Bowling for Columbine

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Lorenzo
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Bowling for Columbine

Messaggio da Lorenzo »

cominciamo col dire che Bowling 4 Columbine non è un film ma un documentario, ed è stato il primo ad essere ammesso al festival di Cannes da molti anni a questa parte vincendone anche il premio della critica. Michael Moore, a me ignoto fino ad ora (all'ignoranza non si trova mai fondo), c'è andato veramente pesante tanto che il suo film non ha trovato una distribuzione segli U.S.A. (il paese della libertà) ma in Europa si, in una versione pseudo-doppiata alla quale ne avrei preferito una sottotitolata.
Il documentario, per quanto diretto da uno statunitense al quale gli Stati Uniti sembrano non piacere molto, è davvero ben orchestrato e soprattutto oggettivo, l'analisi delle variabili del problema "Perchè negli USA c'è così tanta violenza?" è molto profonda passando dai mass-media alla storia del paese (insanguinata almeno quanto quella della Germania) alla facilità nel reperire armi (non inferiore a quella del Canada, patria di cacciatori).
Alcune cose stupiscono così tanto da dirsi se sarà davvero così o se il regista abbia forzato un po' la realtà, a volte nel bene e a volte nel male cioè, se a Toronto davvero nessuno chiude la porta di casa a chiave anche noi non è che siamo messi tanto bene; chissà, forse a bussato a 400 porte e ne ha trovate aperte solo 6 e ha fatto vedere solo quelle, ecco cosa ho pensato durante quella scena.
Comunque il film è bello, intervista tutti i "protagonisti" da Charlton Eston (eponente della R.N.A.)a Marilyn Manson, dai creatori di "Suoth Parck" agli studenti (feriti)della Columbine High Shcool, dalle persone per strada ai produttori di munizioni e nel farlo sembra quasi di vedere un grossso Charlie Brown aggirarsi per il mondo chiedendosi cosa fanno i grandi.
Se vi viene volgia di vedere questo film non credo che dovrete guardare la programmazione dei grossi multiplex e comunque credo che sia una buona occasione in più per sfruttare la fortuna di essere Europei, uno dei pochi luoghi dove mi sembra che la censura sia davvero limitata o almeno molto minore di quella ai due estremi del mondo, USA e Russia.

Buona visione

Lorenzo

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