera e ha convocato per oggi (mercoledì 29 luglio) alle 18,00 la gestione dell’UCI Cinemas del multiplex di Andria, direttamente nella sede andriese dell’Istituto Agrario. La forza della notizia della chiusura del cinema, infatti, ha rotto il perfetto equilibrio e la serenità della prima seduta consigliare della BAT, in cui oltre alla nomina di Presidente e Giunta e le investiture ufficiali, nell’ordine del giorno è stato inserita proprio la discussione su questo delicato tema. Il consigliere proponente della discussione è stata Pina Marmo, e tutta l’assemblea a partire dal Presidente Francesco Ventola, ha deciso di muovere da subito la diplomazia per comprendere meglio le motivazioni ed aprire un tavolo di concertazione per scongiurare la chiusura del multiplex di c.da Barbadangelo. Il primo passo sarà quello fissato in data odierna quando un rappresentante dell’Uci Cinemas sarà in Provincia per avviare il tavolo di confronto. La speranza di dipendenti e territorio resta quella di salvaguardare un bene che sarà importante per tutta la comunità.
Re: UCI ANDRIA CHIUDE I BATTENTI
Da quanto si dice , ho letto che L'incontro tra il Presidente della Provincia BAT( Barletta, Andria,Trani) FRANCESCO VENTOLA e i rappresentanti dell' UCI CINEMAS , sia slittato di un giorno per motivi logistici , e si terrà oggi 30/07/2009 .
Vediamo come si evolve il caso...
Vediamo come si evolve il caso...
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Fbrighi
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Re: UCI ANDRIA CHIUDE I BATTENTI
Beh, positivo che le istituzioni si interessino ... auguro ai dipendenti che si possa risolvere tutto per il meglio
FKB
FKB
FKB
Re: UCI ANDRIA CHIUDE I BATTENTI
Riporto la Notizia , fonte http://www.andrialive.it/news/news.aspx?idnews=10616
31 luglio 2009
L'UCI cinema smonta intanto le proprie insegne
Nonostante i tentativi della politica di riaprire i tavoli di concertazione tra le parti, oggi l’Uci Cinemas smonta la propria effige ed informa i sindacati nazionali della imminente chiusura
Ancora tre giorni e poi il multiplex di Andria sarà chiuso definitivamente.
I febbrili contatti ed il tavolo di concertazione e trattativa aperto da Provincia BAT e Comune di Andria sembrava aver dato i suoi frutti solo nella giornata di ieri: l’incontro con il Direttore Organizzativo di Uci Cinemas Italia, Stefano Salvischiani, alla presenza del Presidente della BAT Francesco Ventola, l’Assessore alle Politiche del Lavoro Pompeo Camero e la consigliere regionale e provinciale Pina Marmo, sembrava aver sbloccato la trattativa con la proprietà dell’immobile per il canone di locazione troppo esoso per l’attuale gestione.
Le rassicurazioni e gli impegni in prima persona dei concertanti al tavolo delle trattative aveva lasciato buone impressioni sia ai dipendenti che alle altre parti in causa.
Nell’incontro del pomeriggio al Comune di Andria, poi, tra i sindacati e l’amministrazione ancora rassicurazioni sull’impegno a perorare la causa che con grande solerzia è stato affrontato anche dalla neonata Provincia BAT.
Ma a tutte le rassicurazioni e le belle parole, quest’oggi (venerdì 31 luglio), purtroppo, fa da contraltare lo smontaggio dalla facciata del multiplex di Andria dell’insegna dell’UCI Cinemas che dovrebbe restar in funzione sino a domenica 2 luglio per poi terminare la sua attività.
In questa situazione di incertezza è davvero difficile comprendere come si potrà salvare una struttura che in cinque anni ha cambiato due gestioni, ma che difatto resta unico nel suo genere sul territorio della BAT. In trepidazione restano i circa venti ragazzi che perderanno il lavoro tra tempo indeterminato e stagionali a tempo determinato, che nonostante tutto restano alla finestra in attesa di notizie sul loro futuro.
La cinematografia è già di per se una delle più importanti attività culturali soprattutto nel nostro paese in questo particolare momento storico di rivalutazione del made in Italy; in più la struttura andriese avrebbe anche la possibilità di avere molteplici utilizzi culturali grazie alle sue ampie sale con un attento lavoro di connessione con il territorio stesso. Rassegne, spazio alla filmografia locale in continuo fermento, possibilità di ulteriori legami con la provincia per le città che non posseggono un cinema proprio (come suggerito proprio dall’Assessore alle Politiche del Lavoro, Pompeo Camero), restano soluzioni interessanti e propositive per scongiurare una chiusura e l’abbandono di una struttura, che ora più che mai appare un simbolo di sconfitta per il territorio.
31 luglio 2009
L'UCI cinema smonta intanto le proprie insegne
Nonostante i tentativi della politica di riaprire i tavoli di concertazione tra le parti, oggi l’Uci Cinemas smonta la propria effige ed informa i sindacati nazionali della imminente chiusura
Ancora tre giorni e poi il multiplex di Andria sarà chiuso definitivamente.
I febbrili contatti ed il tavolo di concertazione e trattativa aperto da Provincia BAT e Comune di Andria sembrava aver dato i suoi frutti solo nella giornata di ieri: l’incontro con il Direttore Organizzativo di Uci Cinemas Italia, Stefano Salvischiani, alla presenza del Presidente della BAT Francesco Ventola, l’Assessore alle Politiche del Lavoro Pompeo Camero e la consigliere regionale e provinciale Pina Marmo, sembrava aver sbloccato la trattativa con la proprietà dell’immobile per il canone di locazione troppo esoso per l’attuale gestione.
Le rassicurazioni e gli impegni in prima persona dei concertanti al tavolo delle trattative aveva lasciato buone impressioni sia ai dipendenti che alle altre parti in causa.
Nell’incontro del pomeriggio al Comune di Andria, poi, tra i sindacati e l’amministrazione ancora rassicurazioni sull’impegno a perorare la causa che con grande solerzia è stato affrontato anche dalla neonata Provincia BAT.
Ma a tutte le rassicurazioni e le belle parole, quest’oggi (venerdì 31 luglio), purtroppo, fa da contraltare lo smontaggio dalla facciata del multiplex di Andria dell’insegna dell’UCI Cinemas che dovrebbe restar in funzione sino a domenica 2 luglio per poi terminare la sua attività.
In questa situazione di incertezza è davvero difficile comprendere come si potrà salvare una struttura che in cinque anni ha cambiato due gestioni, ma che difatto resta unico nel suo genere sul territorio della BAT. In trepidazione restano i circa venti ragazzi che perderanno il lavoro tra tempo indeterminato e stagionali a tempo determinato, che nonostante tutto restano alla finestra in attesa di notizie sul loro futuro.
La cinematografia è già di per se una delle più importanti attività culturali soprattutto nel nostro paese in questo particolare momento storico di rivalutazione del made in Italy; in più la struttura andriese avrebbe anche la possibilità di avere molteplici utilizzi culturali grazie alle sue ampie sale con un attento lavoro di connessione con il territorio stesso. Rassegne, spazio alla filmografia locale in continuo fermento, possibilità di ulteriori legami con la provincia per le città che non posseggono un cinema proprio (come suggerito proprio dall’Assessore alle Politiche del Lavoro, Pompeo Camero), restano soluzioni interessanti e propositive per scongiurare una chiusura e l’abbandono di una struttura, che ora più che mai appare un simbolo di sconfitta per il territorio.
Re: UCI ANDRIA CHIUDE I BATTENTI
In risposta arriva il comunicato ufficiale UCI Cinemas
La comunicazione ufficiale di UCI Cinema:
"Uci Cinemas tiene a precisare che la società Italiana Alimenti, proprietaria dell’immobile che ospita la multisala di Andria, ha rifiutato ogni proposta avanzata dalla nostra società per riaprire le trattative.
Si segnala, inoltre, che nella giornata di ieri, giovedì 30 Luglio 2009, ci è pervenuta l’autorizzazione a rimuovere le attrezzature di nostra proprietà.
Confermiamo, quindi, la chiusura di Uci Cinemas Adria a partire dal 3 Agosto 2009".
fonte http://www.andrialive.it/news/news.aspx?idnews=10616
La comunicazione ufficiale di UCI Cinema:
"Uci Cinemas tiene a precisare che la società Italiana Alimenti, proprietaria dell’immobile che ospita la multisala di Andria, ha rifiutato ogni proposta avanzata dalla nostra società per riaprire le trattative.
Si segnala, inoltre, che nella giornata di ieri, giovedì 30 Luglio 2009, ci è pervenuta l’autorizzazione a rimuovere le attrezzature di nostra proprietà.
Confermiamo, quindi, la chiusura di Uci Cinemas Adria a partire dal 3 Agosto 2009".
fonte http://www.andrialive.it/news/news.aspx?idnews=10616
Re: UCI ANDRIA CHIUDE I BATTENTI
Andria, cinema addio
chiude la multisala
E la multisala di Andria oggi, lunedì 3 agosto, chiude i battenti. Su questa e su altre vicende di sale cinematografiche chiuse o prossime alla chiusura, interviene l’avv. Francesco Paolillo, presidente dell’Associazione nazionale esercenti cinema, sezione di Puglia e Basilicata. Sottolinea l’avv. Paolillo: «La notizia della chiusura del multiplex UCI di Andria, dopo le recenti definitive chiusure del cinema Nuovo Palazzo a Bari, del Capitol e dell’Ariston a Foggia, dell’Astra e dell’Eden a Brindisi, del Supercinema a Trani, nonché della preannunciata, purtroppo, non riapertura di altre sale a settembre attualmente chiuse per il periodo estivo, pone con drammaticità la situazione di crisi che attanaglia il cinema non solo nel nostro territorio ma nell’intera Regione Puglia ed in genere nel Paese, e che riguarda non soltanto la produzione cinematografica ma anche le sale e le attività di spettacolo in genere.
LA CRISI - «Non a caso - continua il presidente regionale dell’Anec - in concomitanza della conferenza stampa di presentazione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia v’è stata una manifestazione di protesta guidata da attori, registi, produttori ed imprese cinematografiche, per denunciare l’inac - cettabile taglio del FUS (fondo unico per lo spettacolo) operato dal governo, con evidente assoluta indifferenza verso i lavoratori e le imprese dello spettacolo che animano un settore rilevante del nostro Paese sia sotto il profilo economico-finanziario che culturale. Per quanto riguarda nello specifico le sale cinematografiche, poi, da anni stiamo assistendo alla progressiva chiusura di sale cinematografiche nei centri urbani, con conseguente impoverimento culturale delle città; oggi la chiusura anche di complessi multiplex di recente realizzazione –come quello di Andria con nove schermi - impone che tutti i soggetti responsabili della filiera cinematografica – produttori, case di distribuzione ed esercenti sale - affrontino con le istituzioni centrale (governo nazionale) e territoriali (regioni, province, ANCI) il problema nella sua gravità, concordando e definendo strategie di intervento non più rimandabili».
I MULTIPLEX - «Da tempo - aggiunge Paolillo - la nostra Associazione ha avviato a livello territoriale un confronto serrato con la Regione, l’Unio - ne provinciale province italiane e l’Associazione nazionale comuni italiani su tale problematica, grande l’attenzione dichiarata ma scarsi i risultati ottenuti. Tra questi sicuramente il più rilevante è rappresentato dalla recente legge in materia di apertura sale ed il relativo “Programma triennale 2009/2011 per l’eser - cizio cinematografico” che ha dettato i criteri al fine di razionalizzare la distribuzione sul territorio regionale delle diverse tipologie di strutture. Troppo spesso, infatti la realizzazione di nuovi “multiplex” presso centri commerciali non è stata conseguenza di una valutazione di mercato da parte di soggetti operanti nell’esercizio cinematografico ma di chi ha realizzato il centro commerciale, con la specifica finalità di incrementare la capacità attrattiva di consumatori nel centro commerciale. L’inevitabile conseguenza è stata per un verso la scarsa produttività della nuova multisala e, per altro verso, la chiusura della/e sala/e preesistenti nei centri urbani limitrofi al centro commerciale a causa del travaso di pubblico dalla sala tradizionale al più commercialmente attraente multiplex, anche a causa della sopravvenuta indisponibilità delle case cinematografiche a noleggiare i film di maggior richiamo alla sala cinematografica tradizionale in contemporanea con il multiplex, stante il maggior potere contrattuale di quest’ultimo».
SALE DI QUALITÀ - Altro significativo risultato ottenuto dal confronto con la Regione, è stata la previsione tra i beneficiari degli aiuti agli investimenti alla micro e piccole imprese –p rev i s t o con il bando del 23/04/09 della Regione Puglia Area Politiche per lo Sviluppo il Lavoro e l’Innovazione- anche degli esercenti le sale cinematografiche. Con riguardo, invece, alla prevista realizzazione di un circuito sale di qualità –dalla Regione demandata alla Abulia Film Commission-, cui faceva riferimento il consigliere Pina Marmo nell’articolo apparso sulla Gazzetta il 31 luglio scorso, non credo che la misura possa riguardare la struttura multiplex di Andria e, comunque, l’associazione che presiedo non conosce termini e finalità di tale iniziativa non avendo avuto alcun coinvolgimento a riguardo da parte della Regione. Ritengo, pur tuttavia, che l’at t u a l e situazione di crisi richieda interventi di sostegno generalizzati, diretti a tutte le tipologie dell’esercizio cinematografico, senza stravolgere la connotazione prettamente imprenditoriale dell’attività cinematografica e senza sovrapposizioni e/o sostituzioni all’impren - ditore privato. L’Anec di Puglia dichiara la propria piena disponibilità a proseguire il confronto con le istituzioni territoriali, ben compresa la neonata provincia di Barletta, Andria, Trani, al fine di concordare concrete strategie di i intervento che salvaguardino il patrimonio socio-culturale rappresentato dalle sale cinematografiche esistenti nel nostro territorio.
Fonte http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/ ... ategoria=1
chiude la multisala
E la multisala di Andria oggi, lunedì 3 agosto, chiude i battenti. Su questa e su altre vicende di sale cinematografiche chiuse o prossime alla chiusura, interviene l’avv. Francesco Paolillo, presidente dell’Associazione nazionale esercenti cinema, sezione di Puglia e Basilicata. Sottolinea l’avv. Paolillo: «La notizia della chiusura del multiplex UCI di Andria, dopo le recenti definitive chiusure del cinema Nuovo Palazzo a Bari, del Capitol e dell’Ariston a Foggia, dell’Astra e dell’Eden a Brindisi, del Supercinema a Trani, nonché della preannunciata, purtroppo, non riapertura di altre sale a settembre attualmente chiuse per il periodo estivo, pone con drammaticità la situazione di crisi che attanaglia il cinema non solo nel nostro territorio ma nell’intera Regione Puglia ed in genere nel Paese, e che riguarda non soltanto la produzione cinematografica ma anche le sale e le attività di spettacolo in genere.
LA CRISI - «Non a caso - continua il presidente regionale dell’Anec - in concomitanza della conferenza stampa di presentazione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia v’è stata una manifestazione di protesta guidata da attori, registi, produttori ed imprese cinematografiche, per denunciare l’inac - cettabile taglio del FUS (fondo unico per lo spettacolo) operato dal governo, con evidente assoluta indifferenza verso i lavoratori e le imprese dello spettacolo che animano un settore rilevante del nostro Paese sia sotto il profilo economico-finanziario che culturale. Per quanto riguarda nello specifico le sale cinematografiche, poi, da anni stiamo assistendo alla progressiva chiusura di sale cinematografiche nei centri urbani, con conseguente impoverimento culturale delle città; oggi la chiusura anche di complessi multiplex di recente realizzazione –come quello di Andria con nove schermi - impone che tutti i soggetti responsabili della filiera cinematografica – produttori, case di distribuzione ed esercenti sale - affrontino con le istituzioni centrale (governo nazionale) e territoriali (regioni, province, ANCI) il problema nella sua gravità, concordando e definendo strategie di intervento non più rimandabili».
I MULTIPLEX - «Da tempo - aggiunge Paolillo - la nostra Associazione ha avviato a livello territoriale un confronto serrato con la Regione, l’Unio - ne provinciale province italiane e l’Associazione nazionale comuni italiani su tale problematica, grande l’attenzione dichiarata ma scarsi i risultati ottenuti. Tra questi sicuramente il più rilevante è rappresentato dalla recente legge in materia di apertura sale ed il relativo “Programma triennale 2009/2011 per l’eser - cizio cinematografico” che ha dettato i criteri al fine di razionalizzare la distribuzione sul territorio regionale delle diverse tipologie di strutture. Troppo spesso, infatti la realizzazione di nuovi “multiplex” presso centri commerciali non è stata conseguenza di una valutazione di mercato da parte di soggetti operanti nell’esercizio cinematografico ma di chi ha realizzato il centro commerciale, con la specifica finalità di incrementare la capacità attrattiva di consumatori nel centro commerciale. L’inevitabile conseguenza è stata per un verso la scarsa produttività della nuova multisala e, per altro verso, la chiusura della/e sala/e preesistenti nei centri urbani limitrofi al centro commerciale a causa del travaso di pubblico dalla sala tradizionale al più commercialmente attraente multiplex, anche a causa della sopravvenuta indisponibilità delle case cinematografiche a noleggiare i film di maggior richiamo alla sala cinematografica tradizionale in contemporanea con il multiplex, stante il maggior potere contrattuale di quest’ultimo».
SALE DI QUALITÀ - Altro significativo risultato ottenuto dal confronto con la Regione, è stata la previsione tra i beneficiari degli aiuti agli investimenti alla micro e piccole imprese –p rev i s t o con il bando del 23/04/09 della Regione Puglia Area Politiche per lo Sviluppo il Lavoro e l’Innovazione- anche degli esercenti le sale cinematografiche. Con riguardo, invece, alla prevista realizzazione di un circuito sale di qualità –dalla Regione demandata alla Abulia Film Commission-, cui faceva riferimento il consigliere Pina Marmo nell’articolo apparso sulla Gazzetta il 31 luglio scorso, non credo che la misura possa riguardare la struttura multiplex di Andria e, comunque, l’associazione che presiedo non conosce termini e finalità di tale iniziativa non avendo avuto alcun coinvolgimento a riguardo da parte della Regione. Ritengo, pur tuttavia, che l’at t u a l e situazione di crisi richieda interventi di sostegno generalizzati, diretti a tutte le tipologie dell’esercizio cinematografico, senza stravolgere la connotazione prettamente imprenditoriale dell’attività cinematografica e senza sovrapposizioni e/o sostituzioni all’impren - ditore privato. L’Anec di Puglia dichiara la propria piena disponibilità a proseguire il confronto con le istituzioni territoriali, ben compresa la neonata provincia di Barletta, Andria, Trani, al fine di concordare concrete strategie di i intervento che salvaguardino il patrimonio socio-culturale rappresentato dalle sale cinematografiche esistenti nel nostro territorio.
Fonte http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/ ... ategoria=1
Re: UCI ANDRIA CHIUDE I BATTENTI
Fonte http://corrieredelmezzogiorno.corriere. ... 9700.shtml
Ultima proiezione, addio al multiplex
Dieci dipendenti rischiano il posto
Chiudono le 10 sale di Andria a causa delle
difficoltà economiche e i pochi spettatori in sala
ANDRIA — Sale vuote, insegne spente e porte chiuse. Da domani si presenterà così il multiplex di Andria, costretto a chiudere i battenti. L'Uci cinemas, la società che gestisce le 10 sale cinematografiche, ha già smontato le proprie insegne, dopo che è sfumato l’accordo con la proprietà, «Alimenti», per abbassare il canone di affitto. I gestori avevano chiesto di abbassare il prezzo da 850mila euro all’anno a 550mila. Ma i proprietari non hanno accettato l’offerta e da domani una ventina di dipendenti tra assunti e precari rimarranno senza lavoro. Le difficoltà economiche per l’Uci cinemas, che gestisce anche il multiplex di Molfetta, sono cominciate a febbraio, quando la stagione cinematografica non ha prodotto i risultati sperati: da 300mila presenze previste, se ne sono registrate alla fine dell’anno soltanto 230mila.
Una perdita economica che non ha consentito alla gestione di continuare la propria attività. Nonostante i tentativi della politica di riaprire i tavoli di concertazione tra le parti, l’Uci cinemas ha smontato l’insegna e ha informato i sindacati della imminente chiusura della struttura. «La società italiana Alimenti, proprietaria dell’immobile che ospita la multisala di Andria, ha rifiutato ogni proposta avanzata dalla nostra società per riaprire le trattative - si legge in una nota di Stefano Salvischiani, direttore organizzativo di Uci cinemas - ci è pervenuta l’autorizzazione a rimuovere le attrezzature di nostra proprietà e quindi confermiamo la chiusura a partire dal 3 agosto». Intanto c’è agitazione tra i lavoratori, specie tra i dieci dipendenti a tempo indeterminato, che da domani non avranno più un’occupazione. «Pare ci sia la possibilità di una nostra ricollocazione nel multisala di Molfetta - spiega Tiziana Cassano, portavoce dei dipendenti Uci cinemas ma in condizioni meno vantaggiose, perché si tratta di un contratto a venti ore settimanali, e non più a quaranta».
Le sorti del cinema sono quindi segnate. Eppure il neo presidente della provincia Bat, Francesco Ventola, aveva presentato nel primo consiglio una mozione per scongiurare la chiusura del contenitore. E anche nell’ultimo incontro, tenutosi giovedì scorso con le parti, la provincia si era impegnata a fare da mediatrice tra gestori e proprietari, organizzando una serie di iniziative volte a recuperare le perdite. Come cineforum, incontri con scuole e associazioni per far tornare il cinema una forte attrattiva per gli spettatori. Ma il tavolo di concertazione aperto da Provincia Bat e Comune di Andria con il direttore organizzativo di Uci Cinemas, Salvischiani, l’assessore alle Politiche del lavoro, Pompeo Camero e il consigliere regionale Pina Marmo, non ha sbloccato la situazione. Le rassicurazioni e gli impegni in prima persona dei concertanti al tavolo delle trattative aveva lasciato buone impressioni sia ai dipendenti che alle altre parti in causa. Ma ad oggi il dato di fatto è l’inesorabile chiusura. È la seconda gestione che si avvicenda nel multisala di Andria, inaugurato a dicembre del 2004. Si esclude qualsiasi altra destinazione d’uso per l’immobile che può ospitare soltanto sale cinematografiche. Il sospetto, che ha preso piede nelle ultime ore, farebbe pensare già ad un’altra società interessata a subentrare al posto dell’Uci cinemas.
Valentina Marzo
03 agosto 2009
Ultima proiezione, addio al multiplex
Dieci dipendenti rischiano il posto
Chiudono le 10 sale di Andria a causa delle
difficoltà economiche e i pochi spettatori in sala
ANDRIA — Sale vuote, insegne spente e porte chiuse. Da domani si presenterà così il multiplex di Andria, costretto a chiudere i battenti. L'Uci cinemas, la società che gestisce le 10 sale cinematografiche, ha già smontato le proprie insegne, dopo che è sfumato l’accordo con la proprietà, «Alimenti», per abbassare il canone di affitto. I gestori avevano chiesto di abbassare il prezzo da 850mila euro all’anno a 550mila. Ma i proprietari non hanno accettato l’offerta e da domani una ventina di dipendenti tra assunti e precari rimarranno senza lavoro. Le difficoltà economiche per l’Uci cinemas, che gestisce anche il multiplex di Molfetta, sono cominciate a febbraio, quando la stagione cinematografica non ha prodotto i risultati sperati: da 300mila presenze previste, se ne sono registrate alla fine dell’anno soltanto 230mila.
Una perdita economica che non ha consentito alla gestione di continuare la propria attività. Nonostante i tentativi della politica di riaprire i tavoli di concertazione tra le parti, l’Uci cinemas ha smontato l’insegna e ha informato i sindacati della imminente chiusura della struttura. «La società italiana Alimenti, proprietaria dell’immobile che ospita la multisala di Andria, ha rifiutato ogni proposta avanzata dalla nostra società per riaprire le trattative - si legge in una nota di Stefano Salvischiani, direttore organizzativo di Uci cinemas - ci è pervenuta l’autorizzazione a rimuovere le attrezzature di nostra proprietà e quindi confermiamo la chiusura a partire dal 3 agosto». Intanto c’è agitazione tra i lavoratori, specie tra i dieci dipendenti a tempo indeterminato, che da domani non avranno più un’occupazione. «Pare ci sia la possibilità di una nostra ricollocazione nel multisala di Molfetta - spiega Tiziana Cassano, portavoce dei dipendenti Uci cinemas ma in condizioni meno vantaggiose, perché si tratta di un contratto a venti ore settimanali, e non più a quaranta».
Le sorti del cinema sono quindi segnate. Eppure il neo presidente della provincia Bat, Francesco Ventola, aveva presentato nel primo consiglio una mozione per scongiurare la chiusura del contenitore. E anche nell’ultimo incontro, tenutosi giovedì scorso con le parti, la provincia si era impegnata a fare da mediatrice tra gestori e proprietari, organizzando una serie di iniziative volte a recuperare le perdite. Come cineforum, incontri con scuole e associazioni per far tornare il cinema una forte attrattiva per gli spettatori. Ma il tavolo di concertazione aperto da Provincia Bat e Comune di Andria con il direttore organizzativo di Uci Cinemas, Salvischiani, l’assessore alle Politiche del lavoro, Pompeo Camero e il consigliere regionale Pina Marmo, non ha sbloccato la situazione. Le rassicurazioni e gli impegni in prima persona dei concertanti al tavolo delle trattative aveva lasciato buone impressioni sia ai dipendenti che alle altre parti in causa. Ma ad oggi il dato di fatto è l’inesorabile chiusura. È la seconda gestione che si avvicenda nel multisala di Andria, inaugurato a dicembre del 2004. Si esclude qualsiasi altra destinazione d’uso per l’immobile che può ospitare soltanto sale cinematografiche. Il sospetto, che ha preso piede nelle ultime ore, farebbe pensare già ad un’altra società interessata a subentrare al posto dell’Uci cinemas.
Valentina Marzo
03 agosto 2009
Re: UCI ANDRIA CHIUDE I BATTENTI
Volevo ribadire che nell'ultimo articolo sono presenti molte imprecisioni..
A partire dalle sale che sono 9 e non dieci..
A partire dalle sale che sono 9 e non dieci..
Re: UCI ANDRIA CHIUDE I BATTENTI
03 agosto 2009
L'UCI Cinemas ha chiuso! I dipendenti incontreranno il presidente Ventola mercoledì prossimo
Dopo le ultime proiezioni di domenica scorsa, il multiplex ha chiuso i battenti. Vani sono stati i tentativi e gli interventi esterni
di La Redazione
Ultima proiezione, ieri sera, per il multiplex in c.da Barbadangelo ad Andria. Uci Cinemas, da oggi, è ufficialmente chiuso.
Malgrado gli accorati appelli ed interventi che si sono susseguiti la scorsa settimana, proprietà e gestione non hanno trovato un accordo per il presunto canone di affitto esoso dell’immobile ed il territorio della BAT resta senza multiplex e “poli culturali” di questa portata.
Molte città della neonata provincia, infatti, non posseggono nessun tipo di cinema ed in tanti si riversavano sulla centrale struttura di Andria per vedere le ultime proiezioni cinematografiche.
Andria potrà contare su una struttura importante come la Multisala Roma, con le sue due sale ed un esiguo numero di posti a sedere.
Sono circa 15 i ragazzi che restano senza contratto e senza stipendio. Trattative e soluzioni, tuttavia, sono ancora sul banco e per questo è stato convocato un incontro per mercoledì 5 agosto in mattinata con inizio alle ore 9,15 tra i dipendenti, i sindacati ed il Presidente della neonata Provincia BAT, Francesco Ventola.
L’incontro, convocato d’urgenza, fa seguito ai primi colloqui avuti con il gestore e la proprietà dell’immobile e mira a cercare soluzioni condivise su come muovere i prossimi passi in attesa di comprendere come la struttura di c.da Barbadangelo sarà utilizzata per il futuro.
Per ora, tolte le insegne Uci Cinemas, si attende l’inevitabile rimozione di tutto l’arredo e l’attrezzatura!
Fonte http://www.andrialive.it/news/news.aspx?idnews=10633
L'UCI Cinemas ha chiuso! I dipendenti incontreranno il presidente Ventola mercoledì prossimo
Dopo le ultime proiezioni di domenica scorsa, il multiplex ha chiuso i battenti. Vani sono stati i tentativi e gli interventi esterni
di La Redazione
Ultima proiezione, ieri sera, per il multiplex in c.da Barbadangelo ad Andria. Uci Cinemas, da oggi, è ufficialmente chiuso.
Malgrado gli accorati appelli ed interventi che si sono susseguiti la scorsa settimana, proprietà e gestione non hanno trovato un accordo per il presunto canone di affitto esoso dell’immobile ed il territorio della BAT resta senza multiplex e “poli culturali” di questa portata.
Molte città della neonata provincia, infatti, non posseggono nessun tipo di cinema ed in tanti si riversavano sulla centrale struttura di Andria per vedere le ultime proiezioni cinematografiche.
Andria potrà contare su una struttura importante come la Multisala Roma, con le sue due sale ed un esiguo numero di posti a sedere.
Sono circa 15 i ragazzi che restano senza contratto e senza stipendio. Trattative e soluzioni, tuttavia, sono ancora sul banco e per questo è stato convocato un incontro per mercoledì 5 agosto in mattinata con inizio alle ore 9,15 tra i dipendenti, i sindacati ed il Presidente della neonata Provincia BAT, Francesco Ventola.
L’incontro, convocato d’urgenza, fa seguito ai primi colloqui avuti con il gestore e la proprietà dell’immobile e mira a cercare soluzioni condivise su come muovere i prossimi passi in attesa di comprendere come la struttura di c.da Barbadangelo sarà utilizzata per il futuro.
Per ora, tolte le insegne Uci Cinemas, si attende l’inevitabile rimozione di tutto l’arredo e l’attrezzatura!
Fonte http://www.andrialive.it/news/news.aspx?idnews=10633
Re: UCI ANDRIA CHIUDE I BATTENTI
A quanto pare l'incontro con il Presidente della nuova provincia non è servito a nulla...
Anche l'amministrazione di Andria ha fatto poco affinchè la Multisala restasse aperta...
Per adesso non ci sono nuove notizie , c'è solo una struttura completamente vuota visto che
le strumentazioni e l'arredamento a quanto pare sono state portate via...
Siamo forse davanti ad un altro caso di accordo tra le parti( ) e ad un ecomostro? 
Se qualcuno sa di più è pregato di fornire nuove informazioni a nome e per il bene di tutto quanto
il settore cinema...Non facciamo cadere questa chiusura ( casualmente concisa con il periodo estivo di ferie ) nel dimenticatoio!!!
Anche l'amministrazione di Andria ha fatto poco affinchè la Multisala restasse aperta...
Per adesso non ci sono nuove notizie , c'è solo una struttura completamente vuota visto che
le strumentazioni e l'arredamento a quanto pare sono state portate via...
Siamo forse davanti ad un altro caso di accordo tra le parti(
) e ad un ecomostro? Se qualcuno sa di più è pregato di fornire nuove informazioni a nome e per il bene di tutto quanto
il settore cinema...Non facciamo cadere questa chiusura ( casualmente concisa con il periodo estivo di ferie ) nel dimenticatoio!!!
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iovlui
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Re: UCI ANDRIA CHIUDE I BATTENTI
Capperi 9 sale a 850mila euro di affitto l'anno!!!!uomoragno ha scritto:I gestori avevano chiesto di abbassare il prezzo da 850mila euro all’anno a 550mila.
Anche 550mila non sono affatto pochi.
Re: UCI ANDRIA CHIUDE I BATTENTI
cmq quella citazione era del corriere della sera , non la mia...
io questi particolari non li conosco...
io questi particolari non li conosco...