Cinema in rete

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anonimo_11

Cinema in rete

Messaggio da anonimo_11 »

Facendo riferimento al seguente articolo: http://www.nannimagazine.it/articolo/72 ... -americano
ed ampliando l'argomento, vorrei segnalare il grande cambiamento che partendo dagli USA investirà tra non molto anche il resto del mondo. Le grandi case di produzione americane stanno rendendosi conto che a causa della pirateria e di altre ragioni di mercato stanno perdendo la fetta più cospicua dei loro guadagni che (udite bene) non proviene dalla distribuzione in sala dei film, ma dal settore home video. Pertanto, contrariamente al parere degli esercenti cinematografici, stanno iniziando a promuovere e diffondere i film appena usciti attraverso Internet riducendo sempre più quelle che si chiamano "windows" (finestre temporali) tra l'uscita di un film in sala e la sua diffusione attraverso altri mezzi riconducibili all'home video. Attualmente nel caso di alcuni film siamo già arrivati quasi alla contemporaneità di uscita in sala ed in rete o al massimo con una window di una o due settimane. Questa nuova situazione ha ovviamente portato al rifiuto di alcune catene di sale cinematografiche statunitensi di proiettare certi film in uscita quasi contemporanea con il Web. Non vorrei sbagliarmi, ma credo che il costo per l'utente che decide di vedere uno di questi film comodamente seduto a casa sua sia di 30$ (circa 21 euro). Immaginate una coppia, o una famiglia, oppure un gruppo di amici che fanno una colletta per un film appena uscito e capirete da soli la convenienza. Da qui nascono una serie di considerazioni sull'operato di certe catene di multiplex che praticamente stanno attuando una politica di risparmio selvaggio su dipendenti e tecnologie. Tali compagnie hanno già stabilito probabilmente che il cinema come lo conosciamo noi avrà una vita ancora piuttosto limitata e pertanto stanno attuando la politica del "prendi i soldi e scappa" o anche "pochi maledetti e subito" a totale discapito dei lavoratori del settore che ormai già bombardati dall'arrivo del digitale saranno silurati in blocco tra non molto quando le sale cinematografiche scompariranno per sempre.
Mano ai curriculum ragazzi!!!
Purtroppo è giunta l'ora di cambiare mestiere e per molti di noi "vecchietti" non rimane più troppo tempo a disposizione.

Saluti

Anonimo_11

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Antonio Marcheselli
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Re: Cinema in rete

Messaggio da Antonio Marcheselli »

Che il maggior guadagno sia con l'Home è risaputo, se ne parlava su questo forum tempo fa. Anche l'idea della finestra zero non è vecchia, il mio ex capo l'aveva proposta ed era stata bocciata.
Chiaramente finché lo spettatore medio si convincerà che casa o cinema "fa lo stesso" questa è la direzione. Ricordo mesi fa parlavo con collega qui e gli chiedevo come vedeva il cinema, mi disse "come una grossa TV", niente di più.
Le catene devono rendersi conto che per attirare il pubblico serve sostanza, non specchietti. Puoi mettere Imax, THX, SDDS ma se in sala si vede e si sente male...
Sono sale per grandi pubbici e ciò rende doverose proiezioni per grandi popolazioni
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anonimo_11

Re: Cinema in rete

Messaggio da anonimo_11 »

E' proprio così Antonio. Certi gestori ottusi non capiscono che una Ferrari non può essere uguale ad una Panda, in altre parole dovrebbero fare uno sforzo ancora più grande di prima per far notare la differenza tra una sala cinematografica (Ferrari) ed anche la più sofisticata saletta personale completa di schermo a tutti i pollici che vuoi e di impianto home theatre (Panda) ed invece fanno esattamente il contrario. Proiezioni sfuocate, lampade tirate ogni oltre ragionevole limite, amplificatori scadenti, casse sfondate e chi più ne ha più ne metta... Soprattutto oggi che anche le migliori tecnologie per l'home video stanno abbattendo i costi al punto tale che non è più proibitivo farsi un ottimo impianto domestico non si vede assolutamente la benché minima reazione positiva da parte delle grandi catene che come purtroppo accade in tanti altri settori stanno soltanto operando una politica autolesionistica di livellamento verso il basso della qualità dei servizi offerti massacrando totalmente con stipendi e trattamenti offensivi i veri professionisti del settore e non investendo minimamente in tecnologia. Buona parte della colpa é anche imputabile alla stragrande maggioranza dei consumatori totalmente impreparati e soprattutto ignari dei propri diritti. Sono i tempi del conformismo assoluto ed il risveglio sarà purtroppo amaro per tutti.

Ciao

Anonimo_11

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Antonio Marcheselli
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Re: Cinema in rete

Messaggio da Antonio Marcheselli »

I consumatori se li metti davanti ad un impianto che suona e proietta bene la differenza la vedono non preoccuparti!
Il problema è che tali catene sono convinte di investire e di offrire un ottimo servizio. Vedi l'installazione di impianti esoterici come l'Imax. In giro per il mondo fanno lo stesso perché sotto sotto si rendono conto che il cliente in qualche modo deve essere stimolato in un mondo dove il 7.1 è disponbibile anche a casa.

Il problema è l'implementazione. L'impianto viene installato (parlo di un generico impianto) spesso non a regola d'arte e poi viene abbandonato a persone ignare di tutto che "premono play".
in USA si sono resi conto che molti cinema proiettano 3D e 2D con il filtro 3D sempre inserito perché o è troppo complesso da rimuovere o fa fatica.

Io ho recentemente appreso da persone del settore che un cinema recentemente dotato di vari proiettori digitali è gestito da personale a cui non è stato fatto il minimo corso o formazione. Imparano via via che accade un problema o rubando informazioni a chi viene a fare riparazioni e cose varie. Il risultato in sala è di conseguenza casuale.

Intendiamoci: non è mai stato diverso da così. Senza essere tecnici sono pochissimi i proiezionisti, vecchi e nuovi, che avevano quantomeno un'infarinatura di quello che facevano le macchine o di cosa indicavano le "lucette"...

A volte non so sinceramente se sono io che sono eccessivamente pignolo ed esigente o se sia il resto del mondo a fregarsene :) Io so solo che se possedessi vari milioni di euro di apparecchiature non mi verrebbe mai in mente di darli in gestione a personale (pagato) senza spiegargli in modo quantomeno soddisfacente come fare a far funzionare il tutto in modo egregio. Sarà che mi sbaglio...
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Alvaro
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Re: Cinema in rete

Messaggio da Alvaro »

Non posso che essere d’accordo. Troppo facile giustificare il tutto con il termine “consumismo”, ma la direzione di marcia è quella. Il pubblico è vero che se messo di fronte alla vera qualità di uno spettacolo capisce la differenza, ma sono sempre in numero minore. Il cinema come il Proiezionista sono ormai segnati. Non voglio entrare in polemiche con le grandi catene o il singolo esercente: delle problematiche se ne è già ampiamente parlato ma a quanto pare nessuno (di quelli che ne avrebbero i mezzi e il potere) sembra intenzionato a fare qualcosa. Crocedimalta65, ergo Marco, ha già detto. Che il cinema sia condannato è ormai qualcosa di più che una semplice sensazione. Molti locali hanno chiuso e molti altri chiuderanno. Una per tutte: probabilmente la pellicola andrà a scomparire, ma d’altronde la qualità di stampa com’è? Non tutti (piccoli nella fattispecie) possono permettersi il passaggio al digitale e l’alternativa è chiudere. Ovvero: personale che si ritrova di punto in bianco disoccupato. Ci sono già stati mestieri che si sono estinti. Quando ero ragazzo esisteva il calzolaio (o ciabattino): avevi un problema con le scarpe e lui te le sistemava. Ora? Rinomati (e costosi) marchi a parte, nelle catene consumer trovi praticamente quello che cerchi a prezzi veramente … ai tacchi.

Quando Antonio afferma che non affiderebbe mai dei costosi macchinari a persone non edotte in materia ha ragione; ma se pensiamo un momento alla figura del proiezionista sappiamo benissimo che serve il patentino conseguibile solo per esame. E ci sarebbe molto da dire e criticare. Quelli che ti prendono un proiettore e te lo rivoltano come un calzino per sistemare un problema andavano bene ai tempi di “via col vento”. Ora sono personaggi da evitare, potrebbero creare problemi al sistema (se te lo aggiusti da te, non viene il Tecnico). Sembra quasi, leggendo qua e là, che talvolta si cerchi di vivere “alla giornata”, non creare problemi per non averne e portarsi a casa la paga, con le conseguenti ripercussioni. E non vado oltre su questo argomento.

Il pubblico: dolente nota. Quelli che veramente amano il cinema e lo ritengono ancora una delle meraviglie (pochi e sempre meno) del mondo purtroppo si devono arrendere a delle inefficienze (chiamiamole così) di varia origine. E sono quelli attenti anche ai minimi particolari. Basta leggere in “esperienze cinematografiche” per farsene un’idea. Poi ci sono gli indifferenti (e sono la parte più numerosa), a loro basta che si veda e si senta bene (ma nemmeno loro sanno dimensionare il termine “bene”) e sovente non sono nemmeno tra i più assidui e, anzi, talvolta sono coloro che meriterebbero di finire su “giardinetti”. Poi ci sono i “menefreghisti” che del cinema proprio non gliene importa nulla. Parlando con un coppietta di giovani che stava davanti alla teca del manifesto di “Pirati dei caraibi” in proiezione in questo periodo gli ho chiesto perché non venissero a vederlo. La risposta? “ … preferisco andare al concerto di XYZ con la ragazza, tanto il film me lo scarico da internet” . Posso capire che il concerto di XYZ c’è quel giorno e basta e quindi è giusta la sua decisione, ma il film rimane in programmazione svariati giorni. Quello che proprio non mi va giù è il resto della risposta, ma tuttavia è la pura realtà dello stato attuale delle cose.

Poi, se ci mettiamo i film di prima direttamente a casa, comodamente seduti in poltrona, in dvd spediti o in rete e il tutto voluto …
ciao - Alvaro

anonimo_11

Re: Cinema in rete

Messaggio da anonimo_11 »

In un cinema sempre più simile ad un fast-food dove vestono i dipendenti stile McDonald, dove a detta dei grandi manager il dipendente ideale è lo studente ventenne che accetta un contratto a tempo determinato variabile dalle 15 alle 25 ore settimanali, dove si applica più attenzione e repressione nei confronti di chi si porta una bottiglietta da mezzo litro di acqua naturale ed un pacchetto di patatine da casa che nei confronti di chi entra con uno zaino contenente un'attrezzatura professionale per registrarti il film in sala, dove si aboliscono le figure dei responsabili di cabina che sarebbero gli incaricati di trasmettere certe conoscenze tecniche acquisite in anni d'esperienza e magari, nel caso del digitale, a seguito di frequentazione di corsi presso le case produttrici dei proiettori, dove non si fa in tempo a formare un dipendente che già termina il suo contratto è ovvio che risulta impossibile dare un servizio di qualità mirando soltanto ad una programmazione di cinepanettoni per lobotomizzati che non sono minimamente in grado di accorgersi se una proiezione è ben eseguita oppure è soltanto un danno per la vista e per l'udito. Inoltre, come risultante da numerosi post presenti all'interno di varie discussioni, su una sala di 100 persone, quando siamo in presenza di un grave problema tecnico se ne accorgono in trenta e quando va bene protestano in due. Questa è l'amara realtà. Dulcis in fundo aggiungiamo anche il fatto che molti installatori sono talmente pieni di lavoro che praticamente non riescono a fare alcun corso di formazione ai loro tecnici che sono costretti così a farsi l'esperienza necessaria sul campo a suon di errori e tarature approssimative.

Ciao

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Re: Cinema in rete

Messaggio da Antonio Marcheselli »

Tutto giusto. Sul pubblico che non si lamenta e che non capisce però ho un'idea mia. E ritorno a tanti anni fa quando lavoravo al Vittoria e avevamo in contemporanea con il Supercinema "Star Wars". Parlando con una vecchia amica - laureanda in lettere, la persona meno competente in materie tecniche! - le dissi che lavoravo al Vittoria e che se voleva venire a vedere Star Wars era benvenuta. La risposta fu "No no, me lo vado a vedere al Supercinema, è troppo più coinvolgente".

"Coinvolgente" in quel caso voleva dire "il Supercinema ha un'acustica migliore, un impianto più potente, il THX, una buona equalizzazione, lo schermo più grande". Ma siccome lei non sapeva niente di queste cose, il risultato era quello che contava.

Ricordo anche una persona che aveva visto Xmen in un cinema di zona che io sapevo essere*molto* mediocre. Non ricordo per quale motivo me lo trovai in cabina di proiezione a vedere le macchine e mi citò questo cinema in cui aveva visto Xmen, commentando che si veedeva e si sentiva bene.
Lo portai in sala grande dove avevamo appunto Xmen, 2 minuti seduto nelle prime file per non disturbare il pubblico. Ricorderò sempre la sua faccia quando chiesi un parere sulla proiezione!!

Perché il ragazzino t'ha detto "il film me lo scarico"? Perché sa bene (non ci sono riferimenti a nessuno chiaramente!) che se lo andasse a vedere al cinema il risultato finale sarebbe - ad andare bene - una "grande TV". Metti che questo si ritrova a casa un TV da 50" che oggi costano una sciocchezza e la PS3, si scarica una versione HD e la differenza è ancora inferiore.

Concordo che ci sia una generale calo di interessi in tutto: tra i giovani non ci sono più hobby, passioni. E questo porta ad un appiattimento generale. Ma io sono sempre convinto che uno spettacolo fatto come si deve - che implica una sala fatta e tarata come si deve - è ben riconoscibile. Non tanto da un immediato riconoscimento del risultato quanto dal fatto che la volta dopo il cliente si sentirà più stimolato ad andare al cinema.

Tornando a quello che dice Alvaro, fare il proprio lavoro a modo oggi è molto difficile. Anche con i migliori propositi entri in una situazione difficile dove fare "di più" inevitabilmente mette in evidenza le mancanze altrui e se la direzione non richiede esplicitamente quel "di più" sei poi oggetto di critiche (usando un eufemismo) da parte dei tuoi colleghi che vedono la tua professionalità come un tuo tentativo di screditarli. Capisco benissimo chi "tira a far ciccia" e aspetta la paga a fine mese e basta. A volte li invidio tanto sinceramente.

Ciao
A
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Re: Cinema in rete

Messaggio da Sydneyblue120d »

Come già ripetuto più volte, la responsabilità di "tanto me lo scarico" è anche degli esercenti che non vogliono fare un minimo di fatica per educare i propri spettatori alla qualità, per far loro capire cosa sta dietro gli 8-9 Euro del biglietto che hanno appena pagato e via dicendo, perché spiegare la qualità aiuta anche a percepirla ed apprezzarla maggiormente, IMVHO.

Aggiungo che anche da noi sembra che ormai il tempo che passa dalla sala all'homevideo si sia stabilizzato attorno ai 4 mesi, vedi ad es.:
Ladri di Cadaveri: sala il 25/02/2011 - BR 07/06/2011
127 Ore: Sala 25/02/2011 - BR 22/06/2011
I Ragazzi stanno bene: Sala 11/03/2011 - BR 20/07/201
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Re: Cinema in rete

Messaggio da Antonio Marcheselli »

Sai qual è il problema? Che spesso il gestore è il primo ad essere uno che di cinema non ci capisce veramente niente!! :) E quindi per lui è tutto a posto!
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Re: Cinema in rete

Messaggio da Sydneyblue120d »

http://www.fastcompany.com/100/2010/26/shmuel-eden

In USA, The Ward di Carpenter verrà prima distribuito via On Demand, e successivamente sul grande schermo da Cinedigm... Effettivamente se a prima vista sembra una follia, pensandoci bene la cosa ha un senso per un film come questo, si catturano gli appassionati prima, e poi un pubblico relativamente più mainstream, magari offrendo contenuti aggiuntivi ecc.
Personalmente da appassionato (non esercente!) credo che comunque una finestra rigida di 4 mesi per qualunque film dal Cinema all'home video sia ormai anacronistica :o.O:
Inesperto appassionato di Cinema

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