Contratto di Lavoro

Il contratto nazionale dello spettacolo, discussioni e proposte
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roberto
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Contratto di Lavoro

Messaggio da roberto »

Ci sono due Associazioni imprenditoriali:l'Anec(Associazione Nazionale
Esercenti Cinema)ed Anem(Associazione Nazionale Eserecenti Multiplex).
L'Anec(storica Associazione) aderisce all'Agis,l'Anem(fondata nel 2000) all'Anica.
Il CCNL scade a giugno 2002.
Quando è stato firmato l'attuale CCNL,ci sono stati mesi di
trattative per scongiurare una scissione all'interno dell'Anec.
L'attuale Contratto dei Multiplex riproduce l'organizzazione del lavoro Warner.
Le organizzazioni sindacali pur di avere una unica Associazione di
rappresentanza degli Esercenti sale cinematografiche hanno fatto molte concessioni.
Che si debba avere molta flessibilità nella organizzazione del lavoro
è opininoe diffusa ,che questa debba essere quella che è stata sottoscritta ,per le ragioni dette,è tutt'altro discorso.
Andrea ha sollevato un problema che anche dalla delegazione sindacale presente al Contratto è stato ripetutamente sostenuto.
Cioè una flessibilità per aree(cabina,casse,sale etc)e non di tipo
generale.Parametri e istituti contrattuali sono inadeguati,ma soprattutto la non contrattazione sugli organici è assolutamente inaccettabile.Tra l'altro,questo modo di lavorare, non penso sia efficace neanche rispetto all'attuale numero complessivo di dipendenti.Ottimizzare? Certamente,ma non mutuando modelli organizzativi da altri paesi a calandoli nella situazione italiana senza gli opportuni aggiustamenti.
Voglio soltanto dire che nel nostro settore sono presenti tutte le possibili forme di flessibilità e tutto questo non fà la felicità
dei dipendenti,come oggi si sostiene.Il Sindacato(sarebbe auspicabile
ci fosse una unica grande Confederazione del Lavoro)deve poter contrattare liberamente(nell'ambito delle norme legislative e Costituzionali)tutti gli aspetti inerenti il rapporto di lavoro, con lo scopo di eliminare arbitrii,abusi,sfruttamento e carichi di lavoro eccessivi.
Invece sembra di capire che la nuova stagione di Felicità e Benessere
che abbiamo alle porte...,sia possibile raggiungerla quando tutto ciò
che è norma consolidata(e giusta) venga cancellato e distrutto.
Nel nostro specifico le nostre categorie non sono mai state ben tutelate,salvo pochissime eccezioni in Italia,e nel più brutto periodo della crisi delle sale, decine di migliaia di lavoratori hanno perso il lavoro finendo letteralmente sul lastrico.
A noi non viene applicata la Cassa Integrazione.
Oggi ,anche con consistenti aiuti statali,siamo in una fase di sviluppo del nostro settore e desidereremmo che le pochissime certezze
fossero mantenute e ampliate.
Nessuno immagini che al tavolo delle trattative si possano ottenere
buoni risultati senza una grande partecipazione dei lavoratori e senza poter ricorrere allo sciopero se necessario.Quindi cari colleghi rimbocchiamoci le maniche e agiamo nel proselitismo di conseguenza.
roberto,roma

andrea
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Messaggio da andrea »

Credo che la divisione delle Associazioni imprenditoriali peserà moltissimo sul prossimo rinnovo, stando a quanto si puo' leggere (Box Office, Giornale dello spettacolo ecc...), l'ANEM canta vittoria perché sostiene che il cinema lo stanno salvando loro (nei numeri è vero), l'ANEC è accusata dai piccoli esercenti di non fare abbastanza per aiutarli. Questo per dire che le posizioni sono veramente estreme e di difficile conciliazione.
Si aggiunga il fatto che l'organizzazione del lavoro sono completamente differenti...
E allora?
Penso che il nuovo contratto debba fortemente tenere conto di queste realtà, non è possibile creare un calderone unico in cui tutti ci stiano "bene", a costo di fare due contratti in uno a partire proprio dalle definizioni di multiplex e multisala (ho il dente avvelenato con questa cosa!!).
Sulla flessibilità generale ho espresso anche qui la mia totale contrarietà.

Approfitto per ricordare che dal 1° luglio a Mantova inizierà per un anno la "sperimentazione" dell'orario normale e non legato alla flessibilità (se, a quanto ha affermato l'AGIS, siamo gli unici ad aver fatto una richiesta in questo senso, allora la flessibilità cosi' com'è va bene a tutti, ma è vero?). Vedremo...
Se, come si auspica, ci sarà una stagione cinematografica completa (estate compresa) non mi sembra ci siano piu' i presupposti per la "vecchia flessibilità" (in inverno si lavora di piu'/in estate di meno) quindi o la si ripensa in altri termini oppure non può funzionare.

Il settore è in forte espansione (anche se selvaggia), e se a un certo punto si bloccasse tutto, se qualche gruppo iniziasse a ritirarsi e chiudere? E' proprio in quei momenti che servirà un contratto con forti tutele!

Ripropongo il link al contratto, e invito tutti a perdere qualche ora a leggerlo, si, lo so che non è una lettura estiva e amena!
http://www.cnel.it/archivio/contratti_l ... tt=G&c=186

Come finale, vi rimando alla discussione "Vorrei che nel contratto..."

Andrea-Mantova

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