Leggete questo simpatico articolo apparso su Repubblica
La Siae scivola sul bollino
dvd pirata in regalo ai clienti
Distribuiti video promozionali senza il marchio che certifica il pagamento dei diritti d'autore. Il direttore: "Un episodio increscioso"
DI BEPPE PERSICHELLA
La Siae scivola sul bollino dvd pirata in regalo ai clienti
C’è chi se la riderà di gusto. Di sicuro, qualche dj «pizzicato» a suonare con cd copiati o un ambulante scoperto a vendere prodotti pirata. La Siae regala dvd senza bollini Siae, e questo basta ai tanti multati per prendersi un pizzico di rivalsa. I fatti avvengono nella sede bolognese di via Orfeo, sempre affollata di musicisti e gestori di locali, alla ricerca di permessi per le loro serate. Ad alcuni di loro, vengono regalati cd di «production music».
Tornati a casa, guardano meglio. Controllano, girano il dvd, prima il fronte, poi il retro. E rimangono increduli: molti di questi prodotti non hanno il bollino Siae. Possibile che il controllore non abbia controllato? Evidentemente sì.
«Un errore, un episodio increscioso» prova a scusarsi il direttore Salvatore Cannella. Per alcune settimane i dvd sono in bella mostra vicino agli uffici più frequentati. Così in molti prendono e portano a casa. Si tratta di cd promozionali per basi musicali su immagini, adatte per autori di video amatoriali che non possono spendere molto. Per questo ci sono imprese musicali che raccolgono le opere di giovani autori, pagando diritti d’autore infinitamente più bassi rispetto alla media.
Un esempio? Se per un concerto di Von Karajan il costo va dai mille euro al minuto, con questi dvd basta pagare una decina di euro. L’azienda, dopo che ha regolarizzato il prodotto, è tenuta però comunque ad affiggere il fatidico bollino senza il quale, per i comuni mortali, scatta la multa.
In questo caso però, nessuno ha provveduto a farlo. La Siae ha già fatto scomparire i dvd incriminati. E dire che la sede nazionale, avvertita dell’accaduto, si era accorta da tempo del problema.
«Non è mai successa una cosa del genere e mai più si verificherà» promette Cannella. A questo punto però si è aperto il dibattito. «O continuiamo a lasciare al pubblico questa offerta — osserva Sandro Pasqual, dell’ufficio supporto gestionale — o spostiamo i prodotti dentro i nostri uffici. Così però non li noterà più nessuno». C’è anche una terza via: controllare meglio ciò che si espone. «E vero — ammette Pasqual — a questo punto credo che dovremo farlo». Anche perché la Siae, passi falsi come questo non se li può permettere. «Esporre questi prodotti è stato un errore. Sono tutti “supporti” in regola, da noi licenziati. Ma senza contrassegno — concorda Cannella — Non possono nemmeno essere regalati».