Un saluto ad Enrico Gimondo

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Antonio Marcheselli
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Un saluto ad Enrico Gimondo

Messaggio da Antonio Marcheselli »

Cari tutti

Come molti di voi avrete avuto modo di sapere (qualcuno accede al forum direttamente alle pagine di interesse senza passare dalla home) ENRICO GIMONDO, High Tech Sound & Vision Manager di Warner Village Italia ci ha lasciati a seguito di un gravissimo incidente d'auto.

Apro questa discussione per chiunque voglia lasciare scritte due parole in memoria. Copio qua sotto quello che ho scritto ieri in suo ricordo. So che molti in Warner Village, a molti livelli, leggono queste pagine, sarebbe bello se tutti lasciassero due parole a ricordo!

E' con grande rammarico che oggi 23 Febbraio 2005, in seguito ad grave un incidente stradale, annunciamo la scomparsa di

ENRICO GIMONDO

Non ho il suo medesimo spirito poetico e in queste circostanze ogni parola sembra inutile e inappropriata. Desidero però ricordare Enrico come una persona davvero speciale, dedita da sempre al mondo della proiezione e ai suoi magici ingranaggi. Con orgoglio ricopriva la carica di "High Tech Sound & Vision Manager" in Warner Village Italia fin dal primo Multiplex di Vicenza. E con enorme pazienza e competenza ha sempre dedicato la sua vita affinché a quel mondo che lui amava tanto potesse essere riservata tutta l'attenzione dovuta, cosa che lo rendeva spesso straniero all'interno di realtà che troppe volte guardano ai soli numeri.

Conoscevo Enrico da soli 2 anni, dall'apertura del Warner Village "Il Magnifico" di Firenze, ma già dal primo incontro mi accorsi di avere a che fare con una persona, una delle poche, che lavorava con vera passione, che conosceva davvero a fondo il suo mestiere e che non desiderava altro che un risultato di qualità per le sale di cui era responsabile. Enrico era la persona più tecnicamente preparata che abbia mai incontrato e allo stesso tempo sempre aperta a imparare nuovi metodi, trucchi e procedure al fine di ottenere sempre il miglior risultato possibile. Avendo io imparato il mestiere come "autodidatta" Enrico mi ha insegnato moltissimo sotto il profilo tecnico in questi due anni in cui abbiamo avuto modo di confrontarci e soprattutto nei 4 mesi che abbiamo passato fianco a fianco al Warner Village di Vimercate (Milano) dove ho conosciuto il "vero" Enrico, quello che alle 2 di notte del suo primo giorno di ferie da chissà quando riequalizza la "sua" sala 8 perché qualcosa non andava o quello che si batte con tutti affinché sia sempre il risultato finale a vincere o quello con cui si parlava fino alle 4 del mattino per un consiglio, per un aiuto morale, uno scambio di idee. Potrei fare centinaia di esempi: quello che voglio dire è che nutrivo profonda stima e ammirazione per Enrico per la sua enorme competenza, per la sua dedizione, per la sua pazienza e scrupolosità, per le sue idee. E se ogni tanto alzava un po' la voce questo non cambia quello che era davvero.

La notizia della sua tragica scomparsa è per me come un pugno allo stomaco e ancora mi sembra che tutto questo sia solo un brutto sogno. Tutti noi perdiamo un punto di riferimento, tecnico e morale; se mi è concesso io perdo colui che ritenevo un grandissimo amico, un maestro.

E come lui stesso aveva recentemente detto per il suo maestro scomparso, "Enrico vivrà per sempre... nel buio di ogni cabina e nella magia di ogni nota degli impianti audio di un cinema. Nelle emozioni di ogni uomo che vive accanto al proiettore cinematografico. Enrico vivrà nei sogni di ogni uomo che deciderà di impressionare le proprie gioie ed emozioni nella pellicola cinematografica o camera digitale che sia... Vivrà nel fascio di luce che illumina tutte le sale che ha creato... nella magia dei 24 fotogrammi al secondo... nelle giunte... nei mascherini... vivrà nella storia immortale dell'arte che racchiude tutte le arti dell'umanità. Per sempre Enrico vivrà nelle emozioni di chi crede ancora in quel fantastico mondo che è la sala cinematografica...". Certamente Enrico vivrà per sempre in tutte le mie proiezioni.

Ciao Enrico.

Antonio Marcheselli
Warner Village "Il Magnifico" - Firenze

nandoplex
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Un saluto ad Enrico Gimondo

Messaggio da nandoplex »

Senza nulla togliere a quanto ha scritto Antonio, forse il modo migliore di ricordare una persona è quello di farla "parlare", senza smussarne gli angoli (acuti) che invece enfatizzano la dinamica del carattere.

Penso che, a parte le indiscusse qualità tecniche, la parte finale di questo intervento possa chiarire il valore della persona e il suo rapporto con la Professione che esercitava.

Carissimi tutti,

ho sempre letto le opinioni di tutti, fino a che non sono stato chiamato direttamente in causa; ora, per rispondere, mi sono registrato ma penso che sara' l'unica mia risposta al forum del Marcheselli.

Non voglio entrare in polemica con nessuno anche se, la mia natura, mi porterebbe a cercare di capire quali sono le reali conoscenze operative delle persone che scrivono in questo forum.
Ho letto di lezioni impartite sui decibel, di situazioni operative assurde e di assoluto menefreghismo delle proiezioni nei multiplex; voglio soprassedere a tutto altrimenti non se ne avrebbe mai fine di questa, ritenuta in maniera personale, discussione di assai basso livello qualitativo.
Per chi mi conosce bene, Marcheselli, Cofferati e Michele6, diventa inutile ripresentare tutto quello che regolarmente svolgo a livello training e improvements operativi alle cabine di proiezione della WVC, il tutto corredato da relativo training operativo e manuali a disposizione di chiunque voglia approfondire qualsiasi tipologia di argomento relativa alla proiezione ad agli impianti audio.
Per chi non mi conosce, eanche se ritengo che prevost53 sappia bene chi sono, voglio solo dire che il manuale del corso agli operatori dell'AGIS LOMBARDIA, scritto nel lontano 1954 dall'ing. MACELLARI, e' statu recentemente rivisto ed ampliato dal sottoscritto, diventando il manuale ufficiale della regione per il conseguimento del PATENTINO DEL PROIEZIONISTA.
Non voglio mettermi uno scalino sopra alle vostre conoscenze ma, ritengo di non essere l'ultimo arrivato e di non aver nulla da imparare da coloro che spiattellano cifre a vanvera; peraltro sono il primo che riconosce di avere ancora molto da imparare pur dopo 30 anni di lavoro nei vari complessi monosala, multisala e multiplex.

Concordo che l'operativita di molti OPERATORI definiti tali, non vale il peggior PROIEZIONISTA; peraltro se, come dice Michele6, anche se mi da' del megalomane, ogniuno mettesse solo un po' di passione nel proprio lavoro, tutto risulterebbe estramamente bello, semplice e assolutamente ripagante.

Non nascondo che, alle volte, quando mi rendo conto di essere riuscito ad ottenere un settaggio sia del proiettore che dell'impianto audio particolarmente azzeccato, gli occhi mi brillano e la gioia che parte dal dentro supera abbondantemente tutte le fatiche e le ore di sonno perse al fine di ottenere il risultato.
Risultato che poi, alla fine della catena, sara' rilevato dallo spettatore che, paga un piccolo pezzo di carta ed esce con nulla nelle mani ma, se tutto lo spettacolo e' stato gestito nella maniera ottimale, con un bellissimo ricordo.

Il nostro lavoro, anche se nascosto ai piu', ha la prerogativa ufficiale di far vivere allo spettatore una vera emozione, se il film e' stato stampato con i dovuti crismi, e qui ci sarebbe da spendere ore ( questa sarebbe discussione da forum, non queste "baruffe cio'sotte" sono piu' bravo io, vi do' io la lezione che meritate, voi non capite nulla solo io so' etc. etc. ); WVC mi permette di fare qualsiasi cosa che permetta allo spettatore di uscire soddisfatto dalla nostre sale.
Purtroppo, e qui sta' la sola ed unica verita', quando chiedi a qualcuno di affiancarti per insegnargli qualcosa, NESSUNO E RIPETO NESSUNO vuole venire ad imparare in quanto dopo sei mesi di lavoro, tutti si credono degli operatori provetti ed arrivati.
Anche a pagare le ore di straordinario come training, e WVC lo permette, mi ritrovo sempre senza nessuno che venga a seguire determinate operazioni di manutenzione o controllo.

Se solo qualcuno avesse il coraggio di guardarsi dentro veramente, dovrebbe vergognarsi di scrivere certe cose e pensare a quello che e' stato fatto, in termini di tempo e denaro, per far lavorare meglio chiunque dello staff operativo presente nelle cabine di proiezione della WVC; non ho scritto operatori perche non vogliono DIVENTARE operatori di cabina.
Tutti guardano solo il lato economico ma, anche se sono il manager tecnico della WVC, messo il mio stipendio in proporzione al loro, prendo molto ma molto mendo di un full time appena assunto; UMILTA', PASSIONE E VOGLIA DI AUMENTARE LE PROPRIE CONOSCENZE, questa e' l'unica ricetta per sentirsi veramente appagati nel difficile ruolo dell'operatore di cabina.

Saluti a tutti



Enrico Gimondo

roberto
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Un saluto ad Enrico Gimondo

Messaggio da roberto »

Ho conosciuto Enrico Gimondo nel 1997.All'inaugurazione di Parco de'Medici,nel '98,lo vedevo passeggiare nella sterminata cabina,troppo bassa per lui.Scherzavamo sulla sua altezza.
Ieri, quando Massimo Bombelli mi ha dato la tragica notizia vi è stato un tam tam tra tutti quelli che lo conoscevano e ne apprezzavano le qualità umane e tecniche.
Ho chiamato Andrea Sgargi,ma era già stato informato da Antonio Marcheselli.
Sentivamo che era uno dei nostri,cioè in cabina fin da ragazzo, e profondamente amante del mestiere che faceva.
Nel dare la terribile notizia,il sentimento comune di decine di persone con cui personalmente ho parlato,è stato quello del totale silenzio e del profondo dolore che si percepiva.
Chi ha il dono della fede ,faccia una preghiera per Gimondo e per la sua famiglia.
Per chi non ha questo magnifico dono,ogni volta che parte il primo fascio di luce di un proiettore cinematografico si raccolga e lo ricordi.
Roberto Parisi,Roma

Hogweed
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Un saluto ad Enrico Gimondo

Messaggio da Hogweed »

Gentili Amici di Enrico,

mi permetto di invadere questo vostro spazio per porgere un saluto ad una persona che purtroppo non ho potuto conoscere in vita.

Mi sento di scrivere queste 2 righe perchè la vicenda tragica di un ragazzo che se ne va improvvisamente in circostanze così tremende mi ha incredibilmente scosso.

In un istante, quando realizzi che non c'è più nulla da fare, ti passano davanti agli occhi, come in un film, mille pensieri sulla vita di un giovane che aveva qualcuno ad aspettarlo e che ora lo piange non vedendolo tornare.

Mi addolora sinceramente non aver avuto la possibilità di tentare di salvarlo.

Ad Maiora,

(Il Medico del 118 intervenuto)

cinemassimo
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Un saluto ad Enrico Gimondo

Messaggio da cinemassimo »

Non ho parole...
ciao Enrico, ora sei diventato puro suono!!

giorgio
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Un saluto ad Enrico Gimondo

Messaggio da giorgio »

Una persona puo' non essere d'accordo con l'operato di un'altra, ma la dedizione di enrico al suo lavoro era innegabile, e con la sua scomparsa se n'e'andato uno dei pochi che non aveva paura di fare tardi per risolvere un problema, che di questi tempi di pressapochisti non e' cosa da poco... i miei colleghi ed io ci uniamo a tutti per ricordarlo...

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Antonio Marcheselli
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Un saluto ad Enrico Gimondo

Messaggio da Antonio Marcheselli »

Grazie a chi è intervenuto e interverrà, magari superando personali divergenze con me o con il forum, per salutare Enrico.

Grazie a Hogweed per il suo intervento.

Antonio

Checco

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Walter
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Un saluto ad Enrico Gimondo

Messaggio da Walter »

Quando una persona se ne va cosi senza preavviso è difficile trovare le parole giuste, soprattutto nel caso di una persona mai conosciuta personalmente ma solo di gran fama...
Spero che il Grande Capo che sta lassù gli consenta di vegliare su tutti noi e sulle nostre cabine.


WALTER - Cinema 'Al Parco'

michele6
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Un saluto ad Enrico Gimondo

Messaggio da michele6 »

Ciao Enrico

Alvaro
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Un saluto ad Enrico Gimondo

Messaggio da Alvaro »

Sono rimasto sgomento dinanzi alla notizia della tragica scomparsa di Enrico.

Io non ho avuto modo di conoscerlo personalmente o di avere rapporto con lui, ma la fama di certe persone raggiunge ogni dove. Anche per chi, come me, non lo ha mai conosciuto ma ne ha sentito parlare è impossibile non provare stima ed ammirazione per certi personaggi, nonché una certa invidia per la sua grande preparazione tecnica ed alta professionalità. Enrico è stato e rimarrà sempre una sorta di Mahatma, padre spirituale di noi proiezionisti, ambita meta, solido punto di riferimento e pietra miliare. Facciamo nostro il suo credo professionale : il cinema di qualità al servizio dello spettatore. Rendiamo dunque omaggio alla sua memoria con la nostra volontà di migliorarci ed impegnarci costantemente e sempre di più per offrire al pubblico il meglio.

Enrico, vivrai per sempre nel cuore di ognuno di noi.

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Walter
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Un saluto ad Enrico Gimondo

Messaggio da Walter »

Se qualcuno fosse interessato a conoscere la dinamica di questo disastroso incidente che ha dato una terribile "mazzata" al cinema italiano può trovare un articolo a questo link:

http://www.regione.toscana.it/primapagi ... ANSA=19675

ciao


WALTER - Cinema 'Al Parco'

daco
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Un saluto ad Enrico Gimondo

Messaggio da daco »

E' difficile pensare che una pensare che una persona (un personaggio!) così non ci sia più.
Chi ha avuto la fortuna (sfortuna avrebbe detto lui...) di conoscerlo ne ha sempre ricavato un duplice impressione: da una parte il burbero, l'orso, quello che era più il tempo che ti insultava che non ti parlava normalmente, quello che ti tirava il telefonino (il motorola "mattone", ricordate?), che bestemmiava come un turco (anzi, come un veneto visto che essendo padovani siamo orgogliosi delle nostre radici), dall'altra parte l'Enrico Gimondo che si faceva in 4 per aiutarti, una persona dal cuore immenso.
Purtoppo alcuni di voi non l'hanno conosciuto o forse ne hanno visto solo la parte esteriore e l'hanno facilmente classificato come un personaggio insopportabile, un rompicoglioni... avete perso tanto!
L'ho visto ridere, piangere, perdere la testa, l'ho visto sobrio, ubriaco, l'ho visto come sembrava e come era, ed ora non resta che il rimpianto per il fatto che magari era tanto che non ci vedevamo, che sarebbe bastata una telefonata... Avrei una montagna di aneddoti da raccontare su Enrico, ma desidero condividerne giusto uno che possa far capire chi è Enrico Gimondo (e mi scuso in aticipo perchè temo di non essere in grado di renderlo al meglio):

Pescara, 1999, qualche tempo prima dell'inaugurazione del WVC di Montesilvano, io Enrico e Lara, una collega, una sera usciamo per vedere in un cinema del centro l'anteprima di "LA MUMMIA". Finita la proiezione andiamo in uno stabilimento sul lungomare deserto dove Enrico compra 5 pacchetti di sigarette (5!), ci prendiamo un amaro (naturalmente Averna e senza ghiaccio!) e ci accomodiamo su un tavolino all'aperto a guardare i pochi turisti che passeggiano. Immaginate la scena, quest'uomo di quasi 2 m, ochhiali scuri anche di sera a causa di una fotofobia acquisita da piccolo, il capello un po' lungo, con questo viso che sembrava sempre incazzato a morte, seduto e con una gamba appoggiata sopra il tavolino sul quale fanno bella mostra l'Averna e i 5 pacchetti di sigarette. Arriva un ragazzetto sui 15/16 anni che con un gran coraggio gli chiede "hai una sigaretta...?": vedi Enrico che si gira e lo guarda con una faccia ancora più incazzata del solito, indica i 5 pacchetti di sigarette e gli dice "No... Varda che là dentro e vende!" (traduco dal veneto: "No... Guarda che la dentro le vendono"). Il ragazzino, che probabilmente manco ha capito bene quello che gli è stato detto, fa per andarsene e allora Enrico lo chiama indietro e gli dà una sigaretta.
Questo è Enrico Gimondo.

Molte belle parole si spendono per chi viene a mancare, eppure un mese fa non ne avrei usate di diverse per descrivere Enrico Gimondo. Il mio, il nostro, è un dolore composto di chi perde un amico ed un maestro, una persona che per quanto mi riguarda probabilmente ha più dato di quanto ha ricevuto (e che su questa affermazione avrebbe detto o "ma và a dar via el cù" col suo pseudo-milanese oppure "grazie Graziella e grazie a tua sorella").

<font color="purple">if you have to go don't say goodbye
if you have to go don't you cry
if you have to go I will get by
someday I'll follow you and see you on the other side
</font id="purple">

Credo che ora tornerà finalmente a casa, a Padova, dove spero ci potremo incontrare una ultima volta (in realtà non so ancora dove e quando avverrà il funerale, la mia è al momento solo una supposizione).


Daniele

daco
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Un saluto ad Enrico Gimondo

Messaggio da daco »

Mi hanno appena comunicato che il funerale sarà a Padova, lunedi 28 febbraio alle ore 11 alla chiesa di Santa Giustina (in Prato della Valle).

Enrico torna a casa.

Daniele

Agostino
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Un saluto ad Enrico Gimondo

Messaggio da Agostino »

Mi unisco al dolore di chi ha perso un amico.
Sentite condoglianze da parte mia a tutti quelli che lo conoscevano.

Ciao.



Agostino

Checco
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Un saluto ad Enrico Gimondo

Messaggio da Checco »

Appena Antonio l'altra sera mi ha chiamato per dirmi dell'accaduto sono rimasto senza parole.
Come Antonio, anch'io conoscevo Enrico da due anni...profondamente è vero che era un "burbero" che esigeva moltissimo da noi operaori,è vero che l'ho visto incazzarsi perchè magari una procedura non è stata rispettata nel più minuscolo dettaglio, tutto ciò era dovuto xò alla sua altissima professionalità e alla sua ricerca nell'ottenere sempre il meglio dalle sale che gestiva.
Io cmq lo voglio ringraziare per l'ultimo regalo che ha fatto a me ed ai miei colleghi dell'WVC di Firenze...se avete modo, andate a sentire l'equalizzazione di sala 6....è qualcosa di veramente spettacolare in essa è concentrata secondo me tutta l'essenza e la sua passione per questo lavoro.
Ciao "GIGANTE BUONO".

Checco

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Mauro
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Un saluto ad Enrico Gimondo

Messaggio da Mauro »

Sentite condoglianze anche da parte mia a tutti coloro che hanno perso un caro amico e un preziosissimo collega.
Arrivederci Enrico

Mauro
-CineTeatro Agorà-

starline
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Un saluto ad Enrico Gimondo

Messaggio da starline »

Con profondo dispiacere ho appreso la notizia della scomparsa di Gimondo,non lo conoscevo bene,ma ho sempre visto in lui una grande passione per la cabina.Aveva sicuramente un modo particolare di atteggiarsi,ma indubbiamente un MITO nel suo lavoro.
L'ho visto arrivare da Roma e mettersi subito al lavoro per sistemare la sua sala 16,stare fino a notte perchè la 8 era da rivedere,risolvere situazioni a cui in 4 non riuscivamo a venirne a capo.
Allo stesso modo l'ho visto andare a vendere i biglietti perchè mancava una parte di staff...cosa non da tutti.

C'è dolore per la scomparsa,ma al tempo stesso fa piacere poter leggere che tante persone lo conoscevano e lo ricordano con affetto

Mi mancherà il suo: " Caffè e boccia d'acqua! "

:D
Grande Enrico ;)

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Antonio Marcheselli
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Un saluto ad Enrico Gimondo

Messaggio da Antonio Marcheselli »

... rigorosamente gassata o "gasata" come diceva lui!

Non sapevo che portasse così spesso gli occhiali da sole per una fotofobia...

E' bello vedere che tante persone avevano inquadrato Enrico per quello che era davvero e non solo per il "primo impatto" come dice giustamente Daco.

Daco,
E' contemporaneamente bello e triste leggere l'aneddoto e tutto quello che hai scritto, mi pare ancora di averlo accanto e di sentire la sua voce che da lontano urla "cambio obiettivoooooooo" quando vedeva che un cambio obiettivo non era presenziato da un proiezionista!

I funerali si svolgeranno sia a Padova lunedì 28 mattina alle 11.00 alla chiesa di S. Giustina come ha detto Daco e domani, sabato 26 alle 10.30 presso la chiesa di S.Fiorano a Villasanta (MI).

Antonio

Lucaplex
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Un saluto ad Enrico Gimondo

Messaggio da Lucaplex »

Come tutti sono profondamente rattristato dalla scomparsa di Enrico.

Ho conosciuto Enrico 5 anni fa ed insieme abbiamo aperto 2 cinema.

La sua passione e dedizione per il suo lavoro erano fuori dubbio.
Del resto nessuna persona senza una vera passione ti risponde alle 3 del mattino per aiutarti a risolvere dei problemi o appunto, come hanno già detto altri, passa il suo tempo libero o ferie lavorando ancora.

Ciao Enrico, ci mancherai.

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Orsoluca
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Un saluto ad Enrico Gimondo

Messaggio da Orsoluca »

Anche se non ho avuto il piacere di conoscere Enrico di persona, sono vicinoa tutti coloro che stanno soffrendo per la sua scomparsa.


LucaBellomonte

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