Le VPF in Francia

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sony2k
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Le VPF in Francia

Messaggio da sony2k »

"La digitalizzazione delle sale cinematografiche è approdata ieri alla Camera dei deputati, dove è passata una proposta di legge che introduce un contributo obbligatorio dei distributori a favore degli esercenti (diretto o attraverso un investitore terzo) nelle prime due settimane di programmazione di un film inedito uscito in digitale. Questo sistema di VPF (Virtual Print Fee) è previsto per un massimo di dieci anni successivi all'installazione dell'equipaggiamento digitale nella sala in questione, essendo il costo dell'equipaggiamento valutato sugli 80 000 euro a schermo.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)
L'ammontare e le modalità di versamento di questo contributo saranno fissati attraverso trattative che la legge auspica "eque, trasparenti e oggettive" (ma in caso di disputa, sarà possibile fare ricorso al mediatore del cinema). Da notare che anche la diffusione nelle sale dei contenuti digitali non cinematografici sarà sottoposta al VPF e che la legge vieta di vincolare il versamento dei contributi alle condizioni di programmazione e di distribuzione, di modo che gli esercenti mantengano il controllo sulla loro offerta di film e i distributori sul loro calendario di uscite.

Per le sale delle piccole città e delle zone rurali, il ministro della Cultura, Frédéric Mitterrand, ha annunciato che il Centre National du Cinéma et de l’image animée (CNC) assegnerà nei prossimi mesi un aiuto alla digitalizzazione che potrà coprire il 90 % dei loro investimenti in equipaggiamento digitale.

Alla fine di aprile, 1038 dei 5470 schermi dei cinema francesi erano già equipaggiati per il digitale."

http://www.cineuropa.org/cf.aspx?t=cfoc ... did=147431


e ancora:

<<Ce mécanisme financier a pour but de permettre aux salles de cinéma de financer leurs équipements de projection numérique, grâce au reversement direct ou indirect par les distributeurs d'une partie des économies provenant de la différence entre les coûts de fabrication de :

une copie argentique sur film 35 mm : entre 800 € et 1500 €, selon la durée du film (métrage de pellicule) et la puissance de son distributeur (capacité de négociation) ;
une copie numérique (DCP) : proche de 100 € (réduction de l'écart en numéraire entre les différents distributeurs).
En France, ce mécanisme a été avalisé par la loi du 30 septembre 2010 (n°2010-1149), qui impose aux distributeurs de film une contribution due, au titre de chaque salle, lors des deux premières semaines suivant la date de sortie nationale de l'œuvre cinématographique pour la première mise à disposition de l'œuvre dans l'établissement.1

Le montant des FCV résulte d'une libre négociation entre les parties. Il se situe généralement entre 400€ et 600€.

Ces sommes sont collectées directement par l'exploitant ou au travers d'une entité de déploiement (AAM, Ymagis, XDC, Access IT...), cette dernière approche permettant une mutualisation entre cinémas.
>>


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spantax
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Re: Le VPF in Francia

Messaggio da spantax »

sony2k ha scritto:Alla fine di aprile, 1038 dei 5470 schermi dei cinema francesi erano già equipaggiati per il digitale.".
solamente?
Chi Vola Vale, chi Vale Vola, chi non Vola è un Vile !
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luca1975
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Re: Le VPF in Francia

Messaggio da luca1975 »

L'articolo è del 2010
Senza musica la vita sarebbe un errore

pclarici
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Re: Le VPF in Francia

Messaggio da pclarici »

E tra l'altro non dice nulla, nel senso che si parla di importi "equi" frutto di una libera negoziazione tra le parti - dunque non stabiliti dalla legge, che regola solo il principio - e non sta scritto da nessuna parte quale percentuale del costo impianto di 80.000 Euro (nel 2010) viene coperta.

In Italia con il tavolo interassociativo al netto dei finanziamenti regionali, statali ed europei si è deciso di finanziare il 75% di 55.000 Euro, che detto tra noi è un'importo realistico per la maggior parte delle sale, in particolare per quelle più piccole che spesso hanno ritardato l'investimento, ma poi hanno potuto scegliere i DLP S2K oppure i Sony 510/515 e risparmiare moltissimo.

Il problema a mio parere è un altro: le nostre linee guida VPF di per sé non sono male, il problema è che molti distributori cercano di disattenderle ad ogni occasione utile (leggi importi ridotti per doppie programmazioni "non concordate", uscite rimandate per pagare meno/non pagare affatto, ritardi nei pagamenti e rifiuto delle compensazioni da parte di alcuni, eccetera).
Pietro Clarici
www.cinemaclarici.it

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