Istruzione

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Antonio Marcheselli
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Istruzione

Messaggio da Antonio Marcheselli »

Apro un dialogo sul tema istruzione. Alla radio l'altro giorno una persona è intervenuta al telefono (un cittadino qualsiasi) sostenendo che se continuamo a laureare tutti, a dare istruzione a tutti, poi nessuno vorrà fare i lavori umili. La sua soluzione sarebbe quindi quella di non esagerare con l'istruzione. Lo speaker ha commentato che lui era laureato ma che all'inizio della sua carriera aveva lavorato in un supermercato per pagarsi da vivere.

Quando studiavo inglese un mio "compagno di classe" disse che secondo lui dovrebbero dare istruzione solo a chi ha delle prospettive o qualcosa del genere, citando un suo amico laureato, che adesso gestiva un Takeaway (una rosticceria in Italiano!).

Dopo lunga e noiosa discussione, con netta seccatura del professore e del resto della classe :) ho commentato "ma te credi che il tuo amico sarebbe stato in grado di aprire la sua rosticceria se non avesse avuto un'istruzione?"

Ora, io sostengo che dovremmo investire molto ma molto di più sull'istruzione. Specialmente sull'istruzione base. Il livello di istruzione media di TUTTI i cittadini di un paese dovrebbe salire. E comunque investire anche su livelli superiori.
Io sostengo che se il laureato in, diciamo, legge si ostina a voler fare l'avvocato e passa 15 anni a cercare lavoro come avvocato rifiutandosi di fare qualsiasi altra cosa... il problema è in quella persona e non nel fatto che sia laureato.
Capisco benissimo che se studi 5 anni legge poi avresti anche voglia di fare l'avvocato, ma niente ti vieta di fare qualcosa di diverso e/o più umile per cominciare e poi vedere come vanno le cose. Rifiutarsi di fare un lavoro umile è da sciocchi.

Che ne pensano lor signori?
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Walter
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Re: Istruzione

Messaggio da Walter »

Antonio Marcheselli ha scritto: Io sostengo che se il laureato in, diciamo, legge si ostina a voler fare l'avvocato e passa 15 anni a cercare lavoro come avvocato rifiutandosi di fare qualsiasi altra cosa... il problema è in quella persona e non nel fatto che sia laureato.
Capisco benissimo che se studi 5 anni legge poi avresti anche voglia di fare l'avvocato, ma niente ti vieta di fare qualcosa di diverso e/o più umile per cominciare e poi vedere come vanno le cose. Rifiutarsi di fare un lavoro umile è da sciocchi.
Secondo me hai centrato il punto con questa affermazione
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Gio
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Re: Istruzione

Messaggio da Gio »

Di carenze culturali è già pieno il mondo, di conoscere non si ha mai fine. Più c'è cultura e più si è disposti ad affrontare ogni cosa, poi è vero che uno studia "a settori" ma intanto prende una forma mentis che lo apre alle nuove conoscenze e lo rende ricettivo in vari campi. Un titolo di studio non è solo fine a se stesso: ha proprio lo scopo di aprire la mente.
Già conosciamo poco la nostra lingua, figuriamoci altri aspetti della nostra vita.

Concordo anche sul fatto che voler intestardirsi sul proprio campo è un errore, pur essendo naturale volerlo fare visto che vi sono titoli di studio che vengono scelti in base allo sbocco che determinano come nell'esempio dell'avvocato. Però fare un lavoro diverso non vuol dire aver buttato al vento i propri studi, anzi questi lo renderanno senz'altro più facile sotto molti aspetti.

L'importante è però che l'istruzione sia reale, porti veramente delle conoscenze fin dall'inizio del suo percorso e non sia una cosa "dovuta".
Giovanni Zampieri
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Antonio Marcheselli
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Re: Istruzione

Messaggio da Antonio Marcheselli »

E' interessante che abbia ricevuto una serie di risposte al mio quesito... in privato! Ma scrivetele qui, bischeroni! :)
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felixcat
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Re: Istruzione

Messaggio da felixcat »

Secondo me, il problema è che più le persone sono istruite e preparate, meno sono manovrabili!
Se uno si limita a fare il compitino assegnato, oltre a correre meno rischi, può sempre trincerarsi dietro il "non è compito mio".
Chi è preparato, ed ha una visione più ampia anche dei più problemi, rischio di "passare avanti" al capo, rubargli in qualche modo la responsabilità... C'è chi non lo accetta.

Maggiore formazione uguale meno problemi, meno danni, meno soldi spesi... In qualsiasi campo della vita. Ma se tutti facessero così, vorrebbe dire rivoltare il nostro Paese come un calzino. Non ho ancora capito bene cosa sta combinando Brunetta, ad esempio, ma qualche sedia sotto qualche sedere ha cominciato a tremare...

Abbiamo vissuto per tanti anni con pezzi e macchine che venivano riparati, aggiustati, ritoccati... Tutto questo perché c'era qualcuno che lo sapeva fare. Poi siamo passati all'usa e getta, ad una sovrabbondanza di tecnologia che cambia alla velocità della luce, che invecchia e viene buttata via subito... Certo, intanto "facciamo girare l'economia". E milioni di persone muoiono di fame...
don Luca Gattoni - Parroco di Blello, Selino e Berbenno (BG)

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Antonio Marcheselli
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Re: Istruzione

Messaggio da Antonio Marcheselli »

Beh il discorso dell'aggiustare e' piu' ampio. 20 anni fa era tutto riparabile "a mano". Aprivi un qualsiasi apparecchio e sostituivi i pezzi usando un saldatore, una pinza, un cacciavite. Oggi le componentistiche sono cosi' piccole e cosi' complesse che ripararle richiederebbe una serie di apparecchiature non indifferenti e anche delle competenze non indifferenti, senza contare che la "concorrenza" lancia nuovi prodotti sul mercato ogni 6 mesi. Il fatto e' che il costo di una nuova "scheda" e' inferiore a qualsiasi professionista che potrebbe metterci le mani sopra, quindi non conviene. Vediamo la "scheda" come la "valvola" di 20 anni fa. Il problema oggi e' che e' difficile trovare chi sa quale "scheda" sostituire!
Ma non andiamo un po' OT?

Mi piace la prima parte del messaggio, e credo che sia il punto. Piu' istruzione, meno manipolazione. Pero' non credo sia possibile andare avanti in un mondo di manipolati, prima o poi collassa tutto quanto. Anche chi manipola e sfrutta dovrebbe capirlo.
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