Ok, parliamone.
Ho acquistato il manuale, l'ho sfogliato, letto, studiato. E sono perplesso.
Il Manuale è diviso in 5 Moduli, divisi in 16 Unità, e ogni unità è divisa in diversi Argomenti (qui trovate l'indice:
http://www.agisanec.lazio.it/sezioni.as ... &catID=417). Ogni argomento ha, alla fine, un quiz per testare la comprensione dell'argomento, e a fine capitolo ci sono le risposte. Il tutto corredato da un buon corpus di immagini e grafici illustrativi.
Vorrei fare una premessa: so per esperienza quanto sia complicato un lavoro di traduzione da una lingua straniera. So anche quanto questo lavoro si moltiplichi in difficoltà se un testo è zeppo di termini tecnici o comunque settoriali.
La bravura di un adattatore è quella di riuscire a fornire, sì, un testo quanto più fedele alla sua versione originale, ma allo stesso tempo viene legittimato l'uso di artifici linguistici atti alla fruizione scorrevole del concetto espresso.
E' naturale che in fase di traduzione ci siano alcuni elementi che vengono persi nella traduzione ('lost in translation').
Tuttavia, per quanto concerne la manualistica, è DOVERE di un editore scovare un traduttore che, oltre alla conoscenza della lingua del testo originale, conosca i termini specifici di riferimento.
Fine premessa
Per chi non lo sapesse, il Manuale del Proiezionista dell'Anec Lazio è la traduzione del Projectionists' Manual della londinese BKSTS.
Il problema è che la traduzione è LETTERALE, senza sfumature. Pare sia stata fatta utilizzando un programma tipo Babylon o Google translate.
E' tutto molto confuso, poco scorrevole, quasi fosse stato fatto con poca cura o senza correttori di bozze.
Spesso, non vengono utilizzate parole e termini - anche i gergalismi - che sono all'ordine del giorno. Vorrei fare alcuni esempi per me significativi:
'giuntatrice' -> 'taglia-film' / 'taglia-pellicola'
'croce di Malta' -> 'tamburo dentato intermittente' / 'croce Maltese'
'debitori' -> 'tamburo dentato di alimentazione'
'quadruccio' -> 'gate'
'riccio' -> 'cicli di pellicola'
'montaggio' -> talvolta è stato mantenuto nell'inglese 'make-up'
Le 'stagnole' vengono citate solo come 'adesivi metallici', che di per se non è errato, ma non enunciare che vengono chiamate 'stagnole' mi pare una mancanza.
I 'pattini' non sono mai citati.
Altri termini sono stati tradotti ma non nel modo corretto: 'sound head' talvolta è tradotto con 'suono iniziale'; qualcuno aveva già notato la traduzione 'rack' -> 'rastrelliera'.
Cioè, l'idea che mi sono fatto è che i termini in italiano sono stati tradotti dall'inglese, a volte mantenendo il loro originale, a volte
traducendoli senza tener conto della nomenclatura in uso tra i proiezionisti.
Sia chiaro che non contesto la buona volontà: per certi versi, le traduzioni non sono errate.
Tuttavia trovo assurdo non avvalersi di un glossario ormai consolidato come quello in uso tra gli addetti ai lavori.
Altra nota negativa, secondo me, è l'impaginazione: di fatto è un porta documenti ad anelli, il che lo rende un po' scomodo, ma è proprio il pelo nell'uovo (probabilmente anche l'originale londinese è così).
Positiva invece la sezione sul digitale. Scorrevole, comprensibile, spiegata molto bene. Oserei avanzare l'ipotesi che la traduzione sia stata fatta da una persona con una certa dimestichezza nell'argomento.
Non aggiunge nulla di nuovo, certo, ma è un ottima spiegazione iniziale per chi è vergine dell'argomento.
Vengono utilizzati i termini generali di riferimento (ingest, DCP, DCDM, server, KDM, specifiche DCI ecc.) senza traduzioni maccheroniche, e c'è pure una piccola parentesi sulle tecnologie di cinema tridimensionale.
Quindi la mia opinione sul manuale è che l'intento è senz'altro ottimo, ma penso che il buon Calzini - che ricordo essere anch'esso non esente da errori/imprecisioni - in combinazione col Gimondo-Macellari, col manuale proiezionisti.com, con l'interesse di spulciare la Rete per reprire quante più info possibili (questo forum, Film-tech ecc.), e con una buona dose di pratica in cabina, siano ancora adesso le modalità migliori per l'apprendimento del mestiere di operatore di cabina.
Pros&Cons:
- nomenclatura e glossari imprecisi
- traduzione troppo letterale dall'inglese, con vistose perdite di traduzione
- un po' confusionario, poco chiaro in molti passaggi
- quiz a volte mancanti di risposte/immagini
- errori di battitura
- costo elevato
- formato scomodo
- non sostituisce assolutamente i 'vecchi' manuali, anzi...
+ tante immagini e foto
+ sezione digitale
+ tentativo di creare un'opera di riferimento