Se questo è il digital cinema... dormiamo sonni tr

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Ugo
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Se questo è il digital cinema... dormiamo sonni tr

Messaggio da Ugo »

Ieri sera sono andato a vedere Quo vadis baby di Salvatores, film girato in digitale.
Preciso subito che è proprio un gran bel film! Mi è piaciuto moltissimo.
Ero però anche molto curioso di vedere la qualità delle immagini (il cinema proiettava una copia su pellicola).
Durante i primi due minuti ho seguito il film con la morte nel cuore. "La pellicola è morta", ho pensato. La definzione era ottima, impeccabile. Poi pian piano che il film proseguiva (girato per il 95% in ambienti scuri ed in interni) mi accorgevo che qualcosa non quadrava. Mancanza assoluta di spazialità. Le immagini spalmate su un unico piano, l'illusione della tridimensionalità (fenomeno presente con le proiezioni in pellciola) era del tutto assente. Colori freddi, acidi. Gli interni sempre bluastri; gli esterni giallognoli. Certo è una scelta stilistica, ma la pellicola sa conferire ben altre dominanti, andate a vedere "Io non ho paura" dove l'uso del colore produce ben altre fotografie. Le ombre completamente chiuse (cioè troppo scure); le alte luci, miseramente sfondate. La facciata esterna di un palazzo nel punto più luminoso era addirittura solarizzata. La scelta di girare in digitale un film ambientato in interni bui è stata strategica. Un film "normale" non avrebbe "retto". Sin'ora il digitale si è comportato da "vigliacco": tenta delle sortite solo laddove riesce a nascondere i suoi difetti (si pensi a Star Wars, film quasi d'animazione, o a Profondo Blu, molto simile ad uno screen saver).
Feeling: quello di un colossale televisore, straordinariamente nitido, ma un televisore. Ero con degli amici, i quali non se ne fregano nulla della pellicola, eppure uno di loro ha efficacemente detto:

"io vengo al cinema e non mi vedo i film in DVD proprio PER NON VEDERE COSI'. Se questo è il cinema del futuro allora mi fanno passare la voglia di vedere il cinema al cinema."

Non ditemi che una proiezione con un DLP avrebbe risolto questi problemi, giacché i difetti osservati (colore, contrasto e scarsa latitudine) non dipendono dalla proiezione.
La morale è: inseguire l'altissima definizione con scansioni a 2, 4 o 8K è una chimera. La pellicola ha ben altre frecce al suo arco.
Tutti quelli che hanno a che fare col cinema penso che dovrebbero stare molto attenti: le "sirene incantatrici" dei risparmi, dell'efficienza e della praticità d'uso, rischiano di distruggere il cinema come noi lo conosciamo.
Andrea non ti arrabbiare, ma quello che ho visto proprio non mi è piaciuto. Se poi mi dici che c'è di meglio, ti credo.

Ugo

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Antonio Marcheselli
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Messaggio da Antonio Marcheselli »

Sparo nel buio in quanto non ho visto i recenti film in digitale (solo Day after Tomorrow).

Non sapevo che quo vadis fosse girato in digitale e non l'ho visionato io. Ma tutte le volte che ho fatto un giro per controllare che tutto fosse in ordine e la messa a fuoco e passavo dalla sala di quo vadis e vedevo le immagini buie, senza contrasto, senza definizione, tutte le volte ho desistito nel tentare di migliorare il risultato...

La stampa è cinecittà che, con tutto il rispetto, non è famosa per le sue stampe di qualità!

Possibile che in questo caso il digitale non sia alla sua massima espressione? :)

Day After Tomorrow, proiezione 1K, era migliore. E di scene scure ce ne erano molte.

Ciao!
A

ilPaolo
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Messaggio da ilPaolo »

Hai detto che il film era riversato su pellicola , per questo motivo la qualita' di quello che si e' visto al cinema era ovviamente piu' scarsa dell'originale digitale visionato nel suo formato nativo con un proiettore dlp dell'ultima generazione
Si e' capito che queste trascrizioni digitali analogiche sono spesso aprossimative , e se a questo aggiungiamo una pessima stampa su pellicola , la fruizione di uno spettacolo decente al cinema e' compromessa
Il problema piuttosto e' un altro : le sale dotate di apparati digitali qualitativamente discreti si contano sulle dita di una mano , forse e' preferibile per queste opere digitale aspettare che siano disponibili nei nuovi formati wmv hd , per poterle visionare comodamente a casa propria con un ottimo proiettore digitale
Si perche' se il film e' bello , tanto vale aggiungerlo alla propria collezione di audiovisivi

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Daniele Buttafava
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Messaggio da Daniele Buttafava »

Be' che il film sia bello e' opinabile. E soprattutto se si vuole difendere le sale, almeno per adesso per avere una qualita'rispettabile bisogna continuare a girare, e a stampare film su sana e tradizionale e sempre precisa pellicola,magari di alta qualita'.

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Gio
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Messaggio da Gio »

Quante sono le sale equipaggiate D-Cinema in U.S.A.? :?:

Giovanni Zampieri
La petite Lumière cinemultisala - Belluno
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ken
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Messaggio da ken »

Bella domanda, piacerebbe saperlo anche a me

Non andare in Sbattimento

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Daniele Buttafava
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Messaggio da Daniele Buttafava »

Mi semra di aver letto da qualche parte intorno a 250.:evil::evil:

Andrea Rescigno
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Messaggio da Andrea Rescigno »

Non sono intervenuto prima nella discussione perché avevo idea di vedere il film con calma, poi non ne ho avuto la possibilità e visto che ci sono stati altri interventi, volevo aggiungere qualche informazione.

Per prima cosa, la fotografia digitale, in tutti i suoi aspetti (ripresa e stampa ink-jet con inchiostri pigmentati), è ormai ritenuta superiore sotto tutti i punti di vista (inclusa la stabilità delle stampe) rispetto a quella tradizionale, a colori e in bianco e nero. Non è un caso che la Kodak abbia cessato la produzione delle carte bianconero. Questa è l'opinione di fotografi di fama mondiale che fino a poco tempo fa lavoravano col 4x5", che vivono del proprio lavoro e che non hanno nessun interesse a cambiare attrezzature (anzi, visto il costo dei dorsi digitali medio formato e della nuova Mamya ZD sarebbe vero esattamente l'opposto). E' anche la mia opinione, tra l'altro, dopo anni di bianconero, C41, E6, Cibachrome e stampe a colori Kodak e Fuji.

Perché allora nel cinema è diverso? Per due motivi. Il primo è che le macchine da ripresa impiegate oggi sono sostanzialmente telecamere, non cineprese. Hanno il solito blocco ottico con sensori 2/3", pieno di aberrazioni e che richiede ottiche speciali con lunghezze focali estremamente corte, che danno alle immagini una profondità di campo eccessiva e difficilmente controllabile. Anche la Viper ha sensori da 2/3" (FT, ma sempre 2/3").

Solo la nuova Panavision Genesis e l'equivalente Arri hanno un singolo sensore full aperture Super35, cioè un singolo sensore delle stesse dimensioni del fotogramma Super35. Questo ha un'importanza estrema, non solo per il rapporto segnale/rumore e per la dinamica dell'immagine (in sostanza, e semplificando un po', più un sensore è piccolo e più fornisce immagini rumorose con alte luci sature), ma perché permette di usare le stesse meravigliose ottiche usate con la pellicola ottenendo lo stesso angolo visuale e quindi la stessa profondità di campo.

Il secondo motivo è che mentre le stampe su carta hanno raggiunto livelli di assoluta perfezione, la proiezione digitale deve essere ancora perfezionata. Questo implica la necessità di proiettare in pellicola, e quindi occorre convertire l'immagine dal formato digitale a quello chimico. Senza entrare troppo nei dettagli, vi posso assicurare che il procedimento è estremamente complicato e delicato, perché le caratteristiche dell'immagine digitale e quelle dell'immagine chimica sono totalmente e completamente diverse. E' il mio pane quotidiano, quindi potete credermi :) Senza contare che attualmente la situazione in Italia è drammatica per quanto riguarda la qualità del lavoro svolto dai laboratori. Potrei farvi vedere esempi raccapriccianti (e non sto scherzando), incluso uno che mi è capitato poco tempo fa e che, se non fossi intervenuto con pesanti correzioni, avrebbe portato ad un'immagine su pellicola con ombre completamente chiuse, alte luci sfondate (forse addirittura solarizzate) e mezzi toni pieni di dominanti.
Questo significa che un film girato in pellicola e stampato in pellicola è favorito rispetto ad uno girato in digitale e stampato in pellicola, e anche rispetto ad uno girato in digitale e proiettato in digitale con le telecamere e i proiettori di oggi.

Ma naturalmente la situazione è destinata a cambiare drasticamente entro qualche anno, con la disponibilità di macchine da presa come quelle che ho citato e di proiettori digitali di buon livello. A quel punto, la pellicola risulterà inferiore al digitale esattamente come è successo in fotografia.



Andrea

roberto
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Se questo è il digital cinema... dormiamo sonni tr

Messaggio da roberto »

Schermi Digitali nel Mondo dicembre 2004 : 291
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Asia--------------136
Nord America-------86
Europa-------------55
America Latina-----11
Oceania------------2
Africa-------------1

Schermi Digitali in Italia al 19 maggio 2005:13
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Arcadia-------------Melzo-----3-----Barco DP100/Christie CP2000-2001
La Casa del Cinema--Roma------1-----DPI-NEC-IS15-------2004
Cinecity Pradamano--Udine-----1-----Christie CP2000----2004
Cineworld------Cagliari-------1-----Christie CP2000--------2005
Cinecity Silea---Treviso------1-----Christie CP2000--------2005
Cinecity--------Trieste-------1-----Christie CP2000--------2005
Apollo Spazio Cinema--Milano--1-----Cinemeccanica CMC D2---2005
Giometti--Porto S.Elpido--Ancona--1-Cinemeccanica CMC D2---2005
Giometti--Fano---Pesaro-------1-----Cinemeccanica CMC D2---2005
Manzoni----Paese--Treviso-----1-----Barco DP 40------------2005
Manzoni-------Milano----------1-----Cinemeccanica CMC D2---2005

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Il sonoro nel film,tra pellicola e digitale:

"In realtà la pellicola non è il miglior veicolo per la distribuzione del suono.E ne risente anche l'audio digitale che,quando viene messo su pellicola,perde leggermente in qualità perchè deve essere compresso.Il problema viene meno quando quest'ultima è sostituita da un file digitale:"ciò che non cambia è il processo di calibrazione e dunque la cura con cui il suono viene preparato.Cambia però il mezzo,e ciò consente una minore compressione dei dati".
Infatti il server ne può contenere molti di più di un rullo di pellicola.Ciò permette di utilizzare un sistema di audio non compresso che si chiama PCM(Pulse Code Modulation).
Più possibilità significa,naturalmente,un aumento delle esigenze:"tutti hanno iniziato a chiederci di avere più canali audio".
Una delle applicazioni più utili di questo aumento dei canali è la possibilità di inserire più lingue su piste diverse,così da poter utilizzare lo stesso prodotto per mercati differenti.
Aumentano anche le possibilità di riproduzione del suono in sala.
"Al momento la SMPTE(Society of Motion Picture and Television Engineers)sta lavorando a un sistema a 16 canali,ma noi vogliamo fare un passo alla volta,cercando di essere realistici:le sale di oggi non sono attrezzate con un sistema così numeroso di casse".
Così la Dolby ha creato il sistema "Metadata":un sistema per ottimizzare un audio creato per 16 canali nelle sale attrezzate con un numero inferiore di casse-ad esempio,con un sistema convenzionale a 5.1 canali.
(Jason Power Direttore Sviluppo di Mercato della Dolby)
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Le prossime novità potrebbero essere suoni che provengono dal soffitto e dal pavimento(mi sembra che non ci sia rimasto altro,se non la grande rivoluzione dell'Olografia).

roberto parisi

giorgio
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Messaggio da giorgio »

la DTS, quando annuncio' il DTS-ES dissero che era stato previsto un altro canale proprio per il soffitto del cinema. Mi sembra che questo sia possibile anche sul decoder EX (infatti c'e' un canale chiamato "extra")

dan
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Messaggio da dan »

Già già... Il top-sorround, no?

Ciao,
Daniele --- Free your mind

giorgio
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Messaggio da giorgio »

quando andai ad (n)eurodisney in una sala proiettavano "honey, i shrunk the audience", ovvero un seguito noncinematografico di "tesoro ho ristretto i bambini", con Rick Moranis.
Bellissimo, in 3d, surround credo 5.1 e non ho ben capito se era in pellicola (il filmato originale e' girato in 65mm e proiettato in Showscan 3D) ma se fosse stato in video si vedeva benissimo, luminosissimo e ben contrastato...
l'effetto 3d era fantastico (merito delle lenti polarizzate) l'audio pazzesco, ma il bello era che quando ad un certo punto dei topi dallo schermo invadevano la sala si sentivano correre tra le gambe (con la gente che gridacchiava)... in realta' erano dei getti d'aria compressa! alla fine c'era anche un cagnolino che starnutiva, e una spruzzata di acqua nebulizzata investiva lo spettatore...
lo so, questo e' cinema dinamico, ma la sensazione di trovarsi nell'azione (quella che l'olografia e l'olofonia dovrebbero aiutarci a ricostruire) era forte!!!

dan
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Messaggio da dan »

Anche in Italia mi pare ci sia un cinema del genere, non ricordo dove però. Forse Gardaland.
Ricordo però che non mi aveva convinto più di tanto, ne la trama ne l'insieme suono, immagine, effetti mi avevano coinvolto più di tanto.

Ciao,
Daniele --- Free your mind

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Mauro
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Messaggio da Mauro »

Sì Dan, a Gardaland c'è il cinema dinamico che proietta in Showscan 3D

Mauro
-CineTeatro Agorà-

Pacc
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Messaggio da Pacc »

Il cinema dinamico di Gardaland secondo me è molto valido, ma il vero punto di forza sta nel movimento dei sedili.

Secondo me Dan intende quello di Mirabilandia, che ha un sistema con due proiettori (Christie) che proiettano contemporaneamente sullo schermo due immagini leggermente diverse, e gli occhiali con lenti polarizzate per tutti gli spettatori. Ci sono stato diverse volte negli ultimi anni, e ho sempre visto lo stesso filmato. L'ultima volta era talmente rigato da essere indecente! Fanno da contorno getti d'aria e spruzzatine d'acqua in faccia allo spettatore, ma la cosa secondo me è una vera ciofeca. Sicuramente quella di eurodisney è tutt'altra cosa, stando a quanto dice Giorgio.
Unica cosa veramente valida è l'effetto 3D che si ottiene con gli occhiali, ma con una pellicola così distrutta è inguardabile!
personalmente trovo molto meglio quello di Gardaland.

Ciao!


Pacc

dan
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Messaggio da dan »

Sì, credo anche io che fosse quello di Mirabilandia. Il cinema dinamico di Gardaland (come tutti gli altri simulatori che si trovano nelle varie fiere o, che mi ricordi, al Museo dei trasporti di Lucerna) sono molto più coinvolgenti!

Ciao,
Daniele --- Free your mind

giorgio
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Messaggio da giorgio »

non ho visto quelli di mirabilandia e/o di gardaland... ho quasi la sicurezza che il filmato fosse proiettato in pellicola, l''unico mio dubbio e' dettato dal fatto che sullo schermo non c'era traccia di spuntinature e righe...
diciamo che a eurodisney ogni cosa funzionava a dovere, quando ci sono stato... anche una sorta di cinema "olografico", si potrebbe dire, con 10 schermi (formato 4/3) sistemati poco piu' in alto dell'altezza massima di una persona, in circolo, e che interagiscono tra di loro... se una persona dallo schermo frontale ci viene incontro, dopo che ci ha passato possiamo girarci verso lo schermo diametralmente opposto e vedere la stessa di spalle che si allontana!!
il suono segue l'azione... troppo forte!!!

lordzork
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Messaggio da lordzork »

Ma la proiezione 3D di Mantova era in pellicola o in digitale?...

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Daniele Buttafava
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Messaggio da Daniele Buttafava »

parrebbe video .... Purtroppo!!:(

cinemadelcarbone
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Messaggio da cinemadelcarbone »

In video
altro di fatto non è possibile a costi accettabili ( non si trovono le copie, non si trovono le lenti adatte, non si trovano gli schermi...)
Il cinema ritrovato (di Bologna) nel 2001 aveva fatto una rassegna di film 3d in pellicola (con vari sistemi) .... nessuna copia era italiana, una era inglese il resto americane.....

www.ilcinemadelcarbone.it

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