pellicola con passo di perforazione ridotto

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Ehrico
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pellicola con passo di perforazione ridotto

Messaggio da Ehrico »

Salve a tutti, mi sono appena iscritto al forum ed è la prima volta che scrivo.

Vorrei condividere una esperienza e chiedere se a qualcuno è capitato qualcosa di analogo e se mi può dare dei consigli.

Lavoro come proiezionista in una multisala dotata di proiettori Cinemeccanica V5 a marcia indietro.
Da pochi mesi la gestione del cinema, in crisi, è passata a programmare pellicole porno e io mi sono trovato a proiettare film molto vecchi, degli anni '80 e '90.

Mi è capitata una pellicola, credo in triacetato e sicuramente non in polyestere, molto compromessa da una quantità enorme di 'giunte' (una trentina per tempo), microlesioni lungo tutta la perforazione, rotture varie riparate alla meno peggio ecc. e dopo una serie di passaggi sui proiettori V5 la pellicola si è letteralmente frantumata, la perforazione già compromessa si è tutta rotta.

Su suggerimento di un mio collega, ho provato a sovrapporre una coda di pellicola in polyestere a quella in triacetato e facendo coincidere i forellini mi sono accorto che quest'ultima aveva un passo della perforazione ridotto, cioè in circa 1 metro e 1/2 aveva 1 foro in più!
Così ho pensato che questa pellicola, se proiettata coi V5, non può che rovinarsi perchè i rocchetti dentati che la trascinano hanno un passo differente, benchè minimo, e la sforzano in modo anomalo.

Il distributore mi ha accusato di avergli rovinato la pellicola e a me sono venuti 1000 dubbi su cosa avrei dovuto o potuto fare in casi come questo.
Qualcuno può darmi qualche suggerimento?
Grazie a tutti.
Enrico

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Gio
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pellicola con passo di perforazione ridotto

Messaggio da Gio »

Il "passo ridotto" indica film in 16 o 8mm e non la distanza delle perforazioni tra loro.

Quest'ultima, unitamente al numero di perforazioni (4) per fotogramma è uno standard consolidato dagli inizi del secolo scorso (ci deve essere una discussione a riguardo... ma non la trovo).

Una differenza, seppur minima tra un triacetato e il moderno poliestere ci sta, ma non dovrebbe pregiudicare in alcun modo l'avanzamento del film nel proiettore.

Probabilmente la pellicola è stata immagazzinata in un ambiente sfavorevole e si è alterata con il tempo.

Tieni anche presente che il triacetato è nettamente più fragile del poliestere già per natura.

Giovanni Zampieri
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Antonio Marcheselli
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pellicola con passo di perforazione ridotto

Messaggio da Antonio Marcheselli »

Benvenuto.

Non sono espertissimo ma per esempio c'è differenza tra le perforazioni della RP40 e delle pellicole normalmente in uso, ma non si rovina niente però nel caso della RP40 il passo è lo stesso, cambia la dimensione del foro. Quindi non cambia niente, il dente entra in entrambe.

Se il passo è differente... mi verrebbe da pensare che l'immagine dovrebbe ballare parecchio, in quanto secondo il mio ragionamento solo il primo dente appoggia sulla pellicola, gli altri stanno a metà perforazione e quando il primo dente "sgancia" il secondo aggancia ma per un attimo la pellicola è senza trazione... Così mi viene da pensare, dovete farvi un disegnino.
ma se la differenza è quella che dici te non vedo come si possa rovinare qualcosa, a meno che il fatto che il primo dente tiri da sola la pellicola non possa in qualche modo causare un danno.

Resta il fatto che non mi risulta che negli anni 80 e 90 ci fossero particolari proiettori per particolari pellicole... Ancora non ci hai detto che danni avresti causato!

Ciao
A

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alessandro
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Messaggio da alessandro »

i film porno sono tutti in triacetato, questo perchè è appunto dai tempi del triacetato che non ne stampano più di nuovi. il mercato, infatti, considera molto più conveniente stampare DVD che pellicole, che rimangono sempre le stesse: ci saranno in giro una quantità massima di 200 film del genere, ai quali ogni tanto cambiano titolo ma non il contenuto. Sono film deteriorati, alcuni dei quali giungono ancora nelle loro scatole di metallo quadrate, in disuso credo dagli anni '70, pensa un po'! quando li monti, devi stare molto attento anche alla perforazione perchè, se solo un foro presenta anche il minimo taglietto, rischi di avere la pellicola tranciata in due dal momento in cui appunto si trancia a quando te ne accorgi (e se non sei in cabina o se i sistemi di sicurezza non sono attivati puoi avere decine di metri di pellicola inutilizzabile). Del resto, i film in triacetato andavano bene fino a quando il proiezionista stava accanto al proiettore perchè doveva curare i carboni dato che il sistema di avanzamento automatico, per quanto ben tarato, non poteva garantirti più di 2/3 minuti di autonomia. tieni conto che quel tipo di pellicole (triacetato) non subiva gli stress che patisce un film oggi, con trazioni molto più severe e un trattamento più "violento" che non in passato. Riasumendo: lavorando con quel tipo di film, per le condizioni spesso indecenti delle pellicole, con giunte spesso mal fatte e vecchie, devi tener conto di impiegare circa un'ora e mezza di montaggio. Non mi risultano differenze di "passo" nella perforazione: dove lavoro io a volte proiettiamo film di cineteca e non ho mai avuto problemi. Altro consiglio è quello di non allontanarti troppo dalla cabina: è vero che se la pellicola ti si rompe intervengono i dispositivi di arresto macchina e luci in sala, ma con film così rischi di fare avanti e indietro parecchie volte al giorno.
ciao

alessandro

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Mauro
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pellicola con passo di perforazione ridotto

Messaggio da Mauro »

Anch'io ho provato a proiettare due pellicole in triacetato (Montery Pop del '68 e Amadeus) e ho notato questa lieve differenza nella perforazione, nonostante ciò non ho avuto nessun problema durante la proiezione.

Mauro
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alessandro
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Messaggio da alessandro »

coi film ben conservati e con macchine "tradizionali" problemi non ne sorgono, però non proietterei mai un triacetato mettendolo sui piatti. il mio discorso vale per quelli rovinati, triti e ritriti come i pornazzi. differenze di perforazione non ne ho notate, ma questo perchè non ho mai pensato di confrontare i due tipi. so che col cinemascope a colonna magnetica la differenza c'era eccome: infatti cambiavo sul victoria X i rulli a 32 denti e la cdm.

alessandro

collezionista35mm
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pellicola con passo di perforazione ridotto

Messaggio da collezionista35mm »

A me è capitato di proiettare di tutto.. anche triacetato da cineteca (uno su tutto una ristampa di NOSFERATU in condizioni impressionanti!) e non ho mai avuto problemi. E' possibile che queste pellicole porno soffrano della Vinegar Syndrome? Se fosse cosi il restringimento avrebbe un certo senso.. A colori come stiamo? Puzza?

alessandro
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Messaggio da alessandro »

per quanto mi ricordi, nessun odore di aceto e i colori erano quelli tipici degli anni '70-80, con quel caratteristico incarnato. per il resto deve rispondere ehrico. credo sia solo una questione di infiniti passaggi e giunte mal fatte, quasi sempre con lo scotch spesso di cartoleria che poi sbava clamorosamente e appiccica dappertutto. ne trovavo tante così. ciao

alessandro

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Mauro
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Messaggio da Mauro »

Ad esempio la copia di Monterey Pop era completamente virata al rosso

Mauro
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Antonio Marcheselli
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Messaggio da Antonio Marcheselli »

Io non sono d'accordo che oggi le pellicole ricevano trazioni particolari, perché mai?

Il mio tempo per montare un film, senza pubblicità, nuovo è superiore all'ora, diciamo un'ora e mezza appunto. Ma lentamente ispezionando la pellicola. Non la ispezionate voi? :twisted:

CiaoA

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Messaggio da collezionista35mm »

Dipende dal tempo che hai a disposizione.. ad ispezionarla piano altro che 1 ora e 1/2! :mrgreen:
Comunque diciamo che intorno all'ora è un tempo giusto. Per copie nuove o semi-nuove. Per copie archivio o cineteca anche mooolto di più!

Ricordo LA FEBBRE DELL'ORO che arrivò dalla Cineteca di Bologna. Praticamente a pezzi.. ma assolutamente da non toccare! Cosi almeno recitava il volantino allegato alla copia..

alessandro
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Messaggio da alessandro »

per un film nuovo il tempo di un'ora o poco più direi che è giusto, a meno che non sia pieno di termosaldate, per il resto dipende dalle condizioni ecc. secondo me i film oggi ricevono molti più stress che non in passato, dove il passaggio era sempre e solo in un senso (cioè niente m.i.) o, peggio, non doveva passare per una decina di rulli folli come accade coi piatti. In queste condizioni, non so quanto durerebbe una copia in triacetato, che si spezza con enorme facilità.

alessandro

Digitmovies
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pellicola con passo di perforazione ridotto

Messaggio da Digitmovies »

Se riesco cerco di chiarire...

Inanzi tutto Ehrico non ti preoccupare del distributore... il signorino probabilmente della zona di ANCONA??? (è solo una supposizione se me la puoi confernare) utilizza pellicole di propietà della EDIS, ovvero ex EDIS, nel senso che essendo fallita da molti anni, durante l'asta di fallimento sono state comprate da varie persone (non so se poi siano distributori) pellicole a due soldi;
escludendo qualche RARO filmone tipo Highlander e qualcosa d'altro, film trash italiani tra cui IL RAGAZZO DEL PONY EXPRESS, CHEWINGUM e similari, nonchè i famosi film di TINTO BRASS vedi MIRANDA, almeno il 75% della produzione porno era loro.

Ora, dopo il preambolo, il distributore ti da in pratica questi film ( in pessime condizioni sicuramente perchè ho avuto occasione di vedere a suo tempo l'ex magazzino EDIS) che in realtà già all'epoca della loro emissione erano film di montaggio, ovvero montati e rimontati, ed in pratica oggi sono tutti spezzoni di questi vecchi film di cui ritagliano le parti e le rimontano molto a caso dandogli un titolo nuovo (!!!che roba!!!).

La condizione dei film è esattamente quella che descrive POCO SOPRA Alessandro e pertanto c'è molto poco da fare, infatti è facilissimo che se un film è molto rovinato facilmente si strappi in macchina, specialmente sulle tue che hanno la retromarcia.

Unica soluzione per cercare di proiettare, CERCARE, è di lasciare molto morbido il film, nel senso aumena i ricci senza ovviamente esagerare (non 1km di riccio ;)) se no hai l'effetto di rottura pure in quel punto, e non lo forzare quando lo monti ovvero cerca di non tirare troppo la frizione, lascialo un pò morbido e ricordati, dopo, è IMPORTANTE, di non riavvolgerlo veloce se no produci i coriandoli per carnevale.

Una volta usavano prodotti vari, SU CUI NON ENTRO IN MERITO perchè non concordo, per ammorbidire la pellicola ma io te lo sconsiglio, sai che bel lavoro di pulizia sulla macchina poi ti toccherebbe.

Questi sono i miei "metodi" lascio a collezionista 35, Antonio, Alessandro e a Mauro (che hanno partecipato alla discussione) o agli altri colleghi che hanno più esperienza di me l'ultima parola e se non siete convienti di quello che ho scritto "CAZZIATEMI" pronto ad imparare.:D.

LUCA

PS anche io ci metto un'ora o più a montare un film nuovo ma quando ho proiettato PER UN PUGNO DI DOLLARI ci ho messo 4 ore a montarlo, per evitare che si rompesse, mi sarei suicidato se succedeva ;)

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Antonio Marcheselli
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Messaggio da Antonio Marcheselli »

se un'ora o poco più è quanto impieghi nel montare un film nuovo, dove sta allora l'anomalia nel montare i film distrutti in 1h e 30? Per montare un film in un'ora devo andare molto veloce, si ispeziona ben poco direi.

Io non sono così convinto che quei "rulli folli" dei piatti diano poi tutta 'sta grande trazione: dal piatto di uscita alla macchina la pellicola è lentissima, cosa che non accade con la bobina. IN uscita invece è in trazione.
Così come non sono convinto che la MI dia usure particolari.

Io sono convinto che la pellicola riceva la medesima usura/trazione quando viene messa su un avvolgifilm e riavvolta a tutta velocità!!

Ciao
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Messaggio da alessandro »

è vero, ho il difetto di dare molte cose per scontate quando scrivo... allora: gli unici porno che ho proiettato risalgono a cabine dotate di avvolgifilm a mano e victoria 8 anni '70, per cui la pellicola sopportava uno sforzo normale, comune a tutte le altre del periodo. Ricordo Anonimo Veneziano, che nel cinema in cui lavoravo si fece 4 mesi di proiezioni ininterrotte, tutti i giorni dalle 14 alle 24, che venne riconsegnato ai magazzini di Bologna senza un graffio. Quello che volevo dire non era che il percorso sui rulli folli di una macchina a piatti sottoponesse la pellicola a chissà quali sforzi, ma che comunque, data la fragilità del triacetato, non era certo la cosa migliore da farsi. Sarà perchè sono sato scottato dalla proiezione, proprio su piatti, di un corto di Scola in triacetato e che si strappò due volte in fase di avvolgimento sul piatto "raccoglitore" in proiezione. Sono sempre stato persuaso -ma accetto tranquillamente critiche- che le macchine odierne siano state pensate in funzione delle pellicole in poliestere e non alle prime. ciao ciao

alessandro

GM
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Messaggio da GM »

A me è capitato ( l'ultimo film che ho proiettato ) era per il "GIORNO DELLA MEMORIA" dell'anno scorso titolo "IL PIANISTA", in arrivo dalla CINETECA NAZIONALE DI MILANO, film praticamente MASSACRATO da miliardi di passaggi e giunte.
L'unica cosa che è successa : ROTTURA DELLA CODA NUMERATA METTENDO IN MACCHINA ( primo tempo ).

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Antonio Marcheselli
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Messaggio da Antonio Marcheselli »

I piatti fanno una sola cosa che le bobine non fanno: torsione. Il triacetato se non ricordo male è molto debole, si strappa molto facilmente. IN quel caso se hai un taglietto sulla perforazione e poi tiri la pellicola e la sottoponi a torsione immagino che non regga molto sì! Poi magari dipende dal piatto.

Ciao
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Messaggio da stivmen »

Come per il poliestere anche per il triacetato esistono due versioni la prima scelta e la seconda scelta.
Nelle lavorazioni di questi materiali si usano varie formule con piccole varianti sui componenti usati per la lavorazione.
Ci sono supporti migliori e supporti di scarto ma che alla fine vanno bene lo stesso dipende sempre dall'uso che si vuol fare.
Calcolando che gli ultimi film porno sono stati stampati in poliestere oltre 10 anni fà puoi fare i conti di quanto sono vecchi i triacetati.
Il triacetato poi era di per se una rogna mantenerlo morbido e nei giorni di vento tentava di piegarsi su se stesso.
La perforazione nel bene o nel male è la stessa può cambiare il tipo di foro ma sempre uguale come passo a quella odierna.
L'anno scorso ho proiettato coi piatti due film della serie Candy candy (cartoni animati giapponesi)senza fare danni dopo un attento controllo dello stato dei frastagli e delle giunte.
Il pericolo è stata il controllo da bobina a bobina dove i frastagli potevano rompersi (in quella occasione ho usato bobine nuove)e le 2 copie sono passate tranquille ho rifatto una decina di giunte in tutto perchè ormai non tenevano più.
stiv

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Messaggio da alessandro »

interessante! mantenere morbido il triacetato, per i film nuovi al primo passaggio, era un problema che veniva risolto con l'olio di vaselina che veniva assorbito molto in fretta. quella del ripiegamento su se stesso non la sapevo, probabilmente era una cosa non così percettibile perchè non l'ho mai notata; forse, proprio perchè proiettavo film nuovi, oliati e quindi "morbidi", il ripiegamento di cui parli non si verificava.

alessandro

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Messaggio da Antonio Marcheselli »

cosa sono i frastagli?

Quindi se si trova una copia con perforazioni... più distanti è per forza pellicola difettosa? Sicuro di misurare bene??

Ciao
A

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