Far funzionare prj 380v tri a 220v mono-fase
Inviato: sab ago 18, 2007 11:09 am
Ho notato che su questo Forum va sempre più aumentando il numero di utenti e non, che a vario titolo, collezionismo, passione personale, ecc., risistemano vecchi proiettori con passione, dedizione e dispendio di energie per poi impattare duramente con una realtà: l’alimentazione elettrica. E quasi sempre si verte sul fatto che il proiettore, o meglio il suo motore, necessita del sistema di alimentazione trifase e l’utente ha a disposizione solamente la monofase.
A questo punto credo che valga la pena affrontare l’argomento in questa sezione in modo che ci sia un punto di riferimento che dia qualche nozione, seppure in modo semplice, sull’argomento.
Premetto subito che non entro volutamente sul sistema di avviamento elettronico ad inverter ne tantomento affronto la tematica di avviamento dei motori elettrici nella globalità: mi limito essenzialmente al classico motore elettrico asincrono trifase del proiettore. In questa sezione già c’è una scheda tecnica sul motore del proiettore “Curiosando: il motore elettrico trifase” a cui vi rimando per un qualcosa in più sul motore del proiettore.
Partiamo subito dalla premessa che un ordinario motore elettrico trifase, normalmente adottato sui proiettori, forme costruttive e sistemi di fissaggio e trasmissione meccanica a parte per cui ogni proiettore fa capitolo a se, è concepito per poter utilizzare sia la 220 che la 380 trifase: dipende solamente da come viene collegato.
Nel motore è presente una morsettiera elettrica in cui vanno collegati i tre (in alcuni casi sei) fili di alimentazione. Spesso, ma non sempre, c’è l’identificativo dei morsetti:
Morsetti e disposizione avvolgimenti
COLLEGAMENTO A TRIANGOLO E A STELLA
A seconda di come vengono poi messi dei “cavallotti” o piastrine sui morsetti si determina il tipo di collegamento e quindi la tensione a cui deve lavorare il motore:
I collegamenti possibili sono due:
Collegamento a “TRIANGOLO” per alimentazione 220 v
TRIANGOLO : connessione avvolgimenti
Collegamento a “STELLA” per alimentazione 380 v
STELLA : connessione avvolgimenti
AVVIAMENTO DEL MOTORE CON SISTEMA TRIFASE
Per evitare di avviare bruscamente il motore del proiettore fornendogli alimentazione (sarebbe altrimenti bastato un semplice interruttore) e quindi evitare danni alla meccanica del proiettore che si sarebbe ritrovata a dover sopportare una repentina messa in rotazione partendo da completamente ferma, quando la trifase era a 220 volt su alcuni modelli di proiettore erano già presenti delle resistenze di avviamento ma, su molti, si optava per l’avviatore stella-triangolo.
MEDIANTE COMMUTATORE STELLA-TRIANGOLO
Questo avviatore altro non era che un commutatore a doppia sezione a tre posizioni e precisamente: FERMO, AVVIAMENTO, MARCIA.
Dato che l’alimentazione viene sempre applicata ai morsetti contraddistinti R S T, operando una commutazione di collegamento all’altro lato degli avvolgimenti, si poteva passare da serie a parallelo, ottenendo così un graduale avviamento del motore.
Facendo compiere al commutatore di avviamento il primo scatto, esso operava contemporaneamente la chiusura dei contatti di alimentazione ed il collegamento in serie degli avvolgimenti, ossia stella, ed il motore partiva con una tensione inferiore 220v contro 380v, quindi poneva in rotazione tutta la meccanica del proiettore.
Successivamente, acquisita velocità, si faceva compiere il secondo scatto al commutatore che operava solamente il collegamento in parallelo degli avvolgimenti, cioè triangolo, ed il motore marciava con la sua tensione regolare e quindi a pieno regime.
Il terzo scatto del commutatore interrompeva solamente ’alimentazione elettrica, fermando quindi il motore.
MEDIANTE COMMUTATORE A SCATTI E RESISTENZE
Successivamente la 220 trifase venne soppiantata dalla 380 trifase e quindi si dovette rivedere tutto. In alcuni casi si installava un piccolo trasformatore trifase giustappunto necessario per far funzionare la cabina in altri casi, la maggioranza, poiché sia il raddrizzatore che il motore del proiettore sono previsti per funzionare con entrambe le tensioni (anche il trasformatore del raddrizzatore prevede il collegamento a stella o a triangolo) sia il raddrizzatore che il motore del proiettore vennero definitivamente collegati a stella sulla loro morsettiera. A questo punto poiché non era più possibile eseguire l’avviamento stella-triangolo a meno di non far riavvolgere il motore per funzionamento stella-triangolo con tensione di 380v a triangolo, fu necessario installare delle resistenze per l’avviamento e modificare i collegamenti sugli esistenti commutatori di avviamento, mentre per le nuove produzioni il sistema di avviamento a resistenza veniva direttamente installato in sede di fabbrica. Il sistema di avviamento a resistenze è a tutt’oggi ancora largamente utilizzato anche se con i moderni inverter è possibile ottenere partenze modulari e controllare in velocità il motore.
L’attuale sistema di avviamento a resistenze può prevedere sia due che tre resistenze anche su più ordini diversi, vale a dire che si può, in base al numero di scatti di cui viene dotato il commutatore di avviamento, utilizzare da un minimo di due ad un massimo di sei resistenze che vengono progressivamente escluse. Il sistema più impiegato odiernamente è a tre resistenze che vengono escluse simultaneamente.
Ecco i tre sistemi più impiegati:
Mediante commutatore a tre posizioni e due resistenze
Mediante commutatore a tre posizioni e tre resistenze
Mediante commutatore a quattro posizioni e sei resistenze
AVVIAMENTO DEL MOTORE CON SISTEMA MONOFASE
Quando si vuol far funzionare un motore trifase con la monofase, cosa peraltro vivamente NON CONSIGLIATA, innanzitutto si può arrivare a delle perdite di potenza del 30% e anche oltre e comunque sia il motore non erogherà mai la sua piena potenza. Ciò dipende in modo principale proprio da come sono costruiti i due tipi di motore: il trifase ed il monofase. Tutto sta nella bobinatura degli avvolgimenti. Se mi è concesso definirli così il motore trifase ha tre avvolgimenti “di funzionamento” mentre quello monofase ha due avvolgimenti: uno di “funzionamento” ed uno di “avviamento” disposti in maniera particolare. Per chi fosse interessato a ciò può consultare manuali di bobinatura avvolgimenti come ad esempio “Il Mazzocchino”. Quindi proprio per questa basilare diversificazione costruttiva il funzionamento di un motore trifase con la monofase non porta il motore al suo rendimento ottimale.
Un’altra cosa importante da notare è che a pari potenza il motore trifase è più piccolo, dimensionalmente parlando, del corrispettivo monofase. Se un motore valesse l’altro i Costruttori di proiettori adotterebbero indifferentemente l’uno o l’altro in base alle richieste, cosa che invece non avviene.
Per coloro che proprio intendessero far funzionare il motore trifase del proiettore con la monofase, anche se ripeto è una scelta SCONSIGLIABILE, innanzitutto debbono predisporre il motore per il funzionamento a TRIANGOLO (vedi sopra) e poi necessariamente debbono utilizzare un condensatore per dare la “spinta” necessaria di partenza al motore.
Esiste una formula per il calcolo del condensatore.
Comunque, per dare un aiuto a coloro che intendono optare per la scelta del motore trifase adattato alla monofase, lo schema di collegamento da seguire per poterlo far girare è il seguente:
Collegamento a triangolo ed inserimento del condensatore
Naturalmente poi di debbono mettere le resistenze e ricollegare il commutatore:
Commutatori e resistenze sulla monofase
ciao - alvaro
A questo punto credo che valga la pena affrontare l’argomento in questa sezione in modo che ci sia un punto di riferimento che dia qualche nozione, seppure in modo semplice, sull’argomento.
Premetto subito che non entro volutamente sul sistema di avviamento elettronico ad inverter ne tantomento affronto la tematica di avviamento dei motori elettrici nella globalità: mi limito essenzialmente al classico motore elettrico asincrono trifase del proiettore. In questa sezione già c’è una scheda tecnica sul motore del proiettore “Curiosando: il motore elettrico trifase” a cui vi rimando per un qualcosa in più sul motore del proiettore.
Partiamo subito dalla premessa che un ordinario motore elettrico trifase, normalmente adottato sui proiettori, forme costruttive e sistemi di fissaggio e trasmissione meccanica a parte per cui ogni proiettore fa capitolo a se, è concepito per poter utilizzare sia la 220 che la 380 trifase: dipende solamente da come viene collegato.
Nel motore è presente una morsettiera elettrica in cui vanno collegati i tre (in alcuni casi sei) fili di alimentazione. Spesso, ma non sempre, c’è l’identificativo dei morsetti:
Morsetti e disposizione avvolgimenti
COLLEGAMENTO A TRIANGOLO E A STELLA
A seconda di come vengono poi messi dei “cavallotti” o piastrine sui morsetti si determina il tipo di collegamento e quindi la tensione a cui deve lavorare il motore:
I collegamenti possibili sono due:
Collegamento a “TRIANGOLO” per alimentazione 220 v
TRIANGOLO : connessione avvolgimenti
Collegamento a “STELLA” per alimentazione 380 v
STELLA : connessione avvolgimenti
AVVIAMENTO DEL MOTORE CON SISTEMA TRIFASE
Per evitare di avviare bruscamente il motore del proiettore fornendogli alimentazione (sarebbe altrimenti bastato un semplice interruttore) e quindi evitare danni alla meccanica del proiettore che si sarebbe ritrovata a dover sopportare una repentina messa in rotazione partendo da completamente ferma, quando la trifase era a 220 volt su alcuni modelli di proiettore erano già presenti delle resistenze di avviamento ma, su molti, si optava per l’avviatore stella-triangolo.
MEDIANTE COMMUTATORE STELLA-TRIANGOLO
Questo avviatore altro non era che un commutatore a doppia sezione a tre posizioni e precisamente: FERMO, AVVIAMENTO, MARCIA.
Dato che l’alimentazione viene sempre applicata ai morsetti contraddistinti R S T, operando una commutazione di collegamento all’altro lato degli avvolgimenti, si poteva passare da serie a parallelo, ottenendo così un graduale avviamento del motore.
Facendo compiere al commutatore di avviamento il primo scatto, esso operava contemporaneamente la chiusura dei contatti di alimentazione ed il collegamento in serie degli avvolgimenti, ossia stella, ed il motore partiva con una tensione inferiore 220v contro 380v, quindi poneva in rotazione tutta la meccanica del proiettore.
Successivamente, acquisita velocità, si faceva compiere il secondo scatto al commutatore che operava solamente il collegamento in parallelo degli avvolgimenti, cioè triangolo, ed il motore marciava con la sua tensione regolare e quindi a pieno regime.
Il terzo scatto del commutatore interrompeva solamente ’alimentazione elettrica, fermando quindi il motore.
MEDIANTE COMMUTATORE A SCATTI E RESISTENZE
Successivamente la 220 trifase venne soppiantata dalla 380 trifase e quindi si dovette rivedere tutto. In alcuni casi si installava un piccolo trasformatore trifase giustappunto necessario per far funzionare la cabina in altri casi, la maggioranza, poiché sia il raddrizzatore che il motore del proiettore sono previsti per funzionare con entrambe le tensioni (anche il trasformatore del raddrizzatore prevede il collegamento a stella o a triangolo) sia il raddrizzatore che il motore del proiettore vennero definitivamente collegati a stella sulla loro morsettiera. A questo punto poiché non era più possibile eseguire l’avviamento stella-triangolo a meno di non far riavvolgere il motore per funzionamento stella-triangolo con tensione di 380v a triangolo, fu necessario installare delle resistenze per l’avviamento e modificare i collegamenti sugli esistenti commutatori di avviamento, mentre per le nuove produzioni il sistema di avviamento a resistenza veniva direttamente installato in sede di fabbrica. Il sistema di avviamento a resistenze è a tutt’oggi ancora largamente utilizzato anche se con i moderni inverter è possibile ottenere partenze modulari e controllare in velocità il motore.
L’attuale sistema di avviamento a resistenze può prevedere sia due che tre resistenze anche su più ordini diversi, vale a dire che si può, in base al numero di scatti di cui viene dotato il commutatore di avviamento, utilizzare da un minimo di due ad un massimo di sei resistenze che vengono progressivamente escluse. Il sistema più impiegato odiernamente è a tre resistenze che vengono escluse simultaneamente.
Ecco i tre sistemi più impiegati:
Mediante commutatore a tre posizioni e due resistenze
Mediante commutatore a tre posizioni e tre resistenze
Mediante commutatore a quattro posizioni e sei resistenze
AVVIAMENTO DEL MOTORE CON SISTEMA MONOFASE
Quando si vuol far funzionare un motore trifase con la monofase, cosa peraltro vivamente NON CONSIGLIATA, innanzitutto si può arrivare a delle perdite di potenza del 30% e anche oltre e comunque sia il motore non erogherà mai la sua piena potenza. Ciò dipende in modo principale proprio da come sono costruiti i due tipi di motore: il trifase ed il monofase. Tutto sta nella bobinatura degli avvolgimenti. Se mi è concesso definirli così il motore trifase ha tre avvolgimenti “di funzionamento” mentre quello monofase ha due avvolgimenti: uno di “funzionamento” ed uno di “avviamento” disposti in maniera particolare. Per chi fosse interessato a ciò può consultare manuali di bobinatura avvolgimenti come ad esempio “Il Mazzocchino”. Quindi proprio per questa basilare diversificazione costruttiva il funzionamento di un motore trifase con la monofase non porta il motore al suo rendimento ottimale.
Un’altra cosa importante da notare è che a pari potenza il motore trifase è più piccolo, dimensionalmente parlando, del corrispettivo monofase. Se un motore valesse l’altro i Costruttori di proiettori adotterebbero indifferentemente l’uno o l’altro in base alle richieste, cosa che invece non avviene.
Per coloro che proprio intendessero far funzionare il motore trifase del proiettore con la monofase, anche se ripeto è una scelta SCONSIGLIABILE, innanzitutto debbono predisporre il motore per il funzionamento a TRIANGOLO (vedi sopra) e poi necessariamente debbono utilizzare un condensatore per dare la “spinta” necessaria di partenza al motore.
Esiste una formula per il calcolo del condensatore.
Comunque, per dare un aiuto a coloro che intendono optare per la scelta del motore trifase adattato alla monofase, lo schema di collegamento da seguire per poterlo far girare è il seguente:
Collegamento a triangolo ed inserimento del condensatore
Naturalmente poi di debbono mettere le resistenze e ricollegare il commutatore:
Commutatori e resistenze sulla monofase
ciao - alvaro