domande su condensatore e lanterna
domande su condensatore e lanterna
ciao a tutti ho come sapete ritirato il victoria 4 e a cui collegherò inverter da 220 mono in 260 trifase prima però volevo fare qualche prova in proposito vorrei sapere la potenza del condensatore altra cosa i fili che dalla lanterna vanno al motorino non ci sono più , in che modo devo riconettere i fili di cui ora sono sprovvisti il reostato motorino e accensione motorino ricordo che la macchina è una victoria 4e grazie
Re: domande su condensatore e lanterna
Cerco di aiutarti sul condensatore: quello che segue vale per tutti i motori elttrici asincroni trifase fatti funzionare in monofase.
Il condensatore non ha una "potenza", ha un valore che viene espresso in Farad, anzi in suoi sottomultipli: i microFarad e i milliFarad. Questo ci dice quanto è "grosso" il condensatore. Inoltre per l'acquisto va specificata la tensione di lavoro e il fatto che il condensatore sia per avviamento motori, in modo che NON sia polarizzato (cioè non abbia un + e un -), pena la sua distruzione istantanea.
Il condensatore dovrebbe trasferire sul morsetto non alimentato del motore una tensione che dovrebbe essere, in ampiezza e fase, la più possibile corrispondente a quella mancante.
Questa soluzione offre i migliori risultati con motori di piccole dimensioni fino ad una potenza nominale all'albero non superiore a circa 3¸4 kW.
La soluzione ottimale, in particolare per i motori che devono avviarsi sotto carico, è quella di utilizzare due condensatori: uno in fase di spunto e di avviamento e uno, di capacità inferiore, da utilizzare solo quando il motore è in marcia a regime. In pratica basta collegare un secondo condensatore, in parallelo al primo, che viene escluso ad avviamento avvenuto. La manovra può essere effettuata manualmente con un interrotture opportunamente diemnsionato o automaticamente tramite appositi regolatori. a) collegamento a stella con 3 terminali d'uscita, senso di rotazione orario - b) relativo schema di collegamento della morsettiera - c) collegamento a stella con 3 terminali d'uscita, senso di rotazione antiorario - d) relativo schema di collegamento della morsettiera. Motori 220 V/380 V: e) collegamento a triangolo con 3 terminali d'uscita, senso di rotazione orario - f) relativo schema di collegamento della morsettiera - g) collegamento a triangolo con 3 terminali d'uscita, senso di rotazione antiorario - h) relativo schema di collegamento della morsettiera.
Quando si utilizza un motore trifase avviato come monofase, è necessario considerare il fatto che la potenza si riduce a circa il 60/70%.
Per effettuare il calcolo della capacità Cr dei condensatori, si possono utilizzare metodi matematici spesso non condivisi da tutti, normalmente è possibile ottenere dei risultati attendibili usando delle formule empiriche come ad esempio le seguenti:
Cr = 50 × P × (220/U)2 × 50/f [mF]
dove P rappresenta la potenza nominale in CV, U la tensione di alimentazione monofase in V e f la frequenza in Hz;
Cr = 106 × P/(2 × p × f × U2) [mF]
dove P rappresenta la potenza nominale espressa in W; in entrambi i casi il valore trovato esprime la capacità in mF. Per quanto riguarda la tensione di lavoro del condensatore è normalmente sufficiente un valore di almeno 250 V.
Da notare infine che l'uso del condensatore di avviamento determina inoltre anche un certo rifasamento del motore.
Il condensatore non ha una "potenza", ha un valore che viene espresso in Farad, anzi in suoi sottomultipli: i microFarad e i milliFarad. Questo ci dice quanto è "grosso" il condensatore. Inoltre per l'acquisto va specificata la tensione di lavoro e il fatto che il condensatore sia per avviamento motori, in modo che NON sia polarizzato (cioè non abbia un + e un -), pena la sua distruzione istantanea.
Il condensatore dovrebbe trasferire sul morsetto non alimentato del motore una tensione che dovrebbe essere, in ampiezza e fase, la più possibile corrispondente a quella mancante.
Questa soluzione offre i migliori risultati con motori di piccole dimensioni fino ad una potenza nominale all'albero non superiore a circa 3¸4 kW.
La soluzione ottimale, in particolare per i motori che devono avviarsi sotto carico, è quella di utilizzare due condensatori: uno in fase di spunto e di avviamento e uno, di capacità inferiore, da utilizzare solo quando il motore è in marcia a regime. In pratica basta collegare un secondo condensatore, in parallelo al primo, che viene escluso ad avviamento avvenuto. La manovra può essere effettuata manualmente con un interrotture opportunamente diemnsionato o automaticamente tramite appositi regolatori. a) collegamento a stella con 3 terminali d'uscita, senso di rotazione orario - b) relativo schema di collegamento della morsettiera - c) collegamento a stella con 3 terminali d'uscita, senso di rotazione antiorario - d) relativo schema di collegamento della morsettiera. Motori 220 V/380 V: e) collegamento a triangolo con 3 terminali d'uscita, senso di rotazione orario - f) relativo schema di collegamento della morsettiera - g) collegamento a triangolo con 3 terminali d'uscita, senso di rotazione antiorario - h) relativo schema di collegamento della morsettiera.
Quando si utilizza un motore trifase avviato come monofase, è necessario considerare il fatto che la potenza si riduce a circa il 60/70%.
Per effettuare il calcolo della capacità Cr dei condensatori, si possono utilizzare metodi matematici spesso non condivisi da tutti, normalmente è possibile ottenere dei risultati attendibili usando delle formule empiriche come ad esempio le seguenti:
Cr = 50 × P × (220/U)2 × 50/f [mF]
dove P rappresenta la potenza nominale in CV, U la tensione di alimentazione monofase in V e f la frequenza in Hz;
Cr = 106 × P/(2 × p × f × U2) [mF]
dove P rappresenta la potenza nominale espressa in W; in entrambi i casi il valore trovato esprime la capacità in mF. Per quanto riguarda la tensione di lavoro del condensatore è normalmente sufficiente un valore di almeno 250 V.
Da notare infine che l'uso del condensatore di avviamento determina inoltre anche un certo rifasamento del motore.
Paolo