La spiegazione è semplice...
L'otturatore a tamburo venne adottato ai tempi, in sostituzione di quello a forma di disco, per questioni di ingombro, sia per ridurre il riscaldamento della finestra del fotogramma, perchè l'otturatore a tamburo lascia passare il flusso luminoso dell'arco soltanto nel momento in cui il fotogramma è fermo.
L'otturatore a disco, invece, che era messo dopo la suddetta finestra, intercettava il flusso luminoso quando questo aveva già investito la finestra del fotogramma, per cui questa era esposta al flusso di luce e alle radiazione calorifiche che il flusso stesso conteneva, perennemente, e subiva un maggiore riscaldamento.
Purtroppo esistono anche dei svantaggi dell'ott. a tamburo.
Per esempio per ottenere una maggiore resa della lanterna e un inpercettibile sfarfallio si ritorna all'utilizzo di otturatori a disco di grande diametro (350mm), messo però posteriormente e non anteriormente, alla finestra del fotogramma.
I settori pieni dell'otturatore a disco (non a tamburo) viene dato un profilo speciale per cui possa intercettare il cono illuminante più rapidamente.
Infatti i grandi otturatori a disco vengono anche denominati "antisfarfallio", perchè, al contrario di quelli a tamburo, rendono quasi nullo lo sfarfallio.
Ritornando al nostro otturatore a tamburo...
Il suddetto otturatore, dato il suo ingombro (in rapporto con quello a disco ovviamente), non può captare il fascio luminoso troppo vicino alla finestra di proiez., ma lo deve captare in un punto in cui la sezione del fascio luminoso è maggiore della minima.
Per bloccare il cono luminoso durante gli intervalli stabiliti e con la giusta regolarità, è doveroso aumentare la superfice dei settori cilindrici (alette) più del dovuto con la perdita di una certa quantità di luce (il 15%), per cui, quando il tamburo è con le alette in posizione di aperto, non solo intercetta parte del cono luminoso (detto angolo morto, l'angolo di intercettazione), riducendo il rendimento della lanterna, ma crea ai margini del fascio che colpisce la finestra una specie di alone che puo andare anche sulle immagini in proiezione se non cade fuori dal fotogramma.
L'angolo morto aumenta se aumentiamo il diametro dello specchio ma manteniamo ferma la distanza dello specchio dalla finestra di proiezione.
Inoltre, l'aumento dei settori cilindrici causa una maggiore durata media del tempo di oscuramento del fotogramma in rapporto al tempo di esposizione.
Spero di essere stato chiaro e di aver fatto capire le differenze tra i due tipi di otturatori.
Cmq resta il fatto che i proiettori d'epoca hanno una meccanica che può benissimo, (e in certi casi è migliore) competere con i moderni proiettori.
Non so perchè ma vedere ingranaggi in teflon e di materiali plastici....boh..non mi piace molto...
Invece certe meccaniche d'epoca precise e tutt'oggi perfette nonostante uso e abuso, mi fanno letteralmente andare in brodo di giuggiole....
:D:DBuona vita a tutti
Matteo83
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Al mondo ci stanno tante donne, ma non tutte ci stanno. Starci è l'imperfetto del verbo pomiciare. (Toto' in "Totò, Eva e il pennello proibito")
Sono rimasto isolato: lei che hai il panfilo, me la darebbe una panfilata fino a Napoli? (Toto' in "Toto' le Moko'")
x:x.