Requiem per il 35mm

Forum tecnico di carattere generale
Avatar utente
Antonio Marcheselli
Amministratore
Messaggi: 24443
Iscritto il: mer mag 08, 2002 11:41 am
Località: Swindon, UK

Requiem per il 35mm

Messaggio da Antonio Marcheselli »

Il momento e’ giunto per un piccolo requiem. Avevo scritto qualcosa in aereo ma poi ho divagato e non m’e’ piaciuto!
Ormai sono diversi mesi che si “converte” al digitale a piu’ non posso. Le grandi catene sono ormai convertite o in via avanzata di installazione.
I proiettori 35mm sono “tagliati via” e al loro posto in meno di mezza giornata vengono installate macchine digitali.
La cosa era prevista e prevedibile. Ricordo quando anni fa a chi mi domandava come ancora non vi fosse niente di digitale rispondevo che il problema delle macchine digitali era la luminosita’. Oggi questi problemi sono ampiamente superati e la scomparsa del 35mm – come avevo previsto tempo fa – avviene a ritmo serrato.
Non sono mai stato particolarmente attaccato alla pellicola. Non che la disprezzassi, solo che a me interessa il risultato e la tecnologia che c’e’ dietro. Che sia pellicola o che sia un ologramma l’importante e’ che si veda e si senta bene.
Ma – forse perche’ invecchio – c’e’ qualcosa in questa conversione che non avevo previsto, a cui non avevo pensato.
Per vari anni ho lavorato in un multiplex tra i quali – fortunatamente – in uno di quelli ‘buoni’, dove la “presentation” era sacra, dove l’attenzione al minimo dettaglio era la priorita’ di tutta la squadra di proiezione. Con soddisfazione (fatica, arrabbiature ecc. Ecc.!) ho presieduto gli impianti e per anni ho guardato con soddisfazione la “presentation” che mettevamo su.
Poi le cose sono lentamente cambiate ma non e’ questo il punto.
Il punto e’ che una cabina di proiezione digitale io la chiamo “il locale caldaie”. Non c’e’ piu’ nessuno, non senti piu’ ad orecchio se la macchina 8 ha qualcosa che non va e non devi affrettarti alla sala 2 per controllare che la messa a fuoco sia ottimale. Non devi piu’ tenere traccia delle condizioni di lettura del Dolby Digital della copia 126 del tal film, o verificare al primo spettacolo che il DTS non sganci. Visionare i film prima del pubblico? E per fare cosa? 10m per settare il volume e’ anche troppo.
Tutta quella massa enorme di conoscenze piu’ o meno necessarie per gestire/mantenere una cabina di proiezione 35mm e’ sparita, volatilizzata. Non c’e’ piu’, non serve piu’.
Prima si passavano ore a verificare la lettura del Dolby/Dolby Digital/DTS/SDS – tirando in ballo la velocita’ di trascinamento, rulli e controrulli – e adesso quella che si chiamava “A-Chain” e’ diventata... un cavo AES. Si collega e via, fatto. Non sgancia, non ha problemi, non salta, non c’e’ niente da fare.
Le verifiche non hanno piu’ molto senso: non ci sono parti meccaniche in movimento, non c’e’ il rischio di sbagliare la messa in macchina e rigare il film. L’immagine sara’ l’ultimo giorno esattamente come il primo giorno di proiezione, ed esattamente come l’han vista in produzione. Bit per bit.
Infine, oltre alla trasformazione delle “proiezioni” in locali caldaia, c’e’ anche un altro aspetto che vorrei sottolineare e che il Digitale ha solo catalizzato.
Tanti anni fa qualcuno aveva provato a diffondere il concetto della “presentazione”, dell’ “andare al cinema”. Si entrava nel cinema con luci e colori, con soluzioni architettoniche varie, in sala trovavamo luci colorate, tappezzeria variopinta, poltronissime con poggiatesta. Dietro lo schermo impianti decorosi – le sale piu’ grandi meritavano il muro del suono THX – e in cabina proiettori con pile di teste di lettura una sull’altra per cercare di offrire sempre il miglior servizio, la massima esperienza.
La proiezione era organizzata in un piccolo crescendo, con luci temporizzate. Il volume cresceva finche’ non si arrivava ad inizio film e il pubblico CAPIVA che quello era l’inizio del film.
A volte questo non funzionava e questa accozzaglia di americanismo se mal gestita diventava un ambiente poco gradevole e finto. Ma a volte invece trasmetteva la vita di Hollywood, trasmetteva “entertainment”.
Un pezzo alla volta questo ci e’ stato portato via. Oggi nessuno si interessa di spendere un centesimo in piu’ in tappezzeria o in impianti particolarmente performanti. In cabina non c’e’ nessuno, la sala e’ nera anonima. L’unica cosa che possono offrirti e’ il 3D, e 35 minuti di pubblicita’ proiettati a 5.0, esattamente come il film.
E’ diventato come un luna park, dove la cassiera stanca ti vende un biglietto per una ‘casa delle streghe’ che contiene solo freddi meccanismi che non spaventerebbero nemmeno un bambino. Paghi il tuo ingresso, assisti allo spettacolo pietoso ed esci convinto di aver buttato i tuoi soldi.
Questo oggettivamente mi dispiace, non doveva andare cosi’. Ma come tante cose ormai siamo in preda al consumismo e al pressapochismo. Chi si interessa di queste cose ormai?
Sono sale per grandi pubbici e ciò rende doverose proiezioni per grandi popolazioni
Spettatore Anonimo

mario beltramo
Utente 35mm
Messaggi: 351
Iscritto il: mer dic 08, 2004 8:04 pm
Località: Piemonte

Re: Requiem per il 35mm

Messaggio da mario beltramo »

Proprio quello che mi manca. Ricordo l'odore particolare nell'ingresso di quei cinema , non so esattamente se fosse celluloide o cosa , l'ingresso con quei tendoni vellutati , le sedie in legno con il sedile a sbalzo , il rumore del proiettore, i salti di pellicola nei cambi o le righe di vissuto della pellicola dopo le molte proiezioni. La magia di quelle proiezioni rimane inarrivabile e unica. Lo so che la vita e la tecnologia vanno giustamente avanti , ma io quella magia non la provo piu' , ma non sono solo io che come dice mio figlio a volte sono "antico". Vedo che anche lui non la prova . Ormai la magia non è piu' entrare in una multisala con la puzza di pop corn , le porte rei di ingresso nelle varie sale , il film proiettato gestito da migliaia di bit , il sonoro che non fa' piu' storia . Per la gioventu' di oggi vedere un'opera cinematografica su computer o su grande schermo è la medesima cosa e questo mi rattristisce . E' stato un bene tutta questa fredda tecnologia ? O e' stato un bene solo per i gestori , per la distribuzione, e per la filiera che gestisce tutto il luna park ???? Peccato per quello che era e per quello che diventera' :(
mario beltramo

Avatar utente
mbarsot
Utente 35mm
Messaggi: 485
Iscritto il: sab gen 21, 2006 4:32 pm
Località: Lombardia

Re: Requiem per il 35mm

Messaggio da mbarsot »

beh, il 50% dell esperienza era/é la sala, il resto la storia e la sua realizzazione ( voglio dire, il film in se)

non é cosí grave, dai, anche se ti capisco -- il mio primo lavoro fu "system manager" per un Vax 1-/780 a Londra....funzione scomparsa con l'evoluzione tecmoloogica. i ricordi, comunque, non te li toglie nessuno.

Avatar utente
Antonio Marcheselli
Amministratore
Messaggi: 24443
Iscritto il: mer mag 08, 2002 11:41 am
Località: Swindon, UK

Re: Requiem per il 35mm

Messaggio da Antonio Marcheselli »

Le righe e i salti delle giunte possono anche tenerseli, non e' quello che mi manca. E' la completa assenza di "spettacolo", la sala ormai e' una mediocre casa delle streghe.

Per fare un esempio, la mia prima "esperienza" fu nel 1997 ad Arcadia. L'atmosfera, le luci, i masking, il trailer THX, niente pubblicita'. Non esistono piu' queste cose, anche il fatto che oggi si spengono le luci e ci sono altri 5m di spot e' terribile.
Oggi ero affacciato ad una sala, si sono spente le luci e sono passati 4 spot, al che sono andato via.
Quando - ai tempi- si spegnevano le luci nelle mie sale passava il logo del cinema, il logo Dolby/DTS a volume sostenuto :) e IL FILM. Era sempre una piccola emozione vedere quelle sequenze di automazione, e la magia che iniziava.
Oggi inizia il film, che tipicamente va a 5.5 come la pubblicita', con il rsultato che trailers e spot sono piu' di impatto del film.
Sono sale per grandi pubbici e ciò rende doverose proiezioni per grandi popolazioni
Spettatore Anonimo

Avatar utente
Snake
Utente 16mm
Messaggi: 166
Iscritto il: dom dic 07, 2003 1:24 am
Località: Coney Island

Re: Requiem per il 35mm

Messaggio da Snake »

Io mi ricordo, anni or sono, (e potrei andare a ripescare i post) di quando Antonio preconizzava la fine della pellicola e alcuni gli dicevano che stava esagerando, o che era presto, o che la pellicola sarebbe rimasta a lungo magari affiancando il digitale.
Beh invece, nel pressapochismo tutto all'italiana, tutto questo è successo anche più velocemente.
Pressapochismo perchè molti gestori hanno dato per scontata l'equazione niente più pellicola-niente più proiezionisti e si sono fatti abbindolare da istallatori più abili con le parole che competenti.
Come se i proiettori digitali, perfettibili ma tutt'altro che perfetti, vadano avanti da soli, come cyborg. Purtroppo non è così anche se sicuramente non è più necessario il monte ore precedente.
E allora via con le pubblicità a 5.0, con i silver screen, con i masking sbagliati. Concordo con Antonio: si è tutto mercificato.
Ricordo molti anni fa, quando lavoravo in un monosala, e nell'intervallo o a fine film si parlava, si discuteva con il pubblico di quanto appena visto, come se l'atto della proiezione (con tutto ciò che include) fosse stato un evento, per quanto piccolo; e la gioia che si provava.
Perchè non dimentichiamolo il Cinema è arte.
E invece adesso, come dice Antonio, si è tutto mercificato. La qualità non interessa più a nessuno; è meglio investire in marketing e propaganda e mandare il fumo negli occhi della gente.
Proprio qualche giorno fa si parlava del 3D.Si bello ma quanti cinema lo proiettano come si deve?

spantax
Utente 35mm
Messaggi: 540
Iscritto il: ven ott 10, 2008 4:48 pm

Re: Requiem per il 35mm

Messaggio da spantax »

Tutto reale putroppo, ma questo fenomeno si è visto già da tempo con l'avvento del multisala a mio avviso, questa "spersonalizzazione" è iniziata allora. Il digitale non ha aggiunto (tolto) poi molto a sale che di magico avevano già dal progetto ben poco. La gente arriva velocemente, paga il biglietto ad una cassiera lontana lontana, entra e scappa via alla prima avvisaglia di titolo di coda, quando le luci vengono accese e il personale di pulizia è già li che sbuffa perchè tu te ne vada in fretta... Alla fine è chiaro che il film vero è proprio non è il vero "core business"...

Posso dire però che questa "magia", anche se con evidenti limiti, la ritrovi in alcuni piccoli cinema, anche parrocchiali, in cui gruppi entusiasti si danno gran da fare per dare la giusta importanza ai film, che ricordo dovrebbero essere il centro gravitazionale. Sale piccole e ben tenute, gente cordiale che ama parlare con il pubblico, proiezioni tecnicamente non sempre ineccebibili ma si fa il meglio che si può. Ecco, il vero cinema a mio avviso attualmente lo trovi qui. E i numeri, seppur non elevatissimi, danno conforto. Almeno dalle mie parti è cosi. Il digitale (budget permettendo) qui potrebbe fare gran cose e migliorare nettamente la qualità dello spettacolo.
Chi Vola Vale, chi Vale Vola, chi non Vola è un Vile !
.........................................................................................................................................................................................

spider
Messaggi: 14
Iscritto il: mar lug 19, 2011 12:51 pm

Re: Requiem per il 35mm

Messaggio da spider »

La pellicola è imperfetta, facile all’usura, spesso viene stampata male, ha l’audio ballerino, ma l’adoro perché è un quadro pieno di colori e se al di qua del vetro c’è qualcuno competente e che fa bene il proprio lavoro, coloro che sono al di là del vetro possono apprezzare tutta la magia del cinema.
Il digitale lo conosco poco, solo da spettatore, so che è perfettino, facilita il lavoro del proiezionista, non ha giunte, non ha fuori quadro, non ci sono pattini che si possono sporcare e mandare fuori fuoco l’immagine, inoltre fa risparmiare sul personale e sul costo di gestione delle copie. Ma è proprio questo risparmio il punto dolente, perché alcune volte questo porta ad un impoverimento qualitativo, si pretende che un solo proiezionista controlli tutta la cabina di un multisala e lo spettatore attento percepisce qualcosa di anomalo e rimane con la sensazione di avere assistito a uno spettacolo asettico, freddo, distaccato. Ma questo non è colpa del digitale, ma dell’uso improprio che se ne fa.
Quindi viva la pellicola (anche se ha i mesi contati), ma viva anche il digitale, quello che conta non è il tipo di supporto, ma la qualità e la competenza che ci stanno dietro.

Avatar utente
Gio
Utente 35mm
Messaggi: 3560
Iscritto il: gio mag 30, 2002 6:16 pm
Località: Veneto
Contatta:

Re: Requiem per il 35mm

Messaggio da Gio »

Io mi trovo d'accordo con spantax!
Non del digitale è la mecificazione del cinema! Se dietro non c'è un cuore ma solo un "core business" allora a prescindere dal supporto utilizzato si fa quello che non va fatto: l'assenza di spettacolo!

Aggiungo.
Ad ascoltare i volumi delle pubblicità, dei trailer e dei film non servono ore e ore. Io nel mio piccolo adoro piazzare i contenuti nel loro ordine in modo che allo spettatore abituale (che poi è quello che porta veramente l'incasso) risulti immediato percepire l'inizio del film. Pubblicità tra il 4,5 e il 5 a seconda dello spot (anche con lo stesso laboratorio, infatti, non è mai garantito un volume uniforme) tutta a 1/2 luci e poi 10 secondi di nero, a staccare seguite dallo spegnimento luci, i trailer (se 3D anticipati dal nostro cartello 3D fatto con riprese nostre nelle nostre sale su un progetto di un sito on-line americano che fa presentazioni - un piccolo investimento per una grande soddisfazione), il logo dei server Dolby DC, se 7.1 il suo logo (entrambi rigorosamente a 7.0), e poi il film al suo volume (6,5-7 a seconda di come li sentiamo noi). Posso dire che non passa film senza che uno dello staff non lo abbia guardato, tante volte lo guardiamo tutti assieme perché poi il pubblico spesso vuole commentarlo o ti chiede un parere o magari vuole sapere chi è quell'attore "che ho già visto ma non ricordo mai".
La mediocrità porta alla mediocrità. Anche i tecnici vanno seguiti, altrimenti si adagiano sullo stato comune. Vuoi fare il film al giusto livello? Devi insistere, devi chiedergli di impostarti i volumi. Vuoi che il tuo 3D sia sempre perfetto? Devi entrare in sala col tuo tecnico e guardare lo schermo con i tuoi occhiali belli inforcati sul naso e parlare, rompere i cocomeri. Anche se si fa la figura da seccatori non importa: è il risultato che conta. Però tutto questo se non c'è il cuore iniziale non c'è. E senza quel cuore possiamo avere un 35mm traballante, un suono staratissimo e trasformare 2 ore di magia in 2 ore di sofferenza!

Questo cuore va a scontrarsi con gli Euro. Lo ammetto io stesso. A volte arranchiamo, ma cerchiamo di fare il massimo per avere tutto funzionale. Abbiamo passato 3 mesi con l'angoscia di un proiettore che a volte era in giornata "no" e si fermava, dava errori strani. Abbiamo passato in rassegna le cause, le abbiamo indentificate nella lan. Si rifà la lan, si prendono apparecchiature note e di marca, si è chiamato un sistemista a controllare connessioni e cavi e a riprogettare la rete. Si spende. Solo che il punto difficile è pensare che quella spesa è solo un semplice investimento!
Giovanni Zampieri
La petite Lumière cinemultisala - Belluno

Avatar utente
Antonio Marcheselli
Amministratore
Messaggi: 24443
Iscritto il: mer mag 08, 2002 11:41 am
Località: Swindon, UK

Re: Requiem per il 35mm

Messaggio da Antonio Marcheselli »

spider e spantax

Non sono d'accordo su alcuni punti.
Quando avevo 15 anni andavo al cinema ogni settimana. E ogni settimana era un delirio. La totalita' dei cinema fiorentini era pessimo. Da film in condizioni pietose a sale vergognose, minuscole, con schermi tipo TV, audio basso e senza dinamica, immagini poco constrastate.
Sinceramente quando sono arrivati i multiplex si e' cominciato a ragionare. Che poi negli anni la cosa sia andata scemando e piano piano siano diventati supermercati e' un fatto ma almeno all'inizio era diverso, almeno qualcuno ci provava.
Percepivo quell'atmosfera di cui parla Spantax nel multiplex e non certo nel piccolo monosala, con la cassiera acida e maleducata, la maschera sbracata sulla colonna e l'impossibile che accadeva in sala.
Intendiamoci, anche a me piaceva l'aria da "nuovo cinema paradiso" ma se poi a tanta atmosfera si contrastava una sala in condizioni drammatiche con una proiezione che chiede aiuto sinceramente dell'odore della celluloide non e' che me ne importi tanto!

Il proiezionista che gestisce tutto un multisala? Perche' quando ce ne erano 4 o 5 o 7 era diverso? Io questa differenza non la vedo. Il proiezionista del multisala - anche per scelta del multisala stesso, intendiamoci - tipicamente non ha interesse in nulla, "controlla" le proiezioni senza magari accorgersi di alcun problema - semplicemente perche' non ha idea di cosa sta facendo - e basta. Quando lavoravo al multiplex eravamo spesso in due, e secondo me non c'era bisogno di altre persone. Piu' persone servono quando ci sono i "problemi", quando insegui i fuori quadro e le torrette che non girano, quando si rompe la pellicola... ma queste cose non dovrebbero accadere, quindi non le prendo in considerazione.

Comunque spantax ha centrato il punto. Come dice gio il problema non e' la tecnologia ma come viene usata. Come ho detto, se il cinema e' mediocre, gestito male, "mercificato", il fatto che abbia il 35mm non mi dice assolutamente niente.

Questo alla fine porta a quello che Gio vede nei "tecnici": nessuno tiene al risultato quindi un gestore che ti segue in sala con gli occhiali e insiste per il dettaglio (che poi a volte purtroppo dettaglio non e'...) e' un caso raro.
Sono sale per grandi pubbici e ciò rende doverose proiezioni per grandi popolazioni
Spettatore Anonimo

Emanuele88
Utente 35mm
Messaggi: 452
Iscritto il: gio set 23, 2010 5:26 pm
Località: Maerne di Martellago (Ve)

Requiem per il 35mm

Messaggio da Emanuele88 »

Io sono convinto che il vero proiezionista sia quello che se li monta i film, per il fatto che dentro a un proiezionista nasce l'orgoglio nel fare spettacolo; e da quello che monta poi crea quel effetto che ammetto che nasceva in me, guardando le ex proiezioni del vecchio Warner Village. A me venivano i brividi quando iniziava un film Warner, quando passava dal vecchio logo dei looney tunes "che presentava il cinema" fino alla proiezione del film stesso; Ora devo dire che l'effetto scena è sparito. Qualitativamente il digitale è molto meglio, perché ha una grafica molto bella rispetto alle stampe economiche e pessime del 35 mm, però sono convinto che se avessero investito dei soldi sulla qualità del 35 mm, per me il digitale non sarebbe servito, e non sarebbe servito fare investimenti economici molto elevati; poi per carità ormai il lavoro è stato fatto, il film ce lo vediamo lo stesso e in una buona qualità; e finalmente nessuno si lamenterà più che gli arriva una copia in cattivo stato.

Avatar utente
Antonio Marcheselli
Amministratore
Messaggi: 24443
Iscritto il: mer mag 08, 2002 11:41 am
Località: Swindon, UK

Re: Requiem per il 35mm

Messaggio da Antonio Marcheselli »

il problema non e' il proiezionista, il problema e' che a suo tempo hanno investito dei soldi nel "vecchio trailer warner" che presentava il cinema, il tutto unicamente per fare "spettacolo".
Oggi non se ne parla nemmeno ovviamente.

E, sinceramente, il piu' delle volte quel "vecchio logo warner" era in condizioni pietose perche' pochi sanno come trattare la pellicola. E allora, ben venga il digitale e la sua qualita;.

Sono sale per grandi pubbici e ciò rende doverose proiezioni per grandi popolazioni
Spettatore Anonimo

nandoplex
Utente 35mm
Messaggi: 1196
Iscritto il: dom mar 07, 2004 12:36 pm
Località: Liguria

Re: Requiem per il 35mm

Messaggio da nandoplex »

Io un po' la rimpiango, la pellicola. Per nostalgia, per lo spettacolo di una cabina in funzione (quando portavo qualcuno in un multisala, erano sempre esclamazioni di sorpresa; oggi, che ti sorprendi?), ma soprattutto per la qualità. Abbiamo decine di impianti audio 7.1 che funzionano in 5.1 perché si entra nel 6 canali analogico tramite convertitori da 100€. Ma la verità è un'altra: quando ho iniziato a lavorare sui digitali, c'era l'1,2k (Mark Seven, Barco) e 15bit di profondità colore e io avevo l'impressione che fosse meglio delle pellicole. Oggi, la risoluzione è di 2k, magari anche 4k, ma la profondità colore è di 12bit. Beh, fatevi i calcoli esponenziali, la differenza è abissale. E la proiezione è piatta (migliora un po' con le lenti High contrast che nessuno monta perché fanno meno luce e ci perdi sul 3D). Sembra di vedere un quadro di Rembrandt su una pubblicazione d'arte: bello ma piatto. Realistico ma non impattante. E vedere un film in digitale è diventata una sofferenza... e questo mi dispiace più da cinefilo che da tecnico.

P.S. l'altra mattina ho visto una proiezione per le scuole in 35mm di "Iron Lady" in lingua originale: spettacolare, anche su un Vittoria 5 del 1986 con automatismo a scheda perforata. Anche la mia compagna, che passava di lì, si è stupita della qualità. Non è solo nostalgia...

Avatar utente
Antonio Marcheselli
Amministratore
Messaggi: 24443
Iscritto il: mer mag 08, 2002 11:41 am
Località: Swindon, UK

Re: Requiem per il 35mm

Messaggio da Antonio Marcheselli »

Se l'impianto che ho in mente è "progettato per l'EX" e poi convertito in 7.1, magari non è neanche un difetto, considerando che vai a dividere il posteriore in due canali DISCRETI e a quel punto troppo spesso ti trovi con 2 casse per canale!
Per i convertitori da 100 euro... Le schifezze c'erano con il 35mm, ci sono con il digitale e tutto il resto.
Per i colori, ma se la pellicola arriva da un master a 12 bit, il resto dei colori se li inventa? (oddio, devo verificare che il DI sia a 12 bit)

La piattezza, secondo me, non è data dai colori. Hai mai provato ad impostare sul proiettore due macro, una a 10 bit e una a 12 bit? Basta impostare il tutto in 3D - senza 3D - e vedi la "differenza". La piattezza è data dall'assenza di rumore di fondo, imperfezioni. E l'assenza di shutter, che rende i colori perfetti ancora più stabili e "finti". Infine, l'uniformità luminosa che grazie al percorso ottico è sempre uniforme. Se la lampada ha l'arco ballerino non vedi la luce che si sposta a destra e a sinistra ma tutto il quadro pulsa. Questo secondo me. I colori secondo me non c'entrano niente.

12 bit per componente (48 totali) sono 4096 sfumature. 15 bit sono 32768, sempre per componente.
Quello che vediamo su una TV sono 8 bit per componente, 256 sfumature per componente. Su un computer andiamo a 10 bit, e sono 1024 sfumature.

Non sono convinto di poter distinguere 4096 sfumature da 32768, anche considerando come funzionano i DLP!

In ogni caso tornando IT, una cabina di proiezione a pellicola era un luogo magico. Come dicevi te, stupivi qualsiasi ospite e trasudava una certa aurea magica. Penso anche, egoisticamente, a tutto quel bagaglio di conoscenze, faticosamente e entusiasticamente accumulato negli ultimi 13 anni che ho preso e buttato giù per lo sciacquone in blocco. Non so quanto sia facile vedere una tecnologia completamente differente che prende il sopravvento in questo modo.
Sono sale per grandi pubbici e ciò rende doverose proiezioni per grandi popolazioni
Spettatore Anonimo

Avatar utente
Gio
Utente 35mm
Messaggi: 3560
Iscritto il: gio mag 30, 2002 6:16 pm
Località: Veneto
Contatta:

Re: Requiem per il 35mm

Messaggio da Gio »

Oh beh, dal nostro punto di vista la componente magica si che esiste! Quando a fine 2011 ho proiettato Faust in pellicola, vedere il proiettore 35mm marciare e il piatto continuo andare e avere (questo si, avevo una buonissima copia) una bella proiezione che usciva dal finestrino, il tutto accompagnato dal ritmico suono dei ricci in movimento... era magico! Era magico rispetto all'anonimo boost delle vendole perenni che girano e ti straziano che pare di stare nella sala controllo di una centrale termoelettrica!!! Questo si mi manca: il suono rapportato al rumore nei proiettori. Il 35mm canta, il digitale fa rumore.

Il pubblico già pensava che avessimo DVD (o VHS a seconda del decennio) quanto il poliestere era in cabina. Credo che il pubblico pretenda di assitere ad una buona proiezione.
Manca, a dire il vero, una certa "propensità" dei costruttori a fornire le loro code che dovrebbero, invece, essere fornite "di default". Io per avere la coda DLP della Kinoton ho dovuto chiedere direttamente al capoccia tedesco se mi linkava il loro ftp...
Quando, però, ci schiaffi su le tue belle code, le spari a 7 e vai a "colpire" in sala senti i commenti e, sinceramente, da soddisfazione: logo DLP, Dolby count down e magari 7.1 in successione e senti "uah che boroni" in sala!!! :D
Giovanni Zampieri
La petite Lumière cinemultisala - Belluno

nandoplex
Utente 35mm
Messaggi: 1196
Iscritto il: dom mar 07, 2004 12:36 pm
Località: Liguria

Re: Requiem per il 35mm

Messaggio da nandoplex »

Sono di stracorsa, ma le cose non stanno come dici, Antonio. I bit vanno moltiplicati, non sommati, quindi 12 bit/colore equivalgono a 2 elevato alla 36 colori. Che poi, sul sito della TI, si parli ancora di "35 trillion", ovvero 2 alla 45, rafforza la mia speranza. E non crederò MAI che perfezione = piattezza. Ma poi ne riparliamo ;)

Avatar utente
Antonio Marcheselli
Amministratore
Messaggi: 24443
Iscritto il: mer mag 08, 2002 11:41 am
Località: Swindon, UK

Re: Requiem per il 35mm

Messaggio da Antonio Marcheselli »

ho fatto i conti per componente, non in totale. 12 bit sono per componente, quindi 36 bit totali. Pensavo fosse più corretto pensarla come numero di sfumature per colore e non come numero di sfumature totali.
Per ora è quello che credo io. Ieri vedevo Pirates, da una parte era in 2K, da una parte in pellicola. La pellicola molto buona, l'impianto luminoso.
La pellicola aveva l'effetto stroboscopico e nei movimenti era diversa. I colori e tutto il resto mi parevano uguali sinceramente. Anzi, nella maggior parte dei casi se guardi una proiezione digitale vedi dei colori "WOW". Come dicevi te, non sono solo i colori, ma anche tanti altri fattori. Per esempio per esperienza se aumenti il contrasto l'immagine appare più definita, a parità di messa a fuoco. Con i proiettori digitali è più semplice ottenere immagini luminose e con la scusa che devi controllare i colori controlli anche la luminosità. Quante persone controllavano la luminosità con il 35mm? Ergo, mediamente la luminosità di un digitale è superiore - anche per via del 3D. Ergo (!) se la sala non è proprio scura scura, i riflessi dalle pareti ti riducono il contrasto. Se poi hai un serie 1 primi modelli, che avevano un contrasto inferiore (dovrebbero usare le lenti HC ma chissà...) fai 1+1 e capisci tutto.
In definitiva: per il momento non riesco a vedere problemi di colori. Ho avuto modo di fare delle prove con un Barco tra 12 bit e 10 bit e sinceramente non riuscivo a vedere differenze. Ma potrei aver sbagliato qualcosa.
Sono sale per grandi pubbici e ciò rende doverose proiezioni per grandi popolazioni
Spettatore Anonimo

Avatar utente
Antonio Marcheselli
Amministratore
Messaggi: 24443
Iscritto il: mer mag 08, 2002 11:41 am
Località: Swindon, UK

Re: Requiem per il 35mm

Messaggio da Antonio Marcheselli »

Un paio di osservazioni.

Nando, l'altro giorno vedevo "The Avengers" in 35mm e in Digitale 2D. In 35mm l'immagine era scuretta, traballante (sporco sulla cdm), sfocata ma sopratutto i colori non c'erano proprio. Questo è il problema del 35mm: con il digitale hai quella qualità su ogni HD ed è quella che han visto ad Hollywood, punto. In 35mm è un terno al lotto.

Secondo punto.
Qualcuno si rende conto che in giro per il mondo stanno tirando via tonnellate di apparecchiature "Made in Italy" rimpiazzandole con bestioni "Made in China" o "Made in Japan"?
japan.PNG
japan.PNG (488.51 KiB) Visto 5104 volte
Cinemeccanica era un colosso, ci sono cabine di proiezione in tutto il mondo assemblate in Italia, rack del suono, proiettori, automazioni, piatti. Ora non rimane più niente, NULLA. A parte commenti sulle strategie commerciali di Cinemeccanica, è abbastanza scioccante.
Se non erro BARCO è l'unico proiettore costruito in Europa (Belgio)? In tal caso ha il mio totale supporto.
Sono sale per grandi pubbici e ciò rende doverose proiezioni per grandi popolazioni
Spettatore Anonimo

Avatar utente
Snake
Utente 16mm
Messaggi: 166
Iscritto il: dom dic 07, 2003 1:24 am
Località: Coney Island

Re: Requiem per il 35mm

Messaggio da Snake »

Che il digitale abbia elevato il livello qualitativo video medio mi sembra un dato di fatto.
Però mi risulta, anche dal riscontro con altri cinema, che il digitale è ancora lungi dall'essere perfetto nella catena di proiezione.
Per esempio da noi spesso l'immagine si freeza oppure si vede con artefatti strani e mentre prima, se c'era un problema, nella quasi totalità dei casi, la centralina ci segnalava l'allarme, adesso spesso te ne accorgi solo quando esce qualche spettatore dalla sala perchè i digitali non sono interfacciati con la centralina. E nemmeno sai con precisione a che punto del film devi tornare poi. Se a questo aggiungi che le aziende hanno praticamente dimezzato il personale destinato alla proiezione e quindi al suo controllo...
Da noi non si può impostare il livello del suono separato tra pubblicità, trailers e film così, o trovi un setup medio (soluzione penosa), oppure spacchi i timpani alla gente durante la pubblicità.
Tempo fa si è bloccato un dowser e non c'è stato verso di sbloccarlo e quindi abbiamo dovuto fare rimborsi in attesa del tecnico.
Con la pellicola non sarebbe successo: primo perchè avrei potuto bloccare il dowser su aperto oppure caricare la pellicola su un altro proiettore.
Il punto è che i gestori si sono convinti che la proiezione digitale è perfetta ed esente da problematiche ed invece non è così.

Avatar utente
Mauro
Moderatore
Messaggi: 4244
Iscritto il: mer mag 28, 2003 11:58 am
Località: Milano

Re: Requiem per il 35mm

Messaggio da Mauro »

Da noi non si può impostare il livello del suono separato tra pubblicità, trailers e film così, o trovi un setup medio (soluzione penosa), oppure spacchi i timpani alla gente durante la pubblicità.
Come mai non riuscite a farlo?
"Only the projectionist gets final cut" (W.Friedkin)

pclarici
Esperto D-Cinema - Moderatore
Messaggi: 1708
Iscritto il: mar set 04, 2007 3:50 pm
Località: Foligno
Contatta:

Re: Requiem per il 35mm

Messaggio da pclarici »

Snake ha scritto:(...) Per esempio da noi spesso l'immagine si freeza oppure si vede con artefatti strani (...)
Beh, questo non è esattamente normale. In particolare se succede *spesso*.
Pietro Clarici
www.cinemaclarici.it

Rispondi