Mi domando: che proiettori potevano scegliere, di norma, le sale di terza visione di una città come Milano negli anni '60? Si trattava di sale con programmazioni popolari ma intense. Un cinema di periferia di terza visione, a quei tempi, poteva permettersi un Cinemeccanica? O, magari, si preferivano marche più economiche? Quali?, Fedi, Pio Pion, Prevost?... Ed erano davvero più economiche?
Conseguenzialmente: una sala di terza visione in una periferia milanese, ad esempio, nel 1966, aveva già proiettori con lampade allo xenon o potevano essercene ancora a carboni?...
Grazie a chi mi risponderà!