Restauro FEDI XV T

Rimessa in funzione delle "Vecchie Signore"
Carlo
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Restauro FEDI XV T

Messaggio da Carlo »

Ciao a Tutti scusate l' intromissione così veloce (mi sono iscritto solo ieri al vostro bellissimo forum che ho scoperto per caso).
Ritengo doveroso presentarmi, sono Carlo e 28 anni fa ho fatto il proiezionista per 4 anni a Treviso, come operatore titolare in un cinema e come turnista in altri, usando tra l' altro Cinemeccanica IV-E VI-C e Victoria 8, tutti rigosoramente ad arco, che tempi!
Il motivo dell' intromissione è che mi hanno regalato oggi un proiettore FEDI XV T (allego una foto) che vorrei resturare e rendere nuovamente funzionante. (la meccanica gira)
Se qualcuno di voi conosce questa macchina cortesemente chiedo aiuto sotto forma di consigli, schemi dritte ecc.
Grazie fin d' ora a chiunque potrà e vorrà aiutarmi.

Carlo

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Carlo

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Antonio Marcheselli
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Restauro FEDI XV T

Messaggio da Antonio Marcheselli »

Ciao Carlo e benvenuto.

Qualcosina trovi forse cercando sul forum, per esempio

https://www.cinematech.it/phpbb2/viewtopic.php?t=1385

ma era riferito al modello X. Qualcuno potrà aiutarti meglio di me!

Ciao
A

GM
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Restauro FEDI XV T

Messaggio da GM »

Vorrei dare una mano, ma io conosco solo il Fedi XI-T.

Ciao Gianmarco.

Carlo
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Messaggio da Carlo »

Intanto grazie per le vostre risposte, appena lo vado a smontare e comincio a metterci le mani mi farò sentire, inoltre siccome il restauro verrà tutto documentato fotograficamente se qualcuno di voi ha bisogno di fotografie del proiettore in oggetto o di particolari basta solo chiedere.
Grazie ancora e buona giornata

p.s. il sogno sarebbe di far nuovamente funzionare la lanterna ad arco anche perchè internamente è in ottime condizioni, in quanto dimenticavo di dirvi, che il proiettore viene restaurato a scopo didattico museale, per farlo vedere ai giovani che non sanno minimanente cosa c'è dietro al film che vedono al cinema, e renderli edotti delle vecchie tecnologie elettromeccaniche

Carlo

Carlo

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Antonio Marcheselli
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Messaggio da Antonio Marcheselli »

Messaggio copiato per conto di Carlo.


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Ciao eccomi di nuovo, nel frattempo ho seguito molto il vostro forum, veramente eccellente e serio pieno di notizie e info molto interessanti.
Ma vengo al dunque, vi allego tre foto di cone era il FEDI XV, e come è diventato.
Per ora ho sistemato solo la testa e collaudato il tutto, uniche modifiche apportate sostituzione della cellula a gas con una moderna e la lampada eccitatrice. Il motore è un 220 trifase, siccome con il condensatore scaldava e non aveva molta forza lo alimento tramite un inverter e tutto funziona a meraviglia.
Devo dire che dopo 34 anni di totale inattività sentirlo nuovamente girare è stata una bella soddisfazione.
Lo ho provato con un anello di pellicola e ha girato ininterrottamente per 2 ore senza il minimo problema.
Se qualcuno vuole i dettagli basta chiedere.(ho anche molte foto delle varie fasi del restauro)
Spero di non avervi scocciato e che il tutto interessi a qualcuno.
C

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Carlo

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Carlo, non devi inserire una nuova discussione ogni volta primo perché sennò nessuno segue quello che vuoi dire, secondo perché sennò il forum diventerebbe un minestrone.
Ho copiato per te il tuo messaggio come risposta alla discussione originale, mi spiace che compaia a mio nome!

Comunque complimenti!

Ciao
A

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Bonturo
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Messaggio da Bonturo »

Ciao Carlo
Come hai fatto a ripristinare i meccanismi così bene [:0]
e ad eliminare la ruggine dai rulli e dai rocchetti??
Che prodotto hai usato?
Grazie
Ottimo lavoro!

Bonturo

Carlo
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Messaggio da Carlo »

Ciao, intanto grazie ad Antonio per il suo intervento e contenporaneamente le mi scuse per il grossolano errore, ma vengo alla risposta: strumenti usati principalmente svitol e petrolio per riuscire a smontare i pezzi e a svitarli senza romperli, poi ho usato delle spazzole metalliche, prima in acciaio, poi in ottone, (collegate a un flessibile) per scrostare e lucidare tutti i pezzi.
Ho rimontato il tutto con abbondanza di lubrificazione.
Certi perni ho dovuto lucidarli al tornio.
Ultimo ingrediente per il risultato, circa 30 ore di lavoro.
Ed ora pongo io una domanda, ho la lanterna che è completa in tutte le sue parti, (ha ancora montati due carboni), specchio perfetto da 350mm, vorrei dopo accurata ispezione e sostituzione dei cavi elettrici tentare di far andare l' arco, qualcuno di voi sa dirmi se esistono dei raddrizzatori che potrebbero venire utilizzati?
Il diametro del carbone positivo e 8mm, e ha scritto max 70A.
Ciao
------

Carlo

nandoplex
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Messaggio da nandoplex »

Questo può andare bene

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Bonturo
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Messaggio da Bonturo »

Grazie mille Carlo per i chiarimenti
Ciao
:o


Bonturo

Carlo
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Messaggio da Carlo »

Ciao a tutti, Nandoplex ho vistoi raddrizzatori sono degli IREM da 50A, sul sito Irem non è specificato che possano funzonare con un arco voltaico, hai delle informazioni in merito?
Grazie
-------

Carlo

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Antonio Marcheselli
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Messaggio da Antonio Marcheselli »

Cosa intendi per arco voltaico? I raddrizzatori penso siano adatti sia per xenon che per carboni, il principio di funzionamento è il medesimo, credo.

Ciao
A

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Daniele Buttafava
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Messaggio da Daniele Buttafava »

In un vecchio locale di Genova Sampierdarena, c'era una copia di proiettori della marca "innominabile",con lanterna ad arco alimentata da 2 raddrizzatori Irem nuovi.E' bello sapere che adesso i 2 raddrizzatori sono nella vicina cabina del parrocchiale di quella delegazione.

Carlo
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Messaggio da Carlo »

Per arco voltaico intendo la vecchia lanterna a carboni, che appunto funzionava ad arco voltaico, il dubbio mi è sorto in quanto so che i raddrizzatori moderni, avento il circuito accenditore per xenon non possono funzionare con le lanterne ad arco.
Questo è quello che so, ma naturalmente mi potrei sbagliare. (sono informazioni avute quà e là)
Forse il mitico Alvaro può darmi dei chiarimenti!!
Domanda: I raddrizzatori applicati alle lanterne dei proiettori "innominabili" sono per caso stati modificati ?
Grazie per le risposte.

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Carlo

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Antonio Marcheselli
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Messaggio da Antonio Marcheselli »

Io so poco di tecnologia non recente... So che i carboni venivano innescati avvicinandoli. Ma credo che un raddrizzatore qualsiasi vada più che bene.

Aspetta conferme da chi ne sa qualcosa di più però!

Ciao
A

Carlo
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Messaggio da Carlo »

Grazie Antonio, infatti confermo quando lavoravo a Treviso per innescare l'arco si facevano toccare i carboni per un attimo e poi si allontanavano fino alla posizione di massimo rendimento che dipendeva dall' amperaggio e dal diametro degli stessi.
Un motorino poi aveva il compito di mantenere costante la distanza mano a mano che si consumavano, in realtà dovevi sempre essere presente per fare piccoli aggiustamenti.....altri tempi.

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Carlo

Carlo
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Messaggio da Carlo »

Ciao a tutti, eccomi ancora con i miei problemini di restauro, il proiettore è completamente terminato e funzionante, ora ho qualche problema con la lanterna, originale e completa di tutti i suoi componenti.
Ho provveduto a smontarla pezzo per pezzo, l' obiettivo è quello di ripristinarla alle condizioni di origine, quindi farla funzionare ad arco voltaico.
I componenti ci sono tutti, ho solo eliminato tutti i cavi elettrici, sia perchè rivestiti di amianto che per le pessime condizioni in cui si trovavano.
Ho trovato boccole e piastrine di mica per isolare dalla massa i portacarboni, misurerò i valori di isolamento.(pensate ci si possa fidare di questi isolamenti')
IL quesito è questo, qualcuno di voi sa indicarmi i corretti collegamenti elettrici fra: raddrizzatore, amperometro, motorino che fa avanzare i carboni, suo potenziometro di regolazione e arco voltaico ?
Non sono riuscito a crearmi uno schema in quanto molti fili erano staccati o mancanti.
L'ideale sarebbe trovare uno schema elettrico di questa lanterna, io ho cercato dappertutto ma non ho trovato nulla.
Se qualcuno ha delle "dritte" !!
Grazie a tutti voi e saluti

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Carlo

Alvaro
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Messaggio da Alvaro »

dovrebbe essere cosi':

schema collegamentoImmagine

ciao - alvaro

stivmen
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Messaggio da stivmen »

Il negativo arriva all'amperometro e dall'amperometro va al morsetto (i vecchi sistemi funzionavano così)
Per il motorino dovrebbe esserci un potenziometro per regolare la velocità, che dovrebbe partire assieme all'accensione dei carboni. Normalmente il positivo è in moto continuo e il negativo in moto alternato (in pratica c'è un asta motorizzata che va avanti e indietro)
I miei ricordi sono fermi ai VI C usati fino a giugno 1987
stefano

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paride
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Messaggio da paride »

Ciao carlo,
ora do un'occhiata alla mia e al più presto ti faccio sapere

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Antonio Marcheselli
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Messaggio da Antonio Marcheselli »

Perché un moto alternato?

Grazie Alvaro, speravo che intervenissi!!

Cia
A

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