pellicola con passo di perforazione ridotto
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pellicola con passo di perforazione ridotto
Allora vediamo di fare il punto della situazione, almeno per quello che ne so:
Ehrico ha telefonato anche a me per chiedere consigli.
Negli anni 80 sono arrivate sul mercato pellicole con perforazione difettosa, cioè con una maggiore o minore distanza fra i buchi della perforazione. Si trattava , ci dissero, di materiale di importazione e fu limitato a pochi episodi. Ovviamente erano in triacetato. Queste copie potevano anche essere distrutte in un solo passaggio se nessuno si accorgeva del problema.
In quegli anni i proiettori automatici erano agli esordi e non si aggiungeva quel problema, ma comunque ricordo benissimo di situazioni tragiche con pellicola forzata per tutta la lunghezza del film. Ovviamente c'erano proiettori che "digerivano" meglio queste pellicole di altri. Il mitico P 55 Prevost (grazie Antonio di aver tolto l'embargo) era ed è un proiettore in grado mi mangiare di tutto, dalle pellicole difettose alle giunte fatte col nastro isolante. Oggi i proiettori automatici come quelli del nostro amico di Ravenna hanno sì una pressione minore sullo sportello, e questo vale per tutte le marche di proiettori, ma i passaggi, avendo la necessità di lavorare anche in retromarcia, sono più stretti e, soprattutto in retro, quando la pellicola viene spinta dentro lo sportello dal basso, una minima forzatura nel triacetato può voler dire rottura o peggio "tagliatella" per metri di film.
Per risolvere il problema posso solo ripetere a Ehrico quello che già gli ho detto telefonicamente: assolutamente non usare i proiettori in retromarcia, allentare il più possibile i vari pressori e i pattini, controllare che i rulli dentati siano in ottimo stato, con delle copie così anche la minima "carie" nella base del rullo può essere fatale. Non so se l'installare dei rulli dentati per magnetico sia una buona idea, perchè con questi la superfice di appoggio dei denti sulla pellicola sarebbe ulteriormente ridotta e quindi non vorrei che questo causasse dei problemi ancora maggiori. Ottima la scelta di lavorare la copia con la vaselina filante (la canfora serviva con il nitrato, quello infiammabile, per mentenerlo meglio, ma è un odore piacevole e ancora oggi sento di proiezionisti che se non è "vaselina filante canforata" non la accettano !!!8). Mi raccomando anche qui la moderazione!!! La pellicola non va impanata e fritta!!! ma solo leggermente unta sul bordo esterno!!!!
Un altro sistema che viene usato con pellicole particolarmente secche e rumorose è tenere, durante la proiezione, una normalissima candela (spenta!!!!) appoggiata al bordo della pellicola per alcuni secondi prima da un lato e poi dall'altro. Questo porta sui pattini un leggerissimo velo di paraffina che migliora la situazione. Ovviamente è un procedimento da ripetere più volte durante un film.
Alla fine di tutto ricordatevi......con i film porno, MAI accendere le luci di sala all'improvviso!!!!! si potrebbero creare situazioni imbarazzanti...........:oops:
budspencer
Ehrico ha telefonato anche a me per chiedere consigli.
Negli anni 80 sono arrivate sul mercato pellicole con perforazione difettosa, cioè con una maggiore o minore distanza fra i buchi della perforazione. Si trattava , ci dissero, di materiale di importazione e fu limitato a pochi episodi. Ovviamente erano in triacetato. Queste copie potevano anche essere distrutte in un solo passaggio se nessuno si accorgeva del problema.
In quegli anni i proiettori automatici erano agli esordi e non si aggiungeva quel problema, ma comunque ricordo benissimo di situazioni tragiche con pellicola forzata per tutta la lunghezza del film. Ovviamente c'erano proiettori che "digerivano" meglio queste pellicole di altri. Il mitico P 55 Prevost (grazie Antonio di aver tolto l'embargo) era ed è un proiettore in grado mi mangiare di tutto, dalle pellicole difettose alle giunte fatte col nastro isolante. Oggi i proiettori automatici come quelli del nostro amico di Ravenna hanno sì una pressione minore sullo sportello, e questo vale per tutte le marche di proiettori, ma i passaggi, avendo la necessità di lavorare anche in retromarcia, sono più stretti e, soprattutto in retro, quando la pellicola viene spinta dentro lo sportello dal basso, una minima forzatura nel triacetato può voler dire rottura o peggio "tagliatella" per metri di film.
Per risolvere il problema posso solo ripetere a Ehrico quello che già gli ho detto telefonicamente: assolutamente non usare i proiettori in retromarcia, allentare il più possibile i vari pressori e i pattini, controllare che i rulli dentati siano in ottimo stato, con delle copie così anche la minima "carie" nella base del rullo può essere fatale. Non so se l'installare dei rulli dentati per magnetico sia una buona idea, perchè con questi la superfice di appoggio dei denti sulla pellicola sarebbe ulteriormente ridotta e quindi non vorrei che questo causasse dei problemi ancora maggiori. Ottima la scelta di lavorare la copia con la vaselina filante (la canfora serviva con il nitrato, quello infiammabile, per mentenerlo meglio, ma è un odore piacevole e ancora oggi sento di proiezionisti che se non è "vaselina filante canforata" non la accettano !!!8). Mi raccomando anche qui la moderazione!!! La pellicola non va impanata e fritta!!! ma solo leggermente unta sul bordo esterno!!!!
Un altro sistema che viene usato con pellicole particolarmente secche e rumorose è tenere, durante la proiezione, una normalissima candela (spenta!!!!) appoggiata al bordo della pellicola per alcuni secondi prima da un lato e poi dall'altro. Questo porta sui pattini un leggerissimo velo di paraffina che migliora la situazione. Ovviamente è un procedimento da ripetere più volte durante un film.
Alla fine di tutto ricordatevi......con i film porno, MAI accendere le luci di sala all'improvviso!!!!! si potrebbero creare situazioni imbarazzanti...........:oops:
budspencer
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bud
Io conosco i V5 e la pellicola non viene affatto spinta nel pattino bensì tirata dall'alto, con il pattino completamente allentato. Non vedo tutta questa grande forzatura in più nelle macchine automatiche. Alla fine il percorso è il medesimo, magari più velocemente.
Riguardo all'unzione delle pellicole (!) benissimo per rattoppare situazioni tragiche e copie in condizioni pessime ma io sconsiglio vivamente l'unzione di copie nuove. Forse quella della candela è un metodo che potrei parzialmente accettare.
Ciao
A
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I've always wondered if there was a god. And now I know there is
-- and it's me.
Homer Simpson
Io conosco i V5 e la pellicola non viene affatto spinta nel pattino bensì tirata dall'alto, con il pattino completamente allentato. Non vedo tutta questa grande forzatura in più nelle macchine automatiche. Alla fine il percorso è il medesimo, magari più velocemente.
Riguardo all'unzione delle pellicole (!) benissimo per rattoppare situazioni tragiche e copie in condizioni pessime ma io sconsiglio vivamente l'unzione di copie nuove. Forse quella della candela è un metodo che potrei parzialmente accettare.
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Non vorrei sbagliarmi....a voltè l'età mi fa brutti scherzi....ma son quasi sucuro che la pellicola viene spinta dal basso anche nel V5, se fosse tirata dall'alto si ridurrebbe il riccio superiore, no?
Sull'"unzione" (mi piace il termine, sa di esoterico) quando ci furono qualche anno fa i problemi di "forfora" del poliestere era l'unica soluzione che ti permetteva di portare a termine una giornata di lavoro senza dover andare in cabina a pulire i proiettori (e gli obiettivi e le finestre ecc ecc ecc) ad ogni passaggio. Ovvio che se si potesse farne a meno sarebbe meglio!!
budspencer
Sull'"unzione" (mi piace il termine, sa di esoterico) quando ci furono qualche anno fa i problemi di "forfora" del poliestere era l'unica soluzione che ti permetteva di portare a termine una giornata di lavoro senza dover andare in cabina a pulire i proiettori (e gli obiettivi e le finestre ecc ecc ecc) ad ogni passaggio. Ovvio che se si potesse farne a meno sarebbe meglio!!
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Infatti il riccio si annulla e scorre su due cuscinetti a sfera, ma senza tensione in quanto il pattino è aperto. Il gozzo superiore si trasferisce sotto il pattino. S'invecchia eh? ;)
Sui Prevost funziona diversamente?
I problemi di forfora li avevo anche io, penso ti riferisci all'SRD che volava allegro nell'aere.
Noi soffiamo le macchine ad ogni messa in macchina, è un'operazione di pochi secondi.
Per i cinema con macchine automatiche non credo che sia un problema dotare la cabina di linea ad aria compressa e fare lo stesso no?
L'olio sulle pellicole non mi piace. Ho provato qualche volta e ho smesso subito.
Cioa
A
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Homer Simpson
Sui Prevost funziona diversamente?
I problemi di forfora li avevo anche io, penso ti riferisci all'SRD che volava allegro nell'aere.
Noi soffiamo le macchine ad ogni messa in macchina, è un'operazione di pochi secondi.
Per i cinema con macchine automatiche non credo che sia un problema dotare la cabina di linea ad aria compressa e fare lo stesso no?
L'olio sulle pellicole non mi piace. Ho provato qualche volta e ho smesso subito.
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pellicola con passo di perforazione ridotto
anche quella dell'olio sulle pellicole è una bella questione, che risale ai tempi del triacetato: era un'operazione assolutamente indispensabile quando il film ti arrivava nuovo. se non lo oliavi, le macchine facevano un rumore d'inferno. a un certo punto hanno cominciato a circolare delle pellicole, sempre nuove, sulle cui scatole una scritta recitava "pellicola paraffinata, non oliare". dall'avvento del poliestere, nessun proiezionista che conosco le ha mai più oliate anche perchè mentre il tracetato assorbiva l'olio, il poliestere no. senza contare la difficoltà di mettere le stagnole. almeno io la penso così.
ciao
p.s.: siamo in tre su questo forum. certo che se ci fosse la possibilità di una chat se ne potrebbero dire di cose... credo a beneficio di tutti
alessandro
ciao
p.s.: siamo in tre su questo forum. certo che se ci fosse la possibilità di una chat se ne potrebbero dire di cose... credo a beneficio di tutti
alessandro
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Devo andarmi a rivedere un V5 in proiezione......(maledetto Alzheimer...))
Il Prevost P 93 diminuisce la pressione dei pattini in riavvolgimento come il V5, ma la pellicola viene spinta dal rullo croce di malta verso l'alto e il riccio superiore rimane in posizione.
Anche io l'olio lo preferisco sulle bistecche (di chianina ovviamente):D
budspencer
Il Prevost P 93 diminuisce la pressione dei pattini in riavvolgimento come il V5, ma la pellicola viene spinta dal rullo croce di malta verso l'alto e il riccio superiore rimane in posizione.
Anche io l'olio lo preferisco sulle bistecche (di chianina ovviamente):D
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C'è chi continua ad oliare anche il poliestere (Nandooooooooo) ma io sono assolutamente contrario.
Ciao
A
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Confermo quanto detto da Antonio circa la retromarcia sui V5. Il riccio superiore va a finire prima del rocchetto cdm sotto lo sportello.
WALTER - Cinema Teatro Loverini
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E che lo confermi a fare? Non ti fidi? ;):mrgreen:
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Certo che mi fido!;)
Confermavo le tue parole a BudSpencer: 2 pareri concordi sono piu autorevoli di uno:D:D:D
WALTER - Cinema Teatro Loverini
Confermavo le tue parole a BudSpencer: 2 pareri concordi sono piu autorevoli di uno:D:D:D
WALTER - Cinema Teatro Loverini
pellicola con passo di perforazione ridotto
Penso proprio di conoscerti, Budspencer!!
Mercoledì ho la prova del fuoco... ti dirò!
At salut
Mercoledì ho la prova del fuoco... ti dirò!
At salut
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Per chiudere la discussione, volevo riferirvi i risultati delle proiezioni dopo che ho adottato gli accorgimenti che mi sono stati suggeriti.
Ho proiettato i film in triacetato solo in marcia avanti.
Durante i riavvolgimenti sull'avvolgifilm, ho controllato se si erano formate nuove rotture, frastagli ecc. e, in effetti, di tanto in tanto 1 o 2 taglietti nuovi c'erano nonostante tutte le cautele, però li ho riparati subito col nastro e non ho più avuto disastri.
E' vero anche che le pellicole in triacetato che mi sono trovato fra le mani in queste settimane erano in condizioni abbastanza buone-discrete, con poche giunte ecc., ma TUTTE presentavano il medesimo difetto nella distanza tra i fori e io ho evitato come la peste il riavvolgimento a marcia indietro!
Quindi, ringrazio ancora per i buoni consigli: hanno funzionato!
Enrico
Ho proiettato i film in triacetato solo in marcia avanti.
Durante i riavvolgimenti sull'avvolgifilm, ho controllato se si erano formate nuove rotture, frastagli ecc. e, in effetti, di tanto in tanto 1 o 2 taglietti nuovi c'erano nonostante tutte le cautele, però li ho riparati subito col nastro e non ho più avuto disastri.
E' vero anche che le pellicole in triacetato che mi sono trovato fra le mani in queste settimane erano in condizioni abbastanza buone-discrete, con poche giunte ecc., ma TUTTE presentavano il medesimo difetto nella distanza tra i fori e io ho evitato come la peste il riavvolgimento a marcia indietro!
Quindi, ringrazio ancora per i buoni consigli: hanno funzionato!
Enrico