Smagnetizzatore Kinetronics

Forum tecnico di carattere generale
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Lorenzo
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Smagnetizzatore Kinetronics

Messaggio da Lorenzo »

Nel cinema dove lavoro abbiamo un problema con gli smagnetizzatori della Kinetronics modello STATIC VAC™: la pellicola, in particolari condizioni di umidità, tende ad incurvarsi nei tratti sospesi più lunghi e proprio in uno di questi è montato lo smagnetizzatore. Quando gli passa attraverso la pellicola sembra magneticamente attratta verso le spazzole poste verso il lato opposto dello sportellino così forte da schiacciare completamente le setole e andare a graffiarsi contro il bordo in plastica. Di solito noi togliamo lo smagnetizzatore e lo rimontiamo allo spettacolo successivo sperando che il problema no si presenti più però io ho pensato che montando lo smagnetizzatore in modo tale che la pellicola ci passi di traverso, aumenterebbe il numero di setole della spazzola a contatto con la pellicola così che anche al forza che la spazzola opporrebbe alla pellicola che tenta di schiacciarla sia maggiore, evitando che vada a toccare il bordo di gomma e che si graffi.
Pensate che questo possa però alterare le capacità smagnetizzanti dello smagnetizzatore?

Fatemi sapere, grazie.

Per vostra informazione lo smagnetizzatore è collegato, acceso e pulito quotidianamente.

ciaociao


Lorenzo

Alvaro
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Smagnetizzatore Kinetronics

Messaggio da Alvaro »

Salve a tutti, proiezionisti e non. Dato che questo sito, specie nell’area dei forum, mi sembra molto seguito, se il moderartore lo consente, riterrei il caso di dire due parole sul fenomeno elettrostatico che si maifesta appunto sui proiettori; specie per coloro che consultano il sito ma sono estranei al mondo delle cabine di proiezione cinematografica.

Nota: Il problema esposto da Lorenzo non è di natura magnetica ma è di natura elettrostatica.

Risposta: A mio avviso sarebbe meglio non alterare la posizione dello smagnetizzatore in quanto, fermo restando che le sue capacità non verrebbero alterate o, qualora lo fossero, lo sarebbero in modo insensibile. Ricordiamoci che lo STATIC VAC non è uno smagnetizzatore, ma è un pulitore elettrostatico della pellicola. La sua funzione principale è quella di pulire la pellicola potenziando l’effetto delle spazzole con campi elettrostatici polarizzati, quindi con generazione di ioni, oltrechè la presenza di una ventola aspirante garantisca e faciliti l’asportazione delle particelle di sporcizia dalle spazzole di pulizia dell’apparato stesso, oltre a garantire il raffreddamento della circuiteria in esso contenuta. La presenza contemporanea dei campi statici positivo e negativo ha, come scopo, sia l’intensificazione dell’operazione di pulizia risucchiando particelle di polvere dalla pellicola sia quella di non caricare elettrostaticamente la pellicola stessa (due campi elettrostatici uguali e contrari si annullano), la quale purtroppo si carica invece per altri motivi. Tutto quello che si otterrebbe mettendolo di traverso sarebbe quello di aumetare la possibilità di rischio sulla/alla pellicola (quali fuoriuscita dalla gola) specie se ci fossero sbandamenti della stessa e un eventuale anomalo accumulo di residui di sporcizia sulle spazzole dello Static Vac stesso, perché, come affermato da Lorenzo, aumenterebbe la superfice della pellicola in trattamento, ergo il numero di setole della spazzola a contatto con la pellicola. (vedere http://www.kinetronics-europe.de/seiten ... icvac.html).

Tematica: A tutti sarà capitato di “prendere la scossa” scendendo dall’auto. Ai proiezionisti può acadere un fenomeno analogo toccando una “bobina” sul proiettore o sul riavvolgitore o accostandosi alla pellicola in un sistema a piatti. Fermo restando che le condizioni di umidità precentuale relativa presenti in quel momento influenzano enormemente tale fenomeno, per cui più l’aria è secca più tale fenomeno si accentua e, al contrario, più l’aria è umida più le cariche elettriche si disperdono e il fenomeno diminiusce e/o scompare, tutto ciò altro non è che elettricità statica, molto conosciuta, specie alla fine dell’ottocento, al punto che vi fu un fiorire di macchine elettrostatiche e gli esperimenti condotti spesso erano veri e propri spettacoli, specie nei salotti d’elite. Nella cabina di proiezione questo fenomeno, mi si consenta l’ironia, è uno degli effetti collaterali dello spattacolo. Il proiettore, come d’altronde anche il riavvolgitore, si comportano, fatalmente, anche da macchine eletrostatiche come la Whimshurst o la Ramsden. (Per saperne di più effetuare una ricerca Internet come macchine elettrostatiche) Il proiettore, poi, oltre la funzione voluta e mirata per cui nasce, aggiunge anche, come effetto secondario, quello di asciugare e depolarizzare la pellicola ad opera del calore e della luce nella finestrella di esposizione (foro attraverso cui passa la luce proveniente dalla lanterna previo intercettamento dell’otturatore); la pellicola, poi, si carica elettrostaticamente sia per il fatto che essa bene o male struscia contro se stessa, si tega presente infatti che la pellicola è svolta e riavvolta su se stessa a spirale, (eletrizzazione per strofinio), sia perché può strusciare anche contro il materiale sintetico delle bobine (debitrice e raccoglitrice), come anche su rullini sintetici di guida e rinvio, unendo al fenomeno di elettrizzazione per strofinio quello di elettrizzazione per induzione. Poi, per diversità di materiali, (esempio materiale sintetico della pellicola e metallico dei piatti e/o di alcuni modelli di bobine), si hanno accumuli e trasferimenti di cariche elettriche, ecc, e il tutto si comporta quasi come una Bottiglia di Leida (progenitrice dei condensatori, vedere macchine elettrostatiche) fino a che, o si scaricano sulla massa metallica del proietore e/o del riavvolgitore, fluendo verso terra e disperdendosi o l’operatore “si intromette negli affari delle cariche elettriche”, provocando un rapidissimo trasferimento di esse dalla pellicola al proprio dito e … AHI, che scossa!

Lorenzo
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Smagnetizzatore Kinetronics

Messaggio da Lorenzo »

dire che sei stato chiarissimo è poco ma avresti qualche consiglio da darmi? Il sistema di piatti cha abbiamo in dotazione sembrerebbe regolarmente collegato a terra come lo è il proiettore eppure...
Comunque l'eventualità che la pellicola deragli per un eccessivo accumulo di sporco e da considerare, almeno nella sala dove lavoro io da ESCLUDERE. I proiettori e tutti gli elementi della cabina sono pulitissimi ed è vietato toccare la pellicola con le mani nude, figurati farla toccare per terra!
Ovviamnete se mi dici che magari basta mettere un filo in più per risolvere il problema è meglio.

Ciao

Lorenzo

Alvaro
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Smagnetizzatore Kinetronics

Messaggio da Alvaro »

Quanto sto per dirti vorrei che tu non lo prendessi né come suggerimento né come consiglio, ma solo come dato di fatto e come “prova” o “esperimento” se preferisci, che io ho deciso di tentare. Premetto che non uso proiettori con sistemi a piatti, anche se li conosco, uso proiettori classici a bobine, entambe basse e tuttavia ho avuto problemi di cariche elettrostatiche sul percorso della pellicola dalla bobina debitrice all’ingresso (chiamiamolo così) della pellicola stessa sul proiettore. Prima ancora che tu attivassi il forum di disussione sull’argomento io ho cercato di contrastare il fenomeno a modo mio: ho costruito una specie di Static Vac (l’idea mi è venuta guardando la foto e la descrizione tecnica dello Static Vac vero sul sito che ti ho indicato) con la variante che invece di generare un campo positivo ed uno negativo in modo che si annullino, genera su entrambe le espansioni polari, superiore ed inferiore, un campo statico identico, mediante ionizzazione positiva, mentre il terminale negativo l’ho collegato direttamente alla carcassa del proiettore, quindi a terra. Alimentando poi la circuiteria elettronica che genera gli ioni tramite un alimentatore variabile, riesco, entro certi limiti, a dosare il campo elettrostatico generato artificialmente che va a contrastare le cariche elettrostatiche che si generano in altro modo sulla pellicola. Naturalmente è possibile spegnerlo se non serve e addirittura saltarne il passaggio. In due parole: un generatore usato come contro-generatore. Ormai è una quindicina di giorni che è installato e qualche risultato invero c’è stato, ma è ancora troppo presto per dire se è una vittoria o una sconfitta, anche perché il fenomeno statico è discontinuo e quindi al momento preferisco non pronunciarmi fintanto che non avrò, su base di sperimentazione pratica, stabilito se effettivamente i risultati che sto ottenendo siano la soluzione o meno al problema. Se ti interesserà ancora, in seguito potrò dirti di più, per ora, da parte mia, ti chiedo di avere pazienza.

Ciao

Alvaro

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Antonio Marcheselli
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Smagnetizzatore Kinetronics

Messaggio da Antonio Marcheselli »

Alvaro

Sei stato davvero illuminante.
In effetti un buon umidificatore servirebbe a quasi risolvere il problema visto che si' il piatto e il proiettore sono di ferro ma in effetti quando questi girano la conducibilità dei cuscinetti o di quant'altro si riduce drasticamente (forse c'è un motivo fisico anche per questo).

Tuttavia non capisco bene una cosa: se il kinetronics e le sue spazzole conduttrici sono messe a terra, perche' la pellicola dovrebbe appiccicarsi contro?

Lorenzo, fai te questa prova (che i tuoi kinetronica hanno ancora le spazzole...). Metti un kinetronics dopo l'altro, vedi se al secondo l'effetto sparisce. Avresti solo un problema di come alimentare il secondo... Pensaci un po'...

CIao
A

Alvaro
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Smagnetizzatore Kinetronics

Messaggio da Alvaro »

Salve a Tutti

Nota: Marcheselli, mi scusi se questo post sarà un po’ lungo.

Tematica: I campi elettrostatici, a parte quelli indesiderati, oggi sono alla base del funzionamento di svariate tipologie di apparecchiature, quali fotocopiatrici, stampanti laser, pulitori elettrostatici e termino perché l’elenco sarebbe invero lungo. Apparecchiature simili allo Static Vac su cui Lorenzo ha aperto il forum, sono impiegate non sono nell’ambito delle cabine di proiezione cinematografiche, ma anche in altri campi, spesso connessi proprio con la pellicola, come i sistemi QSS di sviluppo e stampa automatizzate delle fotografie chimiche (esistono anche sistemi per stampare su carta chimica le foto digitali). Come si legge sul sito della Kinetronics, lo Static Vac genera una ionizzazione, quindi un campo elettrostatico. Per generare un campo elettrostatico di piccola intensità, in apparecchiature di dimensioni contenute, in genere si sfrutta la proprietà “delle punte”, ossia, una sorta di “pettine” di metallo, libero o racchiuso entro spugna, velluto, e/o altro, alimentato da alta tensione otenuta mediante un piccolo oscillatore locale (su internet di questi schemini ce ne sono a profusione). Due espansioni polari di questo tipo (positiva e negativa) appaiate, come nel caso in questione, ottengono l’effetto desiderato. Altro metodo, di maggiore potenza, è quello di generare un campo mediante il cosiddetto “effetto corona”, (invero il principio di funzionamento del trasferimento delle immagini dal drum al foglio di carta in stampanti laser e fotocopiatrici, poi intervengono il toner ecc. ma questo esula dal forum,) in cui le armature di scarica possono essere connesse a massa (monocampo) o meno, nel qual caso sfruttano entrambi i poli della H.T,che non è di tipo alternato ma continuo. Nel caso specifico dello Static Vac, non credo che esso sfrutti l’effetto corona, di conseguenza la massa elettrica sarebbe relativa alla carcassa ed è obbligatoria per legge.

Risposta: Come ho detto, io sto tentando con l’effetto corona, circuitalmete più controllabile, ma è, e lo ripeto, una prova del tutto personale. L'umidificatore, a parte gli scherzi, non è una cattiva idea, perchè se non funzionasse contro le cariche elettrostatiche funzionerebbe a modino per quanto concerne le condizioni microclimatiche nella cabina, rendendo l’ambiente più abitabile. Le superfici a contatto con la pellicola, nello Static Vac, escludo siano di metallo, per il fatto che se lo fossero, potrebbero danneggiarla (Sarebbe impensabile pulire la pellicola con una spazzola di metallo, si graffierebbe tutta) e poi potrebbe trattarsi benissimo che alla fin fine solo un lato della pellicola sia elettrizzato, mentre l'altro lo sia meno o addirittura non lo sia, ma ritengo, per come si comportano le cariche statiche, che lo sia in modo minore. Da qui ecco che la pellicola, elettrizzata, tende ad incurvarsi nel punto più flessibile che ha (Lorenzo ha parlato dei tratti più lunghi, che sono appunto senza contenimento della pellicola). Il suggerimento di provare poi ad aggiungere un secondo Static Vac certamente è una prova validissima da fare, ma permettetemi di essere dubbioso sul fatto che possa sortire l’effetto cercato. Non vorrei invece che ciò potesse rivelarsi un’impresa più complicata del previsto per Lorenzo, che, se per alimentarlo è sufficiente che gli dia la 220 (o, in alternativa la può formare prendendo una fase della 380 e il NEUTRO da qualche parte nel “banco elettrico” del proiettore - almeno se lo Static Vac è il modello descritto nel sito indicato, funziona a 220 Vac) e per contro che gli fosse d’impaccio nelle normali operazioni che svolge. Secondo me, poi, non dovrebbe posizionarlo in cascata al primo, ma forse sarebbe meglio che individuasse un punto “buono” lungo il percorso della pellicola che, se mi permettete la battuta, secondo la legge di Murphy sarà sicuramente nel punto più incasinato. Per determinare con buona approssimazione questo punto in cui si ha la maggiore presenza di cariche statiche, gli servirebbe un rilevatore di cariche elettrostatiche, detto elettroscopio. Non di quelli classici da “elettrologia”, ma uno di quelli moderni a semiconduttori, che può benissimo costruirsi da solo con pochissima spesa, seguendo quanto riportato in questi due indirizzi:

Schema elettroscopio a FET:
http://www.geocities.com/TheTropics/Par ... scelet.htm
Schema elettroscopio a transistor :
http://www.geocities.com/TheTropics/Par ... elett2.htm

Sito Kinetronics (Static Vac) :
http://www.kinetronics-europe.de/seiten ... icvac.html

Ciao

Alvaro

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Antonio Marcheselli
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Smagnetizzatore Kinetronics

Messaggio da Antonio Marcheselli »

alvaro,

primo chiamami antonio.
Secondo i post non hanno limiti di lunghezza! :)

L'umidità secondo me aiuta lo scarico a terra della statica... In un ambiente secco le cariche elettrostatiche se ne restano attaccate alla pellicola, una umidita relativa un po' piu' alta aiuta a trasferire queste cariche dalla pellicola alle parti connesse a terra delle apparecchiature.

Non credo sia chiaro come la pellicola si incurva... Si incurva nel sul lato piu' corto e non lungo la sua lunghezza. In pratica il fatto che sia nel suo percorso + lungo aiuta solo perche' non essendoci rulli costrittori nelle vicinanze nessuno le impedisce di sfregare lungo il kinetronics ma la curvatura e' sulla larghezza della pellicola. Questo perche' l'emulsione con l'aria troppo secca si ritira e la parte plastica resta ferma dov'e' e da qui la curvatura.

Il discorso del mettere due static vav era per capire se una volta scaricata a terra tutta la statica sul primo static vac il secondo avesse o meno lo stesso problema.

Del resto solo la spazzola superiore ha il problema, quella inferiore no........

Le spazzole sono di materiale conduttivo.

Lon static vac di lorenzo va a 12v (o 24?) per questo dico del problema di alimentarlo, gli alimentatori sono fissati e non è facile spostarli...

Ciao
A

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