FRANKENSTEIN, JR. , UCI Fiume Veneto sala 2 - Nexo Digital

[velvet]

Ciao a tutti,
vi seguo da anni come lettore in quanto da sempre appassionato di cinema e tecnica cinematografica, nonché utilizzatore di materiale 16mm e S8. Ho anche una piccola esperienza come proiezionista in sala, ormai lontana nel tempo.

Dopo l'esperienza che ho vissuto ieri sera giovedì 3 febbraio, non ho resistito e mi sono iscritto per fare una piccola recensione dell' allucinante proiezione a cui ho assistito.

Ho acquistato i biglietti on line (tralasciamo l'arretratezza e la poca trasparenza del sito UCI per le prenotazioni) e siamo arrivati al cinema con 10 minuti di anticipo per vedere il capolavoro di Mel Brooks.
Inizio indicato ore 20, ci sediamo in sala alle 19.55.

Fino alle 20.35 proiezione di pubblicità e trailer vari mista pellicola/video, con audio che andava dal praticamente inudibile (alcuni spot addirittura uscivano solo dai canali effetti, niente da dietro lo schermo) su fino alla soglia del dolore ai timpani, con la cassa retroschermo DX che gracchiava paurosamente (bobina cotta?).
La proiezione di questa accozzaglia di spot e trailer è stata inframezzata da accensioni random delle luci in sala, e naturalmente accompagnata da improperi e BUUU del pubblico.

Alle 20.40 finalmente parte la proiezione da HDD dei filmati abbinati al film Radio Deejay ecc (le precedenti proiezioni in video erano orrendamente in bassa risoluzione, con upscaling visibilissimo) che vengono però bruscamente stoppati dopo pochi secondi perché evidentemente si sono resi conto di essere "un pelino" in ritardo.

Alle 20.45 parte il film: audio osceno, non tanto perché non "rimasterizzato" (questo lo accetto), ma credo perché il processore non fosse settato correttamente per un film palesemente mono: a causa delle cancellazioni di fase infatti l'audio passava in modo del tutto casuale da una parte all'altra dei canali front rendendo l'ascolto difficoltoso e molto fastidioso.

Immagine luminosa e correttamente contrastata, ma rumore digitale evidentissimo e fastidioso nelle scene chiare. Assolutamente ridicola la scelta di alcune zoomate digitali posticce e fermi immagine al termine di alcune sequenze (il film lo conosco a memoria, mi sono accorto subito di queste "aggiunte").

Il bello arriva alle 21.30 : nel bel mezzo di un dialogo (il mostro si è appena "animato") CRAK! luci in sala e film spento. Che bel modo di fare l'intervallo (senza nemmeno il cartello) !! Parte un'altra bordata di BUUU dal pubblico che si vede costretto ad aspettare quasi 10 minuti per veder riprendere l'amato film.

Conclusione: abbiamo speso 9 euro per vedere (male) 35 minuti di pubblicità e un film brutalmente massacrato da gente che non dovrebbe gestire un cinema ma al limite un'autolavaggio (con tutto il rispetto per i titolari di autolavaggi). Sicuramente noi 4 non metteremo mai più piede in quel posto, ma credo come noi faranno molti dei presenti alla proiezione, almeno stando a sentire i commenti ad alta voce di moltissime persone imbufalite.

Se questo è cinema, io sono Catherine Denevue. Scusate lo sfogo, ma io amo il cinema e odio pagare per assistere ad oscenità simili.

[Antonio Marcheselli]

Ciao

Mio fratello si e' recato in un UCI tempo fa e lamento' la medesima tempistica con trailer e pubblicita'. Ricordo che oltre i 20 minuti una sentenza ha stabilito che e' possibile chiedere i danni in quanto si approfitta del tempo del cliente.

Per quanto riguarda l'audio, non e' mono ma 2.0 come comunicato da Nexo Digital. Chiaramente in una sala moderna dove i riverberi sono - si spera - minimi, l'effetto non e' piacevole. Se poi i livelli dei canali variano - per tecnologie dell'epoca - il risultato non puo' essere che quello che descrivi te. Fortunatamente i processori non dovrebbero avere varie opzioni per la proiezione: la maggior parte riceve l'audio da un adattatore esterno (sigh!) e quindi tramite Format 11, che non consente errori se non dovuti ad errori di installazione o guasti. In altre parole, se il DCP e' 1.0, non e' possibile metterlo in MONO con una selezione del processore, quantomeno non in una installazione tradizionale, poi tutto e' possibile: in una cabina di proiezione puo' accadere di tutto!

A presto
Antonio

[velvet]

Per l'audio, se le cose stanno così (2.0) allora chi ha effettuato il mastering da 1.0 a 2.0 è un'animale, non un fonico. L'audio originale del film è un onesto mono comune al 99% dei film di quell'epoca, ma così è stato trasformato in qualcosa di totalmente inascoltabile....

Effettivamente per giramento di scatole all'uscita volevo andare a protestare per le tempistiche inaccettabili, ma poi mi sono detto che era inutile che me la prendessi col malcapitato dipendente... Ho semplicemente giurato a me stesso che non metterò mai più piede in quella "macelleria del cinema".

[Antonio Marcheselli]

In effetti anche io ero rimasto un po' perplesso per il 2.0. Non ne vedo l'utilita'. O si tenta di realizzare un 5.1 - ma solo per ridare l'ambienza delle sale dell'epoca, senza creare surround posticci e inopportuni - o si lascia un MONO, che suonera' "strano" in una sala acusticamente corretta ma sempre meglio di un 2.0, specie se fatto come descrivi te.

[velvet]

Già, come dici giustamente bastava dare un minimo di riverbero nei canali effetti e tenere i retroschermo rigorosamente in mono (o meglio ancora far lavorare solo il centrale -se questo è possibile-) per ricreare la tipica atmosfera delle grandi sale d'un tempo.

Invece, come si dice, hanno fatto a' strunzata...

[Antonio Marcheselli]

Esatto, invece spesso si divertono a pompare surround e sub per fare il "5.1". Il DVD de "il nome della rosa" me lo son sempre guardato in pro-logic, che per fortuna e' nelle tracce disponibili. In DTS fa spavento.
Il mono d'altro canto suona strano: i film di woody allen erano sgradevoli perche' tutto l'audio viene dal canale centrale, che si "vede" chiaramente non avendo le sale moderne tempi di riverbero alti. Se poi sei in una sala piccola eccessivamente trattata, aiuto aiuto!

Evitiamo termini poco ortodossi, ok?

[velvet]

Ok, chiedo scusa, era solo un rafforzativo gergale...

[ilaz]

Ciao!
Di Uci Fiume conosco anch'io l'avvilente fama. In seguito a svariate esperienze personali e feedback esterni, anch'io come te ho deciso di non recarmi più in quella struttura, ripiegando verso i (pochi) cinema del circondario, a costo di vedermi il film in seconda visione.
Per iniziative eccezionali come queste del Nexo Legend, considerando che nel pordenonese non vi sono alternative oltre a Uci, scarrozzo fino a Cinecity Pradamano, che fino ad ora ha saputo confermare margini di accuratezza che si assestano a livelli decisamente soddisfacenti.

A dirla tutta, è anni che non ci metto piede e mi ero ripromesso di concedergli una seconda chance. Direi che ho abbandonato l'idea.


(Non dire parolacce che l'Antonio mi si inalbera : D)

[Antonio Marcheselli]

Capisco che UCI te le leva di bocca, ne so qualcosa io eh!

[Antonio Marcheselli]

Sono capitato per caso qui. E' la zoomata digitale che si diceva?

[mario beltramo]

Orca vedo che gli Uci non si smentiscono mai in qualunque parte d'Italia si vada , io sono a Genova e gli stessi problemi di audio mancante sulle pubblicita' ci sono anche qua' come evidenziato sopra ( e visto che ce ne sorbiamo minimo 30 m. al colpo la cosa mi fa girare le b.... non poco)
Ci sono 14 sale e ce ne fosse una in qui il quadro sia perfetto sullo schermo ,in tutte l'immagine straborda fuori e non di poco.
Sul film in pellicola in un punto qualunque ci sbattono un pezzo di pellicola vecchio e super usurato con su scritto intervallo 8 minuti e all'inizio del secondo tempo ce' di nuovo in testa intervallo 8 m.....
sul digitale è piu' bello taglio netto e accensione luci sala con entrata carrettino pop corn in sincrono.
Non ci crederete ma due volte ho pure beccato pubblicita' a luci accese nell'intervallo.poi pare abbiano smesso.
Grande Uci continua cosi'

[Daniele Buttafava]

Mario...!! Se ti trovi a Genova ti consiglio di andare a vedere qualche film nelle tradizionali sale del centro, che rispetto ad UCI offrono standar qualitativi ben piu' soddisfacenti,sopratutto le sale che proiettano in 2k!!
Ad esempio Frankenstein Junior e' stato programmato anche al Cinema Corallo (nella zona di Carignano ) nel quale la proiezione e l'audio sono a livelli qualitativi superlativi!
In privato se vuoi ti posso consigliare le sale che osservano i liveli minimi di decenza. Uci Fiumara non e' fra queste,come scritto da tanti piu' volte in questo forum.

[mario beltramo]

Te ne sarei immensamente grato sono qui per lavoro e visto che ci devo restare per un po' vorrei saperne di piu' visto che io almeno due volte alla settimana sono abituato ad andare al cinema.

[velvet]

Sono capitato per caso qui. E' la zoomata digitale che si diceva?

No, questa zoomata è nel film.

Una mi pare di ricordare sia durante la scena dello spettacolino col mostro, poi ci sono un paio di freeze-frame non previsti in origine e palesemente inseriti durante il "restauro" (virgolette d'obbligo).

@Ilaz: a pradamano ci sono stato a vedere Alice in Wonderland 3D ed effettivamente mi è sembrata tutt'altra musica. Ma per me sarebbero 60+60 km, un po' troppi per un film qualunque. Li farei volentieri solo in caso di eventi speciali.
Normalmente frequento solo Visionario e Cinemazero che tecnologicamente non saranno all'avanguardia, ma almeno hanno un sacro rispetto per il cinema.

[Alpy]

Immagine luminosa e correttamente contrastata, ma rumore digitale evidentissimo e fastidioso nelle scene chiare.

Ho visto di recente Intrigo internazionale al Corallo in 2K e la proiezione era ottima come dice But.
Riguardo al rumore digitale, occhio, perchè in FJ la pellicola è volutamente granulosa per scelta a quanto ne so....quindi dubito fosse rumore digitale come dici tu....

By

[pclarici]

(...) l'audio passava in modo del tutto casuale da una parte all'altra dei canali front rendendo l'ascolto difficoltoso e molto fastidioso.

Mi dispiace dirlo, ma era così anche da me, e il processore non c'entra nulla: va detto che, a sentire anche i miei operatori e qualcuno degli spettatori più smaliziati, la cosa era particolarmente evidente solo nei primi minuti. Mi sarebbe piaciuto avere la KDM per sbloccare la CPL con la traccia audio originale.

[velvet]

Riguardo al rumore digitale, occhio, perchè in FJ la pellicola è volutamente granulosa per scelta a quanto ne so....quindi dubito fosse rumore digitale come dici tu....

By

Come ho già scritto conosco molto bene il film, in passato ho avuto per le mani anche una (bella) copia 16mm dell'epoca su stock B/N.
La fotografia del film è volutamente contrastata per ricordare i vecchi film degli anni '40, ma non è assolutamente granulosa, almeno non più della media. Oltre a questo, da fotografo professionista spero di riuscire ancora a distinguere la grana della pellicola dal rumore digitale aggiunto.

Si, aggiunto.
E' un'artificio che si utilizza per evitare il clipping nelle alte luci, cioè la "bucatura" dei bianchi in caso di immagini a forte contrasto, che nel caso della pellicola è mitigata dalla leggera opacità del supporto + emulsione, mentre nel caso del digitale risulta fastidiosa in quanto corrispondente al bianco assoluto e vuoto, quindi subito evidente.

[velvet]

Mi dispiace dirlo, ma era così anche da me, e il processore non c'entra nulla: va detto che, a sentire anche i miei operatori e qualcuno degli spettatori più smaliziati, la cosa era particolarmente evidente solo nei primi minuti. Mi sarebbe piaciuto avere la KDM per sbloccare la CPL con la traccia audio originale.

Secondo me era uguale in tutto il film, solo che l'orecchio dell'uomo pian piano si abitua anche alle peggiori schifezze.
Il fatto che non fosse colpa del settaggio dell'impianto rende assai biasimevole il lavoro fatto da chi ha messo mani sul trasferimento della colonna mono del film in 2.0
Un vero massacro.

[Mauro]

Velvet, cortesemente evitiamo di quotare integralmente (ed inutilmente) i messaggi degli altri utenti.
Grazie!

[velvet]

Ok chiedo scusa.
Ho preso l'abitudine in altri forum dove è sconsigliato, in caso di risposta diretta ad un forumer, editare il suo messaggio o estrapolare delle frasi dal contesto.

Mi adeguerò. Anche se in parte già l'ho fatto