Controllo dei NAS sugli occhiali 3D

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Daniele Buttafava
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Re: Controllo dei NAS sugli occhiali 3D

Messaggio da Daniele Buttafava »

Ei ragazzi!!!Ma, c'è stata qualche news sugli occhiali questi giorni che mi sono perso??
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Mauro
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Re: Controllo dei NAS sugli occhiali 3D

Messaggio da Mauro »

Ieri il mio capo mi ha passato una circolare ANEC ma non ho avuto tempo di leggerla approfonditamente; in sostanza si ribadisce la necessità di esporre al pubblico le "indicazioni" suggerite dal ministero in data 17/3/2010 in merito all'uso degli occhiali 3d.
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Antonio Marcheselli
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Re: Controllo dei NAS sugli occhiali 3D

Messaggio da Antonio Marcheselli »

Ma l'associazione consumatori la passa liscia?
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Daniele Buttafava
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Re: Controllo dei NAS sugli occhiali 3D

Messaggio da Daniele Buttafava »

Hee! Caro Antonio.Sono passati purtroppo i bei tempi della gogna sulla pubblica piazza!!
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Antonio Marcheselli
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Re: Controllo dei NAS sugli occhiali 3D

Messaggio da Antonio Marcheselli »

Che poi ho scoperto che ero socio Adiconsum!
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iovlui
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Re: Controllo dei NAS sugli occhiali 3D

Messaggio da iovlui »

Fresco di giornata

http://www.repubblica.it/salute/prevenz ... 35344/?rss

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Antonio Marcheselli
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Re: Controllo dei NAS sugli occhiali 3D

Messaggio da Antonio Marcheselli »

Dirlo subito fin da principio no eh?
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andrea
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Re: Controllo dei NAS sugli occhiali 3D

Messaggio da andrea »

Da domani voglio in tutti ristoranti bicchieri e posate imbustati, i manici dei carrelli della spesa sterilizzati e imbustati, non devo più provarmi un paio di occhiali dall'ottico e non darò più la mano agli sconosciuti se non guantata.

And.Re

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Mauro
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Re: Controllo dei NAS sugli occhiali 3D

Messaggio da Mauro »

Quantomeno sono riusciti a capire che esistono differenti tecnologie per la visualizzazione del 3d e che gli occhiali non sono compatibili tra i vari sistemi.
E' corretto disporre dei protocolli di pulizia per l'igenizzazione degli occhiali ma arrivare al punto di doverli imbustare mi sembra assurdo.
Presso il mio cinema laviamo gli occhiali in lavastoviglie professionale con detergenti specifici e al termine del lavaggio utilizziamo un brillantante utilizzato per la strumentazione chirurgica che favorisce l'asciugatura.
Lasciamo asciugare gli occhiali all'aria e li riponiamo negli armadioni della XpanD che poi utilizziamo per la distribuzione in sala, effettuata (generalmente da me o dal mio collega) con guanti in lattice.
Cosa dovremmo fare di più?

Dimenticavo...in seguito alla circolare del 17/3/2010 abbiamo affisso sulle (numerose) porte del cinema e in prossimità della sala cartelli con le indicazioni in merito all'utilizzo degli occhiali e al protocollo di igenizzazione utilizzato.
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iovlui
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Re: Controllo dei NAS sugli occhiali 3D

Messaggio da iovlui »

Mauro ha scritto:ma arrivare al punto di doverli imbustare mi sembra assurdo.

Concordo ma adesso come si fa?
Questa cosa complica di molto la distribuzione e il ritiro degli occhiali.
Per non parlare dello spreco inutile di plastica (perchè le buste andrebbero pure cambiate no ?).
Siamo sempre al paradosso e all'imbecillità italiana.
Eppure la SOI era stata abbastanza chiara in merito.

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Mauro
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Re: Controllo dei NAS sugli occhiali 3D

Messaggio da Mauro »

perchè le buste andrebbero pure cambiate no ?
Beh, visto il comportamento particolarmente incivile di alcuni spettatori le buste di plastica ce le ritroveremmo in buona parte accartocciate sotto i sedili, così ci tocca pure raccoglierle :Censured!:
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Antonio Marcheselli
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Re: Controllo dei NAS sugli occhiali 3D

Messaggio da Antonio Marcheselli »

darle in busta al momento della consegna ma tenere la busta? Cioè imbustarle e metterle nell'espositore. Poi prendere la busta con le mani e porla al cliente che prende solo gli occhiali.
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ilaz
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Re: Controllo dei NAS sugli occhiali 3D

Messaggio da ilaz »

Per la questioen busta, Cinecity Udine già lo fa dall'alba dei tempi.

La maschera ti dà in mano la busta come fosse un bel croissant, e all'interno trovi gli occhiali XpanD e il foglietto con le avvertenze.
Al ritiro, dai gli occhiali alla maschera, e la busta te la puoi anche tenere.
Certo, molte buste rimangono in sala in mezzo a pop-corn e bicchieroni di soda, ma è la prassi.

In realtà non vedo alcuna complicanza: la questione degli occhiali, in Cinecity (dalla distribuzione, al lavaggio, all'asciugatura, al ritiro), è gestita impeccabilmente, e conferisce un grande senso di sicurezza.

Volendo, per avere l'eccellenza del servizio, servirebbe una salvietta per una ulteriore auto pulizia, ma è proprio un vezzo aggiuntivo che consiglierei io per gli igienisti hard-core.
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Re: Controllo dei NAS sugli occhiali 3D

Messaggio da pclarici »

Aspetto di vedere il testo integrale, ma credo che "(...) il confezionamento degli occhiali (...) tale da evitare ricontaminazioni fino all'utilizzo da parte dell'utente (...)" possa anche essere la semplice custodia degli occhiali sanificati in un contenitore apposito e richiudibile, che è quello che personalmente faccio ora. E le comunicazioni in forma scritta a cui si fa riferimento sotto possono essere i cartelli già presenti, resi opportunamente visibili nel luogo di consegna degli occhiali. Vedremo chi sarà a verificare e certificare le singole procedure di pulizia.

Comunque, la mia impressione è che si stia ancora tirando ai passeri col bazooka.
Pietro Clarici
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Gio
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Re: Controllo dei NAS sugli occhiali 3D

Messaggio da Gio »

L'imbustamento del singolo occhiale lo abbiamo fatto all'inizio, con il foglietto d'istruzioni (pagato tramite sponsor) Poi lo abbiamo abbandonato perché, oltre al tempo necessario all'imbustamento di tutti gli occhiali, abbiamo anche lo smaltimento del secco non riciclabile che qui paghiamo a "consengna" ovvero in base al quantitativo di sacchi.
Il problema delle buste in sala era minimo: quasi tutti riconsegnavano gli occhiali con la busta.
Però prima di dire altro voglio anche io leggere il testo di legge. Son sicuro che domani arriverà via e-mail. Poi si vedrà come procedere.
Giovanni Zampieri
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Fbrighi
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Re: Controllo dei NAS sugli occhiali 3D

Messaggio da Fbrighi »

L'imbustamento mi pare una soluzione ottimale. Addirittura si potrebbero usare le imbustatici termiche (tipo quelle all'ingresso dei supermarket nei centri commerciali, che vi sigillano gli acquisti precedenti), e sulla plastica prestampare le informazioni essenziali (risparmiando pure sul foglietto).

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Gio
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Re: Controllo dei NAS sugli occhiali 3D

Messaggio da Gio »

Io ho quella termica... Sigillare 200-300 buste è tutt'altro che comodo... E' da catena di montaggio... Se serve mi sa che cerco un qualcheccosa di automatico :D
Giovanni Zampieri
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Re: Controllo dei NAS sugli occhiali 3D

Messaggio da Fbrighi »

Effettivamente ... Cinecity usa le buste tipo "cookigel", quelle con la chiusura "a pressione". Li ho visti imbustare a mano, inserendo in ognuna il foglietto colle istruzioni/informazioni.

Quando è uscito Avatar, avevano 5 sale con Xpand attive, piene quasi a ogni orario (saranno stati almeno un migliaio di occhiali in circolazione, credo)... non ho idea di quanto personale ci fosse dietro...certo è che se non sono diventati matti quella volta...nulla può più fermarli :-)

FKB
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pclarici
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Re: Controllo dei NAS sugli occhiali 3D

Messaggio da pclarici »

DGPREV 0035648-P-06/08/2010 I.Z.b.d.

Ai Dipartimenti di prevenzione delle ASL Per il tramite degli Assessorati regionali Alla sanità LORO SEDI
Al Comando Carabinieri per la tutela della Salute Piazzale Marconi, 25 ROMA
Agli esercenti delle sale cinematografiche Per il tramite delle Associazioni di categoria LORO SEDI

E p.c. A Unioncamere 00187 Piazza Sallustio 21 ROMA
Al Ministero dello sviluppo economico Via Sallustiana 53 00187 Roma

OGGETTO: occhiali 3D per la visione di spettacoli cinematografici

Con nota circolare del 17 marzo scorso si sono fornite agli Enti in indirizzo indicazioni e raccomandazioni del Consiglio superiore di sanità in ordine all’argomento indicato in oggetto, fatta salva la riserva si ulteriori approfondimenti.
Al riguardo, si segnala che, anche a seguito della messa a disposizione da parte del mondo della produzione e del commercio di ulteriori e più puntuali elementi informativi relativi alle tipologie di occhiali 3D attualmente disponibili sul mercato, si è ritenuto opportuno consultare nuovamente il Consiglio superiore di sanità in ordine alla possibilità o meno di un ricondizionamento (cioè di un trattamento di pulizia e abbattimento della carica batterica) degli apparecchi che per tecnologia o costo hanno caratteristiche difficilmente assimilabili ad un usa e getta.
Il Consiglio - constatata la presenza in commercio di diverse tipologie di occhiali 3D, tra loro non intercambiabili (in relazione alle diverse tecnologie che vengono richieste per il loro utilizzo), nonché la diversa tipologia di materiali con i quali questi occhiali sono realizzati e preso atto delle diverse indicazioni riportate dai produttori in relazione al riutilizzo o meno degli stessi occhiali – nelle sedute del 30 giugno e del 13 luglio 2010 ha preliminarmente ribadito la necessità di una speciale attenzione nell’uso degli occhiali in oggetto in relazione ai possibili rischi di trasmissione di infezioni ed ha auspicato che le tecniche produttive possano evolvere garantendo ove possibile l’approccio monouso.
Tanto premesso, si rappresenta che, sul tema degli occhiali 3D che non è possibile considerare monouso per tecnologia e costo, il medesimo Consesso ha ritenuto sia possibile ricondizionare gli occhiali 3D attraverso appropriati processi di pulizia e disinfezione. In questo senso è stata ribadita la necessità che:

a. nei casi in cui si preveda il riutilizzo degli occhiali da parte di utenti diversi, vengano adottati protocolli di pulizia e disinfezioni appropriati per ogni singola tipologia di occhiale, anche in relazione alle caratteristiche dei materiali con cui sono realizzati e atti a garantire il mantenimento della qualità di visione;
b. tali protocolli garantiscano, dopo l’effettuazione del trattamento, l’assenza di microrganismi e parassiti patogeni;
c. il confezionamento degli occhiali sia tale da evitare ricontaminazioni fino all’utilizzo da parte dell’utente;

Conseguentemente il Consiglio ha raccomandato che:

- vengano specificate in modo formale dalla ditta produttrice di occhiali 3D le modalità raccomandate
di ricondizionamento, producendo le opportune evidenze circa la garanzia di assenza di
microrganismi e parassiti patogeni dopo il trattamento;
- per le tipologie di ricondizionamento già in essere e non conformi alle specifiche indicate dal
produttore, l’esercente cinematografico debba rendere evidente in modo formale le garanzie di cui
alle lettere b e c del precedente punto;
- venga reso noto all’utente in forma scritta che gli occhiali, consegnati nell’apposita confezione, sono
stati appropriatamente ricondizionati così da escludere la possibile trasmissione di patogeni.

In relazione a quanto sopra, si invitano gli esercenti delle sale cinematografiche che intendano utilizzare occhiali 3D non usa e getta ad attenersi alle sopraccitate raccomandazioni del Consiglio superiore di sanità e garantire, nei confronti degli spettatori, la più ampia diffusione dei contenuti della presente e della precedente nota – di pari oggetto – del 17 marzo.
Si invita altresì l’Unioncamere a voler cortesemente favorire la diffusione della presente e della precedente circolare anche nei locali pubblici di intrattenimento, nei quali, mediante apparecchi televisivi, vengano diffuse immagini 3D.
I Dipartimenti di prevenzione ed i NAS in indirizzo sono invitati a vigilare sull’applicazione della presente circolare.

IL MINISTRO Ferruccio Fazio
Pietro Clarici
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Re: Controllo dei NAS sugli occhiali 3D

Messaggio da Antonio Marcheselli »

E' proprio vero, il 3D è pericoloso, dovremmo bruciare tutti gli occhiali all'inferno :)

(notare il link)

http://notizieincredibili.scuolazoo.com ... to-un-film
Donna dichiara di essere rimasta incinta dopo aver visto un film porno in 3D
by ScuolaZOO, 13 Maggio 2010, 89303 viste.

La moglie di un soldato dell'esercito americano, Jennifer Stweart, afferma di essere rimasta incinta guardando un film per adulti in 3D in compagnia dei suoi amici a New York.

A complicare la tesi della donna è la nascita del bambino, il colore della sua pelle è nera mentre la coppia ha la pelle bianca. Ma la fantasia della donna non ha limiti e ha spiegato così la stranezza: Il bambino somiglia ad uno dei protagonisti di colore della pellicola hard. Con questa tesi sta cercando di convincere tutti di essere rimasta incinta guardando il film in 3D.

"Un mese dopo aver visto il film, ho cominciato ad avere le vertigini e dopo vari controlli ho saputo di essere incinta", ha detto la donna 38enne.

Jennifer ammette anche il suo matrimonio con l'uomo, un militare degli Stati Uniti che era in servizio all'estero potrebbe essere nei guai: "Anche se mio marito ha creduto in me, il mio matrimonio potrebbe essere a rischio, ma lui sa che io sono fedele", ha detto.

Il marito Erick Jhonson, dalle dichiarazioni sembra dar ragione alla donna: "La vicenda mi fa sorgere qualche dubbio, ma io credo alla fedeltà di mia moglie e so che con la tecnologia di oggi tutto è possibile".
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