pellicola con passo di perforazione ridotto
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I frastagli sono i taglietti che si avevano nelle pellicole di fianco alla perforazione lato esterno e venivano eliminati facendo tipo una V sulla perforazione.
stiv
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pellicola con passo di perforazione ridotto
capito.
E perché non lasciare il taglietto?
Ciao
A
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E perché non lasciare il taglietto?
Ciao
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Il taglietto veniva eliminato per evitare che la copia si rovinava nelle bobine sempre storte per cui l'invito faveva scivolare la pellicola
poi arrivò la catozzo e si nastravano come delle semplici giunte e nei cinema a gestione spilorcia solo un pezzettini di nastro.
stiv
poi arrivò la catozzo e si nastravano come delle semplici giunte e nei cinema a gestione spilorcia solo un pezzettini di nastro.
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capito, grazie.
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pellicola con passo di perforazione ridotto
Grazie mille della vostra accoglienza e partecipazione!
In queste ore ho raccolto anche i pareri di altri miei colleghi, tra cui i miei maestri, e anche di tecnici Cinemeccanica e Prevost.
Quasi tutti mi hanno confermato l'esistenza di questo tipo di pellicola con una distanza anomala tra i fori, ma hanno sottolineato che NON RIGUARDA TUTTE le pellicole in triacetato, ma solo rari casi di copie realizzate su supporti 'economici' destinati a film di serie Z quali i porno. Un proiezionista in pensione ha detto che in un caso capitato a lui si trattava di pellicola russa...
Non ho capito, e non so, se siano nate con questa anomalia o se si siano deteriorate per effetto di quella che Collezionista35mm chiama 'Vinegar Syndrome' (non mi pare però che puzzino), ma adesso anch'io posso sicuramente certificarvi che esistono!
Oggi pomeriggio mentre riversavo il film della prossima settimana, sempre in triacetato, ho ripetuto l'esperimento della sovrapposizione e ho ritrovato il medesimo difetto! Questa copia è in condizioni abbastanza buone. Vedrò cosa accade la prossima settimana!
Per fortuna molti film che proietto sono già in poliestere e quelli non danno problemi con i V5-MI, ho notato uno spartiacque approssimativo nel 1990 tra i 2 tipi di supporto.
Per rispondere a Digitmovies sul mio distributore, ti dico solo che non è delle Marche ma dell'Emilia Romagna. Mi fermo qui perchè non voglio diffamare nessuno.
Ecco quali accorgimenti userò:
- sfilerò il film a ogni fine proiezione e riavvolgerò ogni tempo con l'avvolgifilm (se necessario anche con la manovella, se invece non risulteranno spaccature userò il motorino al medio-minimo);
- stenderò con un pennello su entrambi i lati della bobina, cioè solo sulle coste della pellicola quando ben riavvolta, un 'velo' di vaselina canforata, perchè (è un consiglio dei miei maestri) riduce l'attrito della pellicola mentre gira nella bobina e in più fa rimanere appiccicata la 'polverina' che si stacca dalle pellicole vecchie e usurate e che altrimenti 'pioverebbe' su tutti i rulli del proiettore;
- manterrò i pattini pressori non troppo stretti e le frizioni non troppo tirate;
- terrò i ricci un po' abbondanti (questo lo facevo già )
- rimarrò per quanto possibile (devo badare alle altre cabine) accanto al proiettore a sorbirmi il mio pornazzo, anche a me infatti è già capitato che una pellicola si sia tranciata a metà per un tratto lungo 2 metri!
L'ultima soluzione suggeritami è quella di sostituire i rulli con quelli dei vecchi impianti magnetici, ma data la non facile reperibilità rischia di essere una soluzione troppo dispendiosa!
Grazie ancora dei vostri consigli.
Enrico
In queste ore ho raccolto anche i pareri di altri miei colleghi, tra cui i miei maestri, e anche di tecnici Cinemeccanica e Prevost.
Quasi tutti mi hanno confermato l'esistenza di questo tipo di pellicola con una distanza anomala tra i fori, ma hanno sottolineato che NON RIGUARDA TUTTE le pellicole in triacetato, ma solo rari casi di copie realizzate su supporti 'economici' destinati a film di serie Z quali i porno. Un proiezionista in pensione ha detto che in un caso capitato a lui si trattava di pellicola russa...
Non ho capito, e non so, se siano nate con questa anomalia o se si siano deteriorate per effetto di quella che Collezionista35mm chiama 'Vinegar Syndrome' (non mi pare però che puzzino), ma adesso anch'io posso sicuramente certificarvi che esistono!
Oggi pomeriggio mentre riversavo il film della prossima settimana, sempre in triacetato, ho ripetuto l'esperimento della sovrapposizione e ho ritrovato il medesimo difetto! Questa copia è in condizioni abbastanza buone. Vedrò cosa accade la prossima settimana!
Per fortuna molti film che proietto sono già in poliestere e quelli non danno problemi con i V5-MI, ho notato uno spartiacque approssimativo nel 1990 tra i 2 tipi di supporto.
Per rispondere a Digitmovies sul mio distributore, ti dico solo che non è delle Marche ma dell'Emilia Romagna. Mi fermo qui perchè non voglio diffamare nessuno.
Ecco quali accorgimenti userò:
- sfilerò il film a ogni fine proiezione e riavvolgerò ogni tempo con l'avvolgifilm (se necessario anche con la manovella, se invece non risulteranno spaccature userò il motorino al medio-minimo);
- stenderò con un pennello su entrambi i lati della bobina, cioè solo sulle coste della pellicola quando ben riavvolta, un 'velo' di vaselina canforata, perchè (è un consiglio dei miei maestri) riduce l'attrito della pellicola mentre gira nella bobina e in più fa rimanere appiccicata la 'polverina' che si stacca dalle pellicole vecchie e usurate e che altrimenti 'pioverebbe' su tutti i rulli del proiettore;
- manterrò i pattini pressori non troppo stretti e le frizioni non troppo tirate;
- terrò i ricci un po' abbondanti (questo lo facevo già )
- rimarrò per quanto possibile (devo badare alle altre cabine) accanto al proiettore a sorbirmi il mio pornazzo, anche a me infatti è già capitato che una pellicola si sia tranciata a metà per un tratto lungo 2 metri!
L'ultima soluzione suggeritami è quella di sostituire i rulli con quelli dei vecchi impianti magnetici, ma data la non facile reperibilità rischia di essere una soluzione troppo dispendiosa!
Grazie ancora dei vostri consigli.
Enrico
pellicola con passo di perforazione ridotto
Mentre scrivevo il mio papiro mi sono perso alcuni messaggi arrivati nel frattempo.
Rispondo ad Antonio: ho misurato bene, ho sovrapposto 2 code in poliestere e infatti i fori coincidevano sempre. I fori del film in triacetato invece, in appena 1/2 metro erano 'in ritardo' rispetto al poliestere, dopo 1 metro il foro del poliestere coincideva con l'interlinea del triacetato e dopo 1 metro e 1/2 i due fori erano di nuovo coincidenti.
La pellicola difettosa quindi, almeno nel mio caso, presenta fori MENO distanti rispetto allo standard.
Considerando la lunghezza del mio film, 1700 metri dichiarati, ho calcolato che la copia in triacetato aveva più di 1000 fori in più rispetto a una pellicola standard!
Ciao
Rispondo ad Antonio: ho misurato bene, ho sovrapposto 2 code in poliestere e infatti i fori coincidevano sempre. I fori del film in triacetato invece, in appena 1/2 metro erano 'in ritardo' rispetto al poliestere, dopo 1 metro il foro del poliestere coincideva con l'interlinea del triacetato e dopo 1 metro e 1/2 i due fori erano di nuovo coincidenti.
La pellicola difettosa quindi, almeno nel mio caso, presenta fori MENO distanti rispetto allo standard.
Considerando la lunghezza del mio film, 1700 metri dichiarati, ho calcolato che la copia in triacetato aveva più di 1000 fori in più rispetto a una pellicola standard!
Ciao
- Antonio Marcheselli
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pellicola con passo di perforazione ridotto
E' sempre bello imparare cose nuove! Ma non ci hai ancora detto che tipo di danno avresti fatto sull'altra copia. E comunque hai degli effetti su schermo? Voglio dire, anche se la pellicola balla in su e giù penso che con un porno non faccia grossa differenza, già vanno su e giù le immagini di suo...
A parte le (pessime) battute, se mi faccio un disegnino mi viene da pensare quello che avevo detto e cioè: nel caso di perforazioni corrette, su tutti i rulli (ma pensiamo alla croce di malta) appoggiano contemporaneamente al bordo della pellicola tutti i denti dove la pellicola tocca il rullo.
Nel caso di pellicola con perforazione ridotta, solo il primo dente trascina il film, il secondo è staccato di un pochino, il terzo ancora di più e così via. Ma se così fosse quando il primo dente abbandona la pellicola il secondo per un istante "gira a vuoto" e la pellicola "si ferma". Ovviamente sono frazioni di secondo e comunque sarebbe un problema che si presenterebbe solo nel trascinamento della pellicola e quindi in effetti è probabile che su schermo non si noti niente. Ma immagino che la macchina dovrebbe fare un bel chiasso... Mah!
Ciao
A
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A parte le (pessime) battute, se mi faccio un disegnino mi viene da pensare quello che avevo detto e cioè: nel caso di perforazioni corrette, su tutti i rulli (ma pensiamo alla croce di malta) appoggiano contemporaneamente al bordo della pellicola tutti i denti dove la pellicola tocca il rullo.
Nel caso di pellicola con perforazione ridotta, solo il primo dente trascina il film, il secondo è staccato di un pochino, il terzo ancora di più e così via. Ma se così fosse quando il primo dente abbandona la pellicola il secondo per un istante "gira a vuoto" e la pellicola "si ferma". Ovviamente sono frazioni di secondo e comunque sarebbe un problema che si presenterebbe solo nel trascinamento della pellicola e quindi in effetti è probabile che su schermo non si noti niente. Ma immagino che la macchina dovrebbe fare un bel chiasso... Mah!
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Ciao allora è lo stesso, ma non era per diffamare, ognuno fa il suo lavoro... conosco come lavara mi è sembrato esagerato che si fosse arrabbiato per il tipo di danno, probabilmente è da poco che prendete le pellicole da lui... giusto?
LUCA
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X STIVMEN
quella della prima e seconda scelta del poliestere non la sapevo, così come per il triacetato. forse mi spiego così la differenza che ho notato, da un po' di anni a questa parte, toccando le pellicole: alcune sono insolitamente "morbide", altre no. mi confermi?
alessandro
quella della prima e seconda scelta del poliestere non la sapevo, così come per il triacetato. forse mi spiego così la differenza che ho notato, da un po' di anni a questa parte, toccando le pellicole: alcune sono insolitamente "morbide", altre no. mi confermi?
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in che senso morbide?
Ciao
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Non posso dire la differenza tra 1 o 2 scelta ma ci sono.
I trailer e la pubblictà senz'altro non usano supporto di prima scelta.
Le giunte a caldo non sono solo della stampa spesso arrivano dal produttore del supporto.
non diamo sempre la colpa agli stampatori.
stiv
I trailer e la pubblictà senz'altro non usano supporto di prima scelta.
Le giunte a caldo non sono solo della stampa spesso arrivano dal produttore del supporto.
non diamo sempre la colpa agli stampatori.
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beh certo. Capita spesso la copia di film di serie B con 10 giunte a caldo e magari il film di punta senza nemmeno una.
Ciao
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"morbide" nel senso proprio di "morbido", non mi viene in mente un altro termine. è proprio una sensazione tattile che ho provato in alcuni casi. non appena mi capita un film così sotto mano te lo faccio sapere. ciao
alessandro
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magari dipende dall'umidità, se è corretta la pellicola sta più tranquilla, non tende a mantenere la forma.
Ciao
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no, no, niente umidità, sono proprio diverse. lo verificavo quando in un multiplex mi arrivavano anche 6 film da montare e su sei pellicole una o due avevano queste caratteristiche. ti messaggio non appena me ne capita una: proveniendo dallo stesso laboratorio, dovresti avere lo stesso materiale anche tu
ciao
alessandro
ciao
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ma cosa vuol dire morbida? La pellicola è un pezzo di plastica!
Morbida nel piegarla?
Ciao
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Morbida nel piegarla?
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E' capitato anche a me, io più che morbida la definirei quasi gommosa. Al tatto non è liscia e secca come il solito, se viene tirara sembra un po' elastica.
- Antonio Marcheselli
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che non sia secca ok, le pellicole nuove sono spesso appiccicose. Ma quello penso dipenda da un più o meno corretto processo di asciugatura.
Ciao
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pellicola con passo di perforazione ridotto
Ad Antonio.
Con danni nella copia che ho proiettato intendevo un'infinità di tagli nella pellicola dai buchi della perforazione verso l'esterno. Forse sono i 'frastagli' di cui parlava Stiv, non ho capito bene.
Quando parlo di un'infinità intendo 1 centinaio o forse più (non li ho contati ) negli ultimi 3 minuti e mezzo di film! cioè uno ogni 6 o 7 fotogrammi, a parte qualche tratto un po' più lungo.
Tutti questi tagli ravvicinati (spesso anche 3 o 4 buchi di perforazione consecutivi) compromettono la robustezza della pellicola e sono minacce di rottura del film durante la proiezione, perchè come dice Alessandro basta che 1 dente del rocchetto agganci 1 taglio e la pellicola si trancia a metà nel senso della lunghezza anche per svariati metri (mi è capitato con 1 trailer).
Ho riparato tutti i tagli 1 a 1 con pezzetti di nastro (ci ho impiegato 3 ore) e in quel modo la pellicola ha 'tenuto' per le proiezioni che mi rimanevano (ne faccio 5 al giorno).
Quando dopo l'ultima proiezione ho riversato il film nella sua scatola per riconsegnarlo, si erano già creati nuovi tagli nei pochi centimetri, o metri, di pellicola che si era salvata e che non avevo rappezzato.
Quando la pellicola mi era arrivata non era così malridotta. Aveva certamente una montagna di giunte e soprattutto la perforazione tutta incisa da microtaglietti che, anche se non raggiungevano il bordo esterno, lasciavano presagire il peggio.
Per tornare al discorso della distanza più corta tra 1 foro e l'altro, mentre la distanza dei denti del rocchetto è maggiore (parliamo di micron ...), io immagino che quando il 1°dente ha agganciato il foro e tira la pellicola, i denti intermedi forse avranno del 'gioco' mentre l'ultimo andrà a 'urtare' e incidere sul bordo del foro 'in anticipo', piuttosto che 'scivolarci' dentro lievemente come farebbe con una pellicola dal passo regolare. E penso che il danno maggiore si crei coi rocchetti debitori, che hanno diametro maggiore, e non tanto con la CdM. Infatti sullo schermo gli unici a fare su e giù erano gli attori , o almeno io non ho notato sfarfallii.
Ciao
A Luca: è da metà dello scorso anno che la multisala dove lavoro è passata al porno ed è da allora che mi arrivano le pellicole di questo distributore che, tra l'altro, è proprietario anche dell'immobile, ma non è il gestore.... identikit
CIao
Con danni nella copia che ho proiettato intendevo un'infinità di tagli nella pellicola dai buchi della perforazione verso l'esterno. Forse sono i 'frastagli' di cui parlava Stiv, non ho capito bene.
Quando parlo di un'infinità intendo 1 centinaio o forse più (non li ho contati ) negli ultimi 3 minuti e mezzo di film! cioè uno ogni 6 o 7 fotogrammi, a parte qualche tratto un po' più lungo.
Tutti questi tagli ravvicinati (spesso anche 3 o 4 buchi di perforazione consecutivi) compromettono la robustezza della pellicola e sono minacce di rottura del film durante la proiezione, perchè come dice Alessandro basta che 1 dente del rocchetto agganci 1 taglio e la pellicola si trancia a metà nel senso della lunghezza anche per svariati metri (mi è capitato con 1 trailer).
Ho riparato tutti i tagli 1 a 1 con pezzetti di nastro (ci ho impiegato 3 ore) e in quel modo la pellicola ha 'tenuto' per le proiezioni che mi rimanevano (ne faccio 5 al giorno).
Quando dopo l'ultima proiezione ho riversato il film nella sua scatola per riconsegnarlo, si erano già creati nuovi tagli nei pochi centimetri, o metri, di pellicola che si era salvata e che non avevo rappezzato.
Quando la pellicola mi era arrivata non era così malridotta. Aveva certamente una montagna di giunte e soprattutto la perforazione tutta incisa da microtaglietti che, anche se non raggiungevano il bordo esterno, lasciavano presagire il peggio.
Per tornare al discorso della distanza più corta tra 1 foro e l'altro, mentre la distanza dei denti del rocchetto è maggiore (parliamo di micron ...), io immagino che quando il 1°dente ha agganciato il foro e tira la pellicola, i denti intermedi forse avranno del 'gioco' mentre l'ultimo andrà a 'urtare' e incidere sul bordo del foro 'in anticipo', piuttosto che 'scivolarci' dentro lievemente come farebbe con una pellicola dal passo regolare. E penso che il danno maggiore si crei coi rocchetti debitori, che hanno diametro maggiore, e non tanto con la CdM. Infatti sullo schermo gli unici a fare su e giù erano gli attori , o almeno io non ho notato sfarfallii.
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pellicola con passo di perforazione ridotto
è sicuramente più giusto l'eggettivo "gommosa" di fabio. personalmente non trovo altre ragioni se non in una differente composizione del poliestere: se ci fossero errori nel processo di essicazione credo che la pellicola sarebbe improiettabile, o comunque piena di macchie varie. ci sentiamo quando mi capita un film di quel tipo.
ciao
alessandro
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