Salve a Tutti
Nota: Marcheselli, mi scusi se questo post sarà un po’ lungo.
Tematica: I campi elettrostatici, a parte quelli indesiderati, oggi sono alla base del funzionamento di svariate tipologie di apparecchiature, quali fotocopiatrici, stampanti laser, pulitori elettrostatici e termino perché l’elenco sarebbe invero lungo. Apparecchiature simili allo Static Vac su cui Lorenzo ha aperto il forum, sono impiegate non sono nell’ambito delle cabine di proiezione cinematografiche, ma anche in altri campi, spesso connessi proprio con la pellicola, come i sistemi QSS di sviluppo e stampa automatizzate delle fotografie chimiche (esistono anche sistemi per stampare su carta chimica le foto digitali). Come si legge sul sito della Kinetronics, lo Static Vac genera una ionizzazione, quindi un campo elettrostatico. Per generare un campo elettrostatico di piccola intensità, in apparecchiature di dimensioni contenute, in genere si sfrutta la proprietà “delle punte”, ossia, una sorta di “pettine” di metallo, libero o racchiuso entro spugna, velluto, e/o altro, alimentato da alta tensione otenuta mediante un piccolo oscillatore locale (su internet di questi schemini ce ne sono a profusione). Due espansioni polari di questo tipo (positiva e negativa) appaiate, come nel caso in questione, ottengono l’effetto desiderato. Altro metodo, di maggiore potenza, è quello di generare un campo mediante il cosiddetto “effetto corona”, (invero il principio di funzionamento del trasferimento delle immagini dal drum al foglio di carta in stampanti laser e fotocopiatrici, poi intervengono il toner ecc. ma questo esula dal forum,) in cui le armature di scarica possono essere connesse a massa (monocampo) o meno, nel qual caso sfruttano entrambi i poli della H.T,che non è di tipo alternato ma continuo. Nel caso specifico dello Static Vac, non credo che esso sfrutti l’effetto corona, di conseguenza la massa elettrica sarebbe relativa alla carcassa ed è obbligatoria per legge.
Risposta: Come ho detto, io sto tentando con l’effetto corona, circuitalmete più controllabile, ma è, e lo ripeto, una prova del tutto personale. L'umidificatore, a parte gli scherzi, non è una cattiva idea, perchè se non funzionasse contro le cariche elettrostatiche funzionerebbe a modino per quanto concerne le condizioni microclimatiche nella cabina, rendendo l’ambiente più abitabile. Le superfici a contatto con la pellicola, nello Static Vac, escludo siano di metallo, per il fatto che se lo fossero, potrebbero danneggiarla (Sarebbe impensabile pulire la pellicola con una spazzola di metallo, si graffierebbe tutta) e poi potrebbe trattarsi benissimo che alla fin fine solo un lato della pellicola sia elettrizzato, mentre l'altro lo sia meno o addirittura non lo sia, ma ritengo, per come si comportano le cariche statiche, che lo sia in modo minore. Da qui ecco che la pellicola, elettrizzata, tende ad incurvarsi nel punto più flessibile che ha (Lorenzo ha parlato dei tratti più lunghi, che sono appunto senza contenimento della pellicola). Il suggerimento di provare poi ad aggiungere un secondo Static Vac certamente è una prova validissima da fare, ma permettetemi di essere dubbioso sul fatto che possa sortire l’effetto cercato. Non vorrei invece che ciò potesse rivelarsi un’impresa più complicata del previsto per Lorenzo, che, se per alimentarlo è sufficiente che gli dia la 220 (o, in alternativa la può formare prendendo una fase della 380 e il NEUTRO da qualche parte nel “banco elettrico” del proiettore - almeno se lo Static Vac è il modello descritto nel sito indicato, funziona a 220 Vac) e per contro che gli fosse d’impaccio nelle normali operazioni che svolge. Secondo me, poi, non dovrebbe posizionarlo in cascata al primo, ma forse sarebbe meglio che individuasse un punto “buono” lungo il percorso della pellicola che, se mi permettete la battuta, secondo la legge di Murphy sarà sicuramente nel punto più incasinato. Per determinare con buona approssimazione questo punto in cui si ha la maggiore presenza di cariche statiche, gli servirebbe un rilevatore di cariche elettrostatiche, detto elettroscopio. Non di quelli classici da “elettrologia”, ma uno di quelli moderni a semiconduttori, che può benissimo costruirsi da solo con pochissima spesa, seguendo quanto riportato in questi due indirizzi:
Schema elettroscopio a FET:
http://www.geocities.com/TheTropics/Par ... scelet.htm
Schema elettroscopio a transistor :
http://www.geocities.com/TheTropics/Par ... elett2.htm
Sito Kinetronics (Static Vac) :
http://www.kinetronics-europe.de/seiten ... icvac.html
Ciao
Alvaro