
Come spesso accade gli amori nascono per caso... a scuola ho salvato dal macero (imminente!!) circa 200 pizze in 16mm di documentari scolastici di tecnologia, scienze, arte, storia.. e da lì mi è venuta l'idea di catalogare e valorizzare questo patrimonio assieme agli alunni. A scuola c'è un vecchissimo proiettore XXV Microtecnica che non ho neppure provato ad aprire visto che è stato alluvionato mi dicono una ventina di anni fa e va a 125V. Ho quindi acquistato online un Fumeo Aula super. Non è male, mi sembra solido, se non per alcuni difetti che stanno via via emergendo. Ho buona manualità e intanto ho pulito e lubrificato dove possibile. Vi elenco i miei problemi sperando, ed anzi ringraziandovi fin da ora, che possiate aiutarmi:
CALORE: il proiettore sviluppa un calore elevato, sia dal motore che da una resistenza che è posta subito dopo il trasformatore. Da quanto ho intuito deve essere una modifica fatta chissà quando.. se la tolgo immediatamente l'amperometro posto sul frontale si surriscalda e rischia di bruciarsi. Per ora ho messo dissipatori alettati su motore e resistenza misteriosa. Peraltro quando è caldo il motore stenta a riavviarsi e devo invitarlo a partire ruotandone l'asse. Domanda: ma è normale che ci sia tutto questo calore?
AUDIO: non avevo particolari problemi di audio fino a quando, improvvisamente, durante una proiezione, il sonoro è diventato confuso e "sbavato". Visto che diminuendo i bassi la cosa, lievissimamente, migliorava ho pensato che fosse l'altoparlante. A bordo c'è un Geloso che non penso sia originale. Monterò l'altoparlante che mi arriva domani, ma se non fosse questo? Ho visto che i condensatori a bordo sono nuovi o almeno diciamo moderni.
PELLICOLE: alcune pellicole sono state maltrattate ed hanno i forellini (si chiamano così?) della pellicola rovinati da vecchie proiezioni. Ho visto che ci sono piccoli adesivi per le riparazioni delle pellicole ma anche giuntatrici/perforatrici. Catozzo se non sbaglio. E' possibile che abbiano dei prezzi così elevati? Alternative?
Vi ringrazio ancora,
Andrea