A ormai pochi mesi dalla fine delle copie in pellicola
riesumo questo thread riproponendo la domanda del titolo:
"Cosa fare con i 35 mm inutilizzati?"
La domanda credo se la stiano ponendo tutti quelli che hanno
un parco macchine "discreto", direi dalle 4-5 in su, se sono 1-2
direi che la tentazione di fare un piccolo "Museo del cinema"
è comprensibile e mi trova d'accordo.
Ma multisale che hanno 7-8 proiettori (e tutto il corollario..)
cosa se ne fanno?
La domanda non è generica, se qualcuno ha trovato una soluzione
mi piacerebbe un confronto.
Ciao!
A.
Il destino del 35mm
- Antonio Marcheselli
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Re: Il destino del 35mm
Ferrovecchio purtroppo. Un tanto al chilo.
Sono sale per grandi pubbici e ciò rende doverose proiezioni per grandi popolazioni
Spettatore Anonimo
Spettatore Anonimo
Re: Il destino del 35mm
Azz...
Grazie.
Grazie.
http://affaritaliani.libero.it/roma/la- ... refresh_ce
Comunque il progresso significa miglioramento. Un cambiamento non è per forza progresso. E dire il progresso non si può fermare è dire una grandissima c a z z a t a. Non è un'entità vivente. Siamo noi la società e siamo noi che dovremmo decidere come vivere.
Ci si preoccupa dei proiezionisti ma verranno licenziati anche i "stampatori" di pellicole, e con il digitale i corrieri. E quando chiuderanno dei cinema perchè non possono permettersi il costo dell'aggiornamento al digitale avranno meno lavoro i fornitori di quello che si vende nei bar.
Ho letto, non ricordo se qui nel forum, che ci sono aziende che si propongono di gestire più cinema assieme, via Internet. In questi casi si licenzia il proiezionista e ritorna la maschera. E immagino i problemi di proiezione non essendoci personale adegato nel cinema.
Ma al giorno d'oggi "valgono" solo i numeri, che da un certo punto di vista non è neanche guadagno, perchè questo significherebbe guadagnarci dai soldi. Ma per le aziende grandi, per i dirigenti avere un fatturato di tot o di tot+X a loro non cambia nulla. Fanno sempre il loro lavoro dalla mattina a sera senza capire la società e le persone; e senza capire come la stanno rovinando.
Scusate ma quando questo? Quando lavoro in arena si ma quando lavoro in multisala no. Si sta "giù con i spettatori"; sono le maschere ha essere state licenziate per prime dalla tecnologia cinematografica. E da tanti anni.RomaItalia
La "maledizione" del digitale: via dai cinema i proiezionisti
di Laura Pesino
Tanto non li vede nessuno. Soli e senza gloria. Chiusi dietro le finestrelle dei cinema, nascosti nelle cabine a maneggiare proiettori e pellicole per garantire che in sala tutto proceda regolarmente e il pubblico pagante si goda lo spettacolo. Senza errori, senza interruzioni e senza problemi. Un po' come accadeva nel film di Tornatore, Nuovi Cinema Paradiso.
Non ho mai capito se la pubblica, essendo tale, può avere UNA opinione.l'opinione pubblica risponde che il progresso non si può fermare.
Comunque il progresso significa miglioramento. Un cambiamento non è per forza progresso. E dire il progresso non si può fermare è dire una grandissima c a z z a t a. Non è un'entità vivente. Siamo noi la società e siamo noi che dovremmo decidere come vivere.
Ci si preoccupa dei proiezionisti ma verranno licenziati anche i "stampatori" di pellicole, e con il digitale i corrieri. E quando chiuderanno dei cinema perchè non possono permettersi il costo dell'aggiornamento al digitale avranno meno lavoro i fornitori di quello che si vende nei bar.
Ho letto, non ricordo se qui nel forum, che ci sono aziende che si propongono di gestire più cinema assieme, via Internet. In questi casi si licenzia il proiezionista e ritorna la maschera. E immagino i problemi di proiezione non essendoci personale adegato nel cinema.
Ma al giorno d'oggi "valgono" solo i numeri, che da un certo punto di vista non è neanche guadagno, perchè questo significherebbe guadagnarci dai soldi. Ma per le aziende grandi, per i dirigenti avere un fatturato di tot o di tot+X a loro non cambia nulla. Fanno sempre il loro lavoro dalla mattina a sera senza capire la società e le persone; e senza capire come la stanno rovinando.