Il Player DTS
Inviato: gio mag 17, 2007 12:46 am
Approfondimento tecnico
(ps: se le immagini si rimpiccioliscono e non sono ingrandibili fatemelo sapere)
Il DTS e il suo funzionamento.
Venni a conoscenza del DTS nel lontano 1994, quando uscì il film “generazioni”, cambio di guardia dell’equipaggio di Star Trek, serie che adoravo da un po’ di tempo.
All’uscita del film, pur non essendo ancora particolarmente appassionato di cinema, mi recai con mio fratello al cinema Vittoria a vederlo.
Uscendo dalla sala mio fratello mi faceva notare come l’audio fosse stato favoloso, che sentiva le cose che giravano intorno.
Devo essere sincero: io non mi ero accorto assolutamente di niente!!!
Ma uscendo mi soffermai su un cartello spillato sotto le locandine di “Generazioni”.
Più o meno diceva: “Questo cinema è equipaggiato con il sistema DTS a 6 canali separati”.
Sul momento pensai “6 canali? E dove sono?” E cominciai a contare, ma a 6 non ci arrivavo mai!!
Da quel giorno, forse un po’ per il suggestivo commento di mio fratello cominciai a capire quale sale avessero il DTS.
Tagliamola corta. Quando entrai a lavorare nel mio primo cinema, per l'appunto il Vittoria, trovai questo vecchio DTS, un DTS-6 montato addirittura per Jurassic Park!
Io non sapevo niente di come funzionava il DTS o quella cabina di proiezione. Ero alle prime armi!
Il primo film in DTS che proiettai (purtroppo il cinema proiettava pochissimi film in DTS) fu Star Wars I, nel settembre 1999, a 4 mesi dal mio ingresso nel cinema.
Trovai assieme alle scatole del film un “volante”, erano le vecchie custodie dei dischi DTS.
Con emozione caricai i dischi nel lettore e cominciai a fare qualche prova.
Purtroppo il risultato non era soddisfacente per il semplice fatto che l’audio saltava, e io non capivo perché visto che ero un novellino.
E qui la mia innata curiosità e necessità di capire come funzionano le cose per saperle usare meglio mi ha spinto a capire come esattamente funzionasse il DTS.
Facciamo una premessa.
Cos’è il DTS?
Il DTS è un sistema audio, antagonista al Dolby. Inventato dalla Universal e da Steven Spielberg per Jurassic Park nel 1993 si proponeva come un sistema alternativo al Dolby Digital dalla migliore qualità in quanto dotato di un bitrate (la quantità di dati digitali) particolarmente elvato: 1500kbit/s circa contro i 320kbit/s della controparte Dolby.
E’ composto da un lettore esterno in cui vanno inseriti i CDROM (uno o due) relativi al film in proiezione. Una testina montata esternamente sul proiettore provvederà ad informare il lettore del punto esatto in cui si trova la pellicola.
Torniamo a noi e arriviamo direttamente ai risultati.
Quando ho aperto per la prima volta una unità DTS, la DTS-6 del Vittoria, rimasi molto sorpreso di trovarvi dentro… un PC basato su Intel 386 sx (nemmeno dx!). Un normalissimo, e antiquato, PC con una normalissima scheda madre dotata di 1MB di Ram se non erro, connettori ISA 16bit e 8 bit. Un normalissimo controller SCSI, due normalissimi lettori CD SCSI, e giusto quattro schede proprietarie DTS.
Il lettore più moderno, il DTS-6D, segue la stessa filosofia. Solo che il processore è diventato un 486 e le schede proprietarie son diventate due.
Il processore APTX100 che si occupa della decodifica hardware del DTS Il principio di funzionamento del DTS è molto semplice: le teste di lettura posizionate sui proiettori si occupano di leggere un segnale di sincronia chiamato “timecode” (codice temporale) che informa in tempo reale il lettore sulla posizione esatta al frame del film in proiezione, oltre che al film in proiezione, attraverso un numero di serie univoco.
Una volta che il lettore riceve questi dati (posizione e numero di serie) anzitutto verifica se i dischi inseriti coincidano al film in proiezione, tramite confronto del numero di serie, e se questo controllo dà esito positivo il sistema sincronizza l’uscita dell’audio con la posizione indicata dalle teste di lettura timecode.
Il sistema è basato appunto su un normalissimo PC 386 o 486. Il sistema operativo è niente popo’ di meno che il DOS! Il DOS viene caricato da una scheda AQRM (Acqutek modello PM-8002) che in pratica simula un floppy A: su cui risiede il DOS, i driver del controller SCSI (i classici vecchi .SYS che si trovavano nei vecchi PC oltre all’MSCDEX per far vedere l’unità sotto DOS) e un banale file DTS.EXE che va a cercare SUI DISCHI un ulteriore file DTS.EXE e lo esegue.
Sì, il sistema operativo presente sull’unità è quanto basta per caricare i driver, in realtà il software che governa l’unità è caricato ogni volta dai CDROM. Questo consente alla DTS di “aggiornare” in tempo reale le unità semplicemente salvando una versione diversa di DTS.EXE sui CDROM.
Il vecchio DTS-6 non aveva la scheda AQRM, se non ho capito male, almeno fino ad un certo punto, funzionava con un CHIP “ROM-DOS” presente sulla D422, la scheda di gestione timecode.
Ovviamente per operare su quest’interfaccia, e vedere cosa succede, è sufficiente installare una vecchia scheda video ISA nel lettore e collegare un monitor qualsiasi. Si vedranno tutti i passaggi del software compresa una utile schermata di status durante il funzionamento.
All’avvio quindi il sistema presenta una normalissima schermata di una scheda madre, con tanto di conteggio della memoria. Poi si caricano i driver dei CDROM e infine si attende che venga inserito un CD. Se il CD è inserito o viene inserito viene caricato il sofware presente sui dischi, che di default si pone in una condizione di “play all reels with timecode”, in altre parole si pone in attesa di timecode.
Questa schermata che vedete con “il codice da Vinci” è un riepilogativo di tutti i parametri di funzionamento ed è la schermata “play all reels with timecode”
Più in dettaglio in alto a sinistra troviamo la versione del software presente sul CD. Nel nostro caso 2.51.20. Subito sotto la versione del chip del Timecode. E’ un chip presente sulla scheda di gestione timecode che a quanto pare non fa solo quello per motivi che vedremo. La DTS ha aggiornato negli anni questo chip, ormai da diverso tempo siamo alla 1.46.
Più in basso i vari valori
Player type: il tipo di lettore e come è configurato (c’è la possibilità di configurare un lettore SV – Special venue - per riprodurre una combinazione di canali diversa
Delay-Fixed: Il ritardo impostato della testa di lettura in base alla sua posizione sulla macchina. Il ritardo “fixed” evidentemente è un valore impostato di fabbrica perché non cambia mai.
CDROM Driver: In maiuscolo i drive che hanno un CD dentro. In minuscolo quelli “vuoti”.
Timecode Mode: Da qualche parte ricordo esiste/esisteva il modo di far funzionare il DTS anche con Timecode in standard SMPTE invece che in standard DTS. Per esempio per far sincronizzare l’unità non da una testa DTS ma da un apparecchio esterno.
DAC bin 0-15: non ne ho idea! #61514;
Sync at opt hd: immagino sia “Sync at optional Hard Disk”. Evidentemente è possibile installare un hard disk. Io ci ho provato ma la scheda madre non accetta né floppy né HD non avendo i connettori (ai tempi usavano controller esterni) e comunque per configurarli occorrebbero i driver, e quindi dovremmo riscrivere la memoria che contiene il sistema operativo.
Title: il titolo del film. E’ scritto in ogni file letto dal lettore, assieme al numero seriale
Setup: Esistono dei dischi di setup con toni vari per fare test di riproduzione e impostare i livelli. Se il disco è riconosciuto come “setup” allora viene riprodotto automaticamente senza timecode.
Rx Serial #: Numero di serie ricevuto. Corrisponde al titolo del film
SN Status: Non saprei. Immagino che quando il numero di serie ricevuto è valido vada su OK
SN Counter: anche qui non saprei visto che questo valore parte da zero e in pochi secondi si assesta sempre su 25.
End of File: se il timecode continua ma il file audio finisce il lettore interrompe ovviamente la riproduzione e segnala che la riproduzione è interrotta in quanto si è raggiunta la fine del file
De-Emphasis: Non ne ho idea!
Default NR: Il formato di fall-back in caso di sgancio del DTS. Ormai non serve a niente, ma una volta era possibile che il film fosse in DTS e la traccia analogica fosse Dolby A o anche mono.
Unmute count: valore importantissimo. Il numero delle volte che il lettore chiama DTS sul processore. Quindi il numero delle volte che il processore sgancia in SR.
Reel Changes: il numero di parti che sono passate. Un trailer DTS è considerata una parte.
Edit count: se il DTS si trova improvvisamente fuori sincrono per più di pochi millisecondi la considera un “edit” e cioè fa una microinterruzione e torna immediatamente in sync. L’interruzione ha un fade-out e un fade-in in modo che sia impercettibile. Se il fuori sync è ridotto il DTS corregge variando la velocità di riproduzione.
Sync error: l’errore di sync in tempo reale. Sta fisso su 0 o su valori che poi comunque dopo pochi istanti tornano a zero.
Edit TC: il punto del timecode in cui è stato fatto l’ultimo edit. Il problema è capire a cosa corrisponde quel numero in minuti e secondi! In ogni rullo il timecode parte da zero.
Unmute TC: il punto del timecode in cui il DTS ha chiamato il formato 11 sul processore dolby.
In questo caso dovevo aver avviato il processore da poco in quanto altrimenti Un mute TC sarebbe stato ad un valore molto basso (i primi secondi del rullo 1) e visto che “un mute count” sta ad 1 è impossibile che il processore nel frattempo abbia sganciato e riagganciato in un altro punto. Evidentemente l’unica volta che ha agganciato non lo ha fatto all’inizio di un rullo.
In alto a destra abbiamo in tempo reale il timecode alla testa di lettura (Reader) e il punto effettivamente riprodotto in quel momento (Player) che poi non è altro che il timecode letto, più il delay impostato. Il primo numero non sono le ore ma il numero del rullo. Il resto sono i classici minuti, secondi, frame.
Il valore “Queue/min” è fondamentale nel troubleshooting di un player DTS.
In pratica rappresenta il buffer di lettura dell’audio. L’audio viene letto dai CD in anticipo rispetto a quanto necessario, e riprodotto in sala qualche secondo dopo. Nel frattempo permane in un buffer, che serve a compensare eventuali problemi di lettura dei CDROM.
Il primo valore, “queue” (in inglese: Coda) è in tempo reale la quantità di suono presente nel buffer. Maggiore è il numero, meglio è. “Min” rappresenta il valore minimo raggiunto dal buffer nell’arco di una proiezione. Tale valore si resetta quando il lettore sgancia in SR.
Un sistema ben funzionante manterrà il minimo del buffer superiore a 100, calcolando che più di 150 il buffer non contiene. Piccole incertezze di lettura, cambio parte, cambio disco, porteranno il buffer a scendere, per istanti, anche sotto a 100 ma mediamente la lettura non scende mai sotto questo valore. Se durante il film troviamo il minimo del buffer, esempio, a 10, vuol dire che per un lettore ha avuto qualche problema in lettura ed è riuscito a recuperare giusto pochissimi istanti prima che il buffer arrivasse a zero (e il player sganciasse in Dolby).
Nel momento in cui il buffer arriva a zero (mancanza timecode prolungata, errore di lettura) il player sgancia nel formato di backup indicato.
Nel momento in cui il player è nuovamente in grado di riprodurre audio e si riaggancerà sul processore Dolby, il conteggio ricomincerà da capo e il valore “unmute count” passerà a 2.
Il funzionamento nel dettaglio del player DTS è molto semplice e può essere semplicemente schematizzato con un diagramma di flusso.
Si comincia con l’inserimento dei CDROM e il passaggio della pellicola nella testa di lettura. A questo punto il lettore carica il software dai CD, verifica il contenuto audio dei dischi stessi, e si pone in una condizione di attesa di timecode. In questa condizione il LED “SYSTEM” lampeggia e tutti gli altri sono spenti.
Appena il lettore riceve del Timecode valido (quindi un numero di serie e un riferimento temporale) questi accende la spia “TIMECODE” sul frontale ad indicazione, appunto, che il timecode è ricevuto correttamente.
Immediatamente al ricevimento del timecode il lettore confronta il numero di serie ricevuto con quello presente sui CDROM.
Se i numeri coincidono si accende la spia “CDROM” – indicante che i CDROM inseriti corrispondono al Timecode – e immediatamente la spia “DIGITAL” che indica la riproduzione del suono. Contemporaneamente il cavo di automazione del DTS chiama sul processore Dolby il formato “11” che lo caratterizza e in sala viene riprodotto audio DTS.
Nel momento in cui per mancanza di timecode, di corrispondenti files sui dischi, o di problemi di lettura la riproduzione dovesse rendersi impossibile il lettore immediatamente richiama il formato di backup (indicato su Default NR) e ritorna in una condizione di attesa.
Poiché il sistema DTS legge l’audio da dei CDROM e non dalla pellicola, si ha la possibilità di una interessante caratteristica.
Quando il Timecode viene a mancare, il lettore prosegue la riproduzione del suono per circa 3 secondi prima di sganciare in SR. In questo modo brevi tratti di pellicola rovinati, giunte, deformazioni, graffi, scotch niente possono contro il DTS che riproduce in maniera impeccabile anche se il timecode è leggibile a tratti.
Ovviamente dopo 3 secondi di “fiducia” il lettore non può continuare e sgancia in SR.
[ironia: moltissimo tempo fa qualcuno mi spiegò questa cosa adducendo il fatto che il DTS controlla la sincronia ogni 10 secondi e quindi in caso di stop improvviso l'audio prosegue appunto per 10 secondi!!]
Questa caratteristica ha delle controindicazioni banali, ma che se non sono conosciute portano a considerare il sistema DTS “inaffidabile”.
Immaginiamo per esempio di ricevere un film con un “hardlock” in testa. E immaginiamo di tagliare tale hardlock e di spostarlo assieme a tutti gli altri trailer, qualche minuto prima nel blocco pubblicitario.
Spesso il Timecode DTS viene stampato con un certo anticipo sull’inizio del film. Ipotizziamo che tagliando sul nero senza troppa attenzione si vada ad includere in FONDO all’hardlock qualche centimetro di Timecode. Per il film non è un problema, in quanto anche se si va a proiettare uno spezzone di film, il DTS non fa che adeguarsi alla sincronia ricevuta, che parta da zero o no.
Ma proiettiamo adesso il nostro blocco pubblicitario. Alla fine del nostro hardlock riposizionato, il lettore DTS vede qualche centimetro di timecode di inizio film. Il Player a quel punto si sincronizza e aggancia l’inizio del film, che diciamo sia silenzioso. A quel punto passa la giunta e il timecode finisce subito per passare ad un altro trailer.
Ma abbiamo detto che il player DTS prima di sganciare in assenza di timecode aspetta circa 3 secondi. E quei 3 secondi purtroppo in questo caso vanno a sovrapporsi all’audio del trailer successivo, magari con l’inizio della fanfara 20th FOX (l’inizio del film!) prima di sganciare di colpo con l’audio corretto della pellicola.
Questo ovviamente è evitabilissimo: è sufficiente aver cura di non tagliare via pezzi di timecode dal film!!
Altro piccolo “inconveniente” è che se la proiezione dovesse interrompersi la riproduzione audio continuerebbe tranquilla per circa 3 secondi prima di interrompersi.
Infine, l’intervallo. Usanza ormai abbandonata, per fortuna, dalle distribuzioni, era quella di levare 1 secondo di audio prima della scritta “intervallo” in modo che al passaggio della scritta “INTERVALLO” l’audio sulla pellicola fosse già terminato. Con il DTS questo non funziona perché sì il timecode è assente da un secondo, ma per due secondi il player DTS continuerà con l’audio presente sul file, e questo comprende anche i beep di sincronia presenti in fondo alle code.
Ovviamente l’intervallo non è presente né concepito in USA e quindi alla DTS, giustamente dico io, si sono ben guardati dal pensare una soluzione a questo “inconveniente”.
Il player DTS si collega ad un processore audio attraverso due cavi (in figura il DTS-6 che aveva i cavi 6-channel e automation integrati nel grosso connettore nero).
Il cavo “6 channel” è il cavo che trasporta l’audio a 6 canali dal lettore al processore audio Dolby.
Il cavo “automation” è il cavo che si occupa di selezionare il formato 11 (external 6-channel) quando il Player DTS è in grado di riprodurre il suono e il formato 05 (Dolby SR) quando non è più in grado di farlo.
Il cavo “automation” si miscela con il cavo automazione proveniente dalla nostra automazione. Vi è spesso un’interfaccia dallo scopo secondario che vedremo.
E’ da notare una differenza fondamentale tra un processore Dolby e un processore DTS.
Il processore Dolby ha completo controllo sulla sua codifica Dolby Digital. Se si tenta di selezionare un formato 10 (Dolby Digital) quando la decodifica digitale per qualche motivo non è attiva, il processore (CP65, CP500, CP650… tutti quanti!) non accettano la commutazione, rimandando in Dolby SR.
Per quanto riguarda il Format 11 invece, il processore Dolby non ha alcun ritorno dal player DTS. Quindi se l’operatore o l’automazione selezionano il Format 11 e l’unità DTS in quel momento non sta riproducendo niente in sala andrà il tenebroso muto in quanto, appunto, il Processore Dolby non ha alcun feedback dal player DTS.
Questo comporta che sia inutile far sì che l’automazione richiami l’audio DTS ad inizio film in quanto se per qualche anomalia il lettore non riproduce (semplicemente il player lasciato spento oppure la pellicola che non passa per la testa di lettura) in sala non ci sarà audio.
Inoltre, proprio perché il processore Dolby non ha alcun feedback, se l’automazione o l’operatore impostano manualmente un formato diverso dal Format 11 DOPO che il lettore DTS si è richiamato, tutto il resto della proiezione proseguirà nel formato selezionato manualmente perché anche il DTS non ha alcun feedback dal processore Dolby e non ha modo di sapere che qualcuno ha modificato il formato audio.
Questo è motivo di confusione spesso tra gli utilizzatori del DTS in quanto spesso le automazioni vengono impostate per chiamare un formato e non lasciare al lettore “carta bianca” per selezionarsi quando è pronto. Stesso inconveniente se l’automazione richiama il formato SRD DOPO che il player DTS si è selezionato: il resto della proiezione proseguirà in SRD e non in DTS nonostante il lettore riproduca per tutto il tempo regolarmente.
Altro piccolo inconveniente da tenere a mente è la funzione di Auto Digital dei processori CP500 e CP650. Si tratta di una piccola funzione, inutile a mio avviso, che permette al processore di switchare automaticamente in SRD qualora venga selezionato un formato diverso dall’SRD e sia invece presente una traccia SRD valida.
Esempio: seleziono MONO, ma è presente una traccia SRD valida? Il processore automaticamente passa in SRD a meno che non prema nuovamente MONO; a quel punto il processore capisce che si tratta di una mia scelta e rimane in MONO.
Il problema è che con il CP500 il Format 11 (il DTS) non era incluso nell’elenco di formati da cui il processore aveva il permesso di passare a SRD e comunque era tutto impostabile; nel CP650 questa funzione è stata rimossa e anche il Format 11 è diventato parte di quei formati che il CP bypassa nel momento in cui viene rilevata traccia SRD valida.
Risultato? Il Player DTS si richiama in Format 11 ma il processore passa immediatamente in SRD. Serve una seconda pressione del tasto “11” per far capire al processore che si desidera per davvero riprodurre il Format 11. Soluzione? Disabilitare l’auto digital!
Per questo motivo ho sentito le più disparate spiegazioni: dal nuovo cavetto che collega il DTS al CP e che consente al CP e al DTS di dialogare e di sapere cosa sta facendo l’altro, a improbabili interferenze e automazioni forzate per dare impulsi lunghi decine di secondi per forzare il richiamo in DTS!
Sono stato prolisso e probabilmente poco chiaro.
In sintesi: il processore DTS è un sistema molto affidabile, è sufficiente conoscere le basi del suo funzionamento. Come per tutte le cose direi.
Magari se qualcuno ha delle domande sarei ben lieto di rispondere.
_____________
I've always wondered if there was a god. And now I know there is
-- and it's me.
Homer Simpson
(ps: se le immagini si rimpiccioliscono e non sono ingrandibili fatemelo sapere)
Il DTS e il suo funzionamento.
Venni a conoscenza del DTS nel lontano 1994, quando uscì il film “generazioni”, cambio di guardia dell’equipaggio di Star Trek, serie che adoravo da un po’ di tempo.
All’uscita del film, pur non essendo ancora particolarmente appassionato di cinema, mi recai con mio fratello al cinema Vittoria a vederlo.
Uscendo dalla sala mio fratello mi faceva notare come l’audio fosse stato favoloso, che sentiva le cose che giravano intorno.
Devo essere sincero: io non mi ero accorto assolutamente di niente!!!
Ma uscendo mi soffermai su un cartello spillato sotto le locandine di “Generazioni”.
Più o meno diceva: “Questo cinema è equipaggiato con il sistema DTS a 6 canali separati”.
Sul momento pensai “6 canali? E dove sono?” E cominciai a contare, ma a 6 non ci arrivavo mai!!
Da quel giorno, forse un po’ per il suggestivo commento di mio fratello cominciai a capire quale sale avessero il DTS.
Tagliamola corta. Quando entrai a lavorare nel mio primo cinema, per l'appunto il Vittoria, trovai questo vecchio DTS, un DTS-6 montato addirittura per Jurassic Park!
Io non sapevo niente di come funzionava il DTS o quella cabina di proiezione. Ero alle prime armi!
Il primo film in DTS che proiettai (purtroppo il cinema proiettava pochissimi film in DTS) fu Star Wars I, nel settembre 1999, a 4 mesi dal mio ingresso nel cinema.
Trovai assieme alle scatole del film un “volante”, erano le vecchie custodie dei dischi DTS.
Con emozione caricai i dischi nel lettore e cominciai a fare qualche prova.
Purtroppo il risultato non era soddisfacente per il semplice fatto che l’audio saltava, e io non capivo perché visto che ero un novellino.
E qui la mia innata curiosità e necessità di capire come funzionano le cose per saperle usare meglio mi ha spinto a capire come esattamente funzionasse il DTS.
Facciamo una premessa.
Cos’è il DTS?
Il DTS è un sistema audio, antagonista al Dolby. Inventato dalla Universal e da Steven Spielberg per Jurassic Park nel 1993 si proponeva come un sistema alternativo al Dolby Digital dalla migliore qualità in quanto dotato di un bitrate (la quantità di dati digitali) particolarmente elvato: 1500kbit/s circa contro i 320kbit/s della controparte Dolby.
E’ composto da un lettore esterno in cui vanno inseriti i CDROM (uno o due) relativi al film in proiezione. Una testina montata esternamente sul proiettore provvederà ad informare il lettore del punto esatto in cui si trova la pellicola.
Torniamo a noi e arriviamo direttamente ai risultati.
Quando ho aperto per la prima volta una unità DTS, la DTS-6 del Vittoria, rimasi molto sorpreso di trovarvi dentro… un PC basato su Intel 386 sx (nemmeno dx!). Un normalissimo, e antiquato, PC con una normalissima scheda madre dotata di 1MB di Ram se non erro, connettori ISA 16bit e 8 bit. Un normalissimo controller SCSI, due normalissimi lettori CD SCSI, e giusto quattro schede proprietarie DTS.
Il lettore più moderno, il DTS-6D, segue la stessa filosofia. Solo che il processore è diventato un 486 e le schede proprietarie son diventate due.
Il processore APTX100 che si occupa della decodifica hardware del DTS Il principio di funzionamento del DTS è molto semplice: le teste di lettura posizionate sui proiettori si occupano di leggere un segnale di sincronia chiamato “timecode” (codice temporale) che informa in tempo reale il lettore sulla posizione esatta al frame del film in proiezione, oltre che al film in proiezione, attraverso un numero di serie univoco.
Una volta che il lettore riceve questi dati (posizione e numero di serie) anzitutto verifica se i dischi inseriti coincidano al film in proiezione, tramite confronto del numero di serie, e se questo controllo dà esito positivo il sistema sincronizza l’uscita dell’audio con la posizione indicata dalle teste di lettura timecode.
Il sistema è basato appunto su un normalissimo PC 386 o 486. Il sistema operativo è niente popo’ di meno che il DOS! Il DOS viene caricato da una scheda AQRM (Acqutek modello PM-8002) che in pratica simula un floppy A: su cui risiede il DOS, i driver del controller SCSI (i classici vecchi .SYS che si trovavano nei vecchi PC oltre all’MSCDEX per far vedere l’unità sotto DOS) e un banale file DTS.EXE che va a cercare SUI DISCHI un ulteriore file DTS.EXE e lo esegue.
Sì, il sistema operativo presente sull’unità è quanto basta per caricare i driver, in realtà il software che governa l’unità è caricato ogni volta dai CDROM. Questo consente alla DTS di “aggiornare” in tempo reale le unità semplicemente salvando una versione diversa di DTS.EXE sui CDROM.
Il vecchio DTS-6 non aveva la scheda AQRM, se non ho capito male, almeno fino ad un certo punto, funzionava con un CHIP “ROM-DOS” presente sulla D422, la scheda di gestione timecode.
Ovviamente per operare su quest’interfaccia, e vedere cosa succede, è sufficiente installare una vecchia scheda video ISA nel lettore e collegare un monitor qualsiasi. Si vedranno tutti i passaggi del software compresa una utile schermata di status durante il funzionamento.
All’avvio quindi il sistema presenta una normalissima schermata di una scheda madre, con tanto di conteggio della memoria. Poi si caricano i driver dei CDROM e infine si attende che venga inserito un CD. Se il CD è inserito o viene inserito viene caricato il sofware presente sui dischi, che di default si pone in una condizione di “play all reels with timecode”, in altre parole si pone in attesa di timecode.
Questa schermata che vedete con “il codice da Vinci” è un riepilogativo di tutti i parametri di funzionamento ed è la schermata “play all reels with timecode”
Più in dettaglio in alto a sinistra troviamo la versione del software presente sul CD. Nel nostro caso 2.51.20. Subito sotto la versione del chip del Timecode. E’ un chip presente sulla scheda di gestione timecode che a quanto pare non fa solo quello per motivi che vedremo. La DTS ha aggiornato negli anni questo chip, ormai da diverso tempo siamo alla 1.46.
Più in basso i vari valori
Player type: il tipo di lettore e come è configurato (c’è la possibilità di configurare un lettore SV – Special venue - per riprodurre una combinazione di canali diversa
Delay-Fixed: Il ritardo impostato della testa di lettura in base alla sua posizione sulla macchina. Il ritardo “fixed” evidentemente è un valore impostato di fabbrica perché non cambia mai.
CDROM Driver: In maiuscolo i drive che hanno un CD dentro. In minuscolo quelli “vuoti”.
Timecode Mode: Da qualche parte ricordo esiste/esisteva il modo di far funzionare il DTS anche con Timecode in standard SMPTE invece che in standard DTS. Per esempio per far sincronizzare l’unità non da una testa DTS ma da un apparecchio esterno.
DAC bin 0-15: non ne ho idea! #61514;
Sync at opt hd: immagino sia “Sync at optional Hard Disk”. Evidentemente è possibile installare un hard disk. Io ci ho provato ma la scheda madre non accetta né floppy né HD non avendo i connettori (ai tempi usavano controller esterni) e comunque per configurarli occorrebbero i driver, e quindi dovremmo riscrivere la memoria che contiene il sistema operativo.
Title: il titolo del film. E’ scritto in ogni file letto dal lettore, assieme al numero seriale
Setup: Esistono dei dischi di setup con toni vari per fare test di riproduzione e impostare i livelli. Se il disco è riconosciuto come “setup” allora viene riprodotto automaticamente senza timecode.
Rx Serial #: Numero di serie ricevuto. Corrisponde al titolo del film
SN Status: Non saprei. Immagino che quando il numero di serie ricevuto è valido vada su OK
SN Counter: anche qui non saprei visto che questo valore parte da zero e in pochi secondi si assesta sempre su 25.
End of File: se il timecode continua ma il file audio finisce il lettore interrompe ovviamente la riproduzione e segnala che la riproduzione è interrotta in quanto si è raggiunta la fine del file
De-Emphasis: Non ne ho idea!
Default NR: Il formato di fall-back in caso di sgancio del DTS. Ormai non serve a niente, ma una volta era possibile che il film fosse in DTS e la traccia analogica fosse Dolby A o anche mono.
Unmute count: valore importantissimo. Il numero delle volte che il lettore chiama DTS sul processore. Quindi il numero delle volte che il processore sgancia in SR.
Reel Changes: il numero di parti che sono passate. Un trailer DTS è considerata una parte.
Edit count: se il DTS si trova improvvisamente fuori sincrono per più di pochi millisecondi la considera un “edit” e cioè fa una microinterruzione e torna immediatamente in sync. L’interruzione ha un fade-out e un fade-in in modo che sia impercettibile. Se il fuori sync è ridotto il DTS corregge variando la velocità di riproduzione.
Sync error: l’errore di sync in tempo reale. Sta fisso su 0 o su valori che poi comunque dopo pochi istanti tornano a zero.
Edit TC: il punto del timecode in cui è stato fatto l’ultimo edit. Il problema è capire a cosa corrisponde quel numero in minuti e secondi! In ogni rullo il timecode parte da zero.
Unmute TC: il punto del timecode in cui il DTS ha chiamato il formato 11 sul processore dolby.
In questo caso dovevo aver avviato il processore da poco in quanto altrimenti Un mute TC sarebbe stato ad un valore molto basso (i primi secondi del rullo 1) e visto che “un mute count” sta ad 1 è impossibile che il processore nel frattempo abbia sganciato e riagganciato in un altro punto. Evidentemente l’unica volta che ha agganciato non lo ha fatto all’inizio di un rullo.
In alto a destra abbiamo in tempo reale il timecode alla testa di lettura (Reader) e il punto effettivamente riprodotto in quel momento (Player) che poi non è altro che il timecode letto, più il delay impostato. Il primo numero non sono le ore ma il numero del rullo. Il resto sono i classici minuti, secondi, frame.
Il valore “Queue/min” è fondamentale nel troubleshooting di un player DTS.
In pratica rappresenta il buffer di lettura dell’audio. L’audio viene letto dai CD in anticipo rispetto a quanto necessario, e riprodotto in sala qualche secondo dopo. Nel frattempo permane in un buffer, che serve a compensare eventuali problemi di lettura dei CDROM.
Il primo valore, “queue” (in inglese: Coda) è in tempo reale la quantità di suono presente nel buffer. Maggiore è il numero, meglio è. “Min” rappresenta il valore minimo raggiunto dal buffer nell’arco di una proiezione. Tale valore si resetta quando il lettore sgancia in SR.
Un sistema ben funzionante manterrà il minimo del buffer superiore a 100, calcolando che più di 150 il buffer non contiene. Piccole incertezze di lettura, cambio parte, cambio disco, porteranno il buffer a scendere, per istanti, anche sotto a 100 ma mediamente la lettura non scende mai sotto questo valore. Se durante il film troviamo il minimo del buffer, esempio, a 10, vuol dire che per un lettore ha avuto qualche problema in lettura ed è riuscito a recuperare giusto pochissimi istanti prima che il buffer arrivasse a zero (e il player sganciasse in Dolby).
Nel momento in cui il buffer arriva a zero (mancanza timecode prolungata, errore di lettura) il player sgancia nel formato di backup indicato.
Nel momento in cui il player è nuovamente in grado di riprodurre audio e si riaggancerà sul processore Dolby, il conteggio ricomincerà da capo e il valore “unmute count” passerà a 2.
Il funzionamento nel dettaglio del player DTS è molto semplice e può essere semplicemente schematizzato con un diagramma di flusso.
Si comincia con l’inserimento dei CDROM e il passaggio della pellicola nella testa di lettura. A questo punto il lettore carica il software dai CD, verifica il contenuto audio dei dischi stessi, e si pone in una condizione di attesa di timecode. In questa condizione il LED “SYSTEM” lampeggia e tutti gli altri sono spenti.
Appena il lettore riceve del Timecode valido (quindi un numero di serie e un riferimento temporale) questi accende la spia “TIMECODE” sul frontale ad indicazione, appunto, che il timecode è ricevuto correttamente.
Immediatamente al ricevimento del timecode il lettore confronta il numero di serie ricevuto con quello presente sui CDROM.
Se i numeri coincidono si accende la spia “CDROM” – indicante che i CDROM inseriti corrispondono al Timecode – e immediatamente la spia “DIGITAL” che indica la riproduzione del suono. Contemporaneamente il cavo di automazione del DTS chiama sul processore Dolby il formato “11” che lo caratterizza e in sala viene riprodotto audio DTS.
Nel momento in cui per mancanza di timecode, di corrispondenti files sui dischi, o di problemi di lettura la riproduzione dovesse rendersi impossibile il lettore immediatamente richiama il formato di backup (indicato su Default NR) e ritorna in una condizione di attesa.
Poiché il sistema DTS legge l’audio da dei CDROM e non dalla pellicola, si ha la possibilità di una interessante caratteristica.
Quando il Timecode viene a mancare, il lettore prosegue la riproduzione del suono per circa 3 secondi prima di sganciare in SR. In questo modo brevi tratti di pellicola rovinati, giunte, deformazioni, graffi, scotch niente possono contro il DTS che riproduce in maniera impeccabile anche se il timecode è leggibile a tratti.
Ovviamente dopo 3 secondi di “fiducia” il lettore non può continuare e sgancia in SR.
[ironia: moltissimo tempo fa qualcuno mi spiegò questa cosa adducendo il fatto che il DTS controlla la sincronia ogni 10 secondi e quindi in caso di stop improvviso l'audio prosegue appunto per 10 secondi!!]
Questa caratteristica ha delle controindicazioni banali, ma che se non sono conosciute portano a considerare il sistema DTS “inaffidabile”.
Immaginiamo per esempio di ricevere un film con un “hardlock” in testa. E immaginiamo di tagliare tale hardlock e di spostarlo assieme a tutti gli altri trailer, qualche minuto prima nel blocco pubblicitario.
Spesso il Timecode DTS viene stampato con un certo anticipo sull’inizio del film. Ipotizziamo che tagliando sul nero senza troppa attenzione si vada ad includere in FONDO all’hardlock qualche centimetro di Timecode. Per il film non è un problema, in quanto anche se si va a proiettare uno spezzone di film, il DTS non fa che adeguarsi alla sincronia ricevuta, che parta da zero o no.
Ma proiettiamo adesso il nostro blocco pubblicitario. Alla fine del nostro hardlock riposizionato, il lettore DTS vede qualche centimetro di timecode di inizio film. Il Player a quel punto si sincronizza e aggancia l’inizio del film, che diciamo sia silenzioso. A quel punto passa la giunta e il timecode finisce subito per passare ad un altro trailer.
Ma abbiamo detto che il player DTS prima di sganciare in assenza di timecode aspetta circa 3 secondi. E quei 3 secondi purtroppo in questo caso vanno a sovrapporsi all’audio del trailer successivo, magari con l’inizio della fanfara 20th FOX (l’inizio del film!) prima di sganciare di colpo con l’audio corretto della pellicola.
Questo ovviamente è evitabilissimo: è sufficiente aver cura di non tagliare via pezzi di timecode dal film!!
Altro piccolo “inconveniente” è che se la proiezione dovesse interrompersi la riproduzione audio continuerebbe tranquilla per circa 3 secondi prima di interrompersi.
Infine, l’intervallo. Usanza ormai abbandonata, per fortuna, dalle distribuzioni, era quella di levare 1 secondo di audio prima della scritta “intervallo” in modo che al passaggio della scritta “INTERVALLO” l’audio sulla pellicola fosse già terminato. Con il DTS questo non funziona perché sì il timecode è assente da un secondo, ma per due secondi il player DTS continuerà con l’audio presente sul file, e questo comprende anche i beep di sincronia presenti in fondo alle code.
Ovviamente l’intervallo non è presente né concepito in USA e quindi alla DTS, giustamente dico io, si sono ben guardati dal pensare una soluzione a questo “inconveniente”.
Il player DTS si collega ad un processore audio attraverso due cavi (in figura il DTS-6 che aveva i cavi 6-channel e automation integrati nel grosso connettore nero).
Il cavo “6 channel” è il cavo che trasporta l’audio a 6 canali dal lettore al processore audio Dolby.
Il cavo “automation” è il cavo che si occupa di selezionare il formato 11 (external 6-channel) quando il Player DTS è in grado di riprodurre il suono e il formato 05 (Dolby SR) quando non è più in grado di farlo.
Il cavo “automation” si miscela con il cavo automazione proveniente dalla nostra automazione. Vi è spesso un’interfaccia dallo scopo secondario che vedremo.
E’ da notare una differenza fondamentale tra un processore Dolby e un processore DTS.
Il processore Dolby ha completo controllo sulla sua codifica Dolby Digital. Se si tenta di selezionare un formato 10 (Dolby Digital) quando la decodifica digitale per qualche motivo non è attiva, il processore (CP65, CP500, CP650… tutti quanti!) non accettano la commutazione, rimandando in Dolby SR.
Per quanto riguarda il Format 11 invece, il processore Dolby non ha alcun ritorno dal player DTS. Quindi se l’operatore o l’automazione selezionano il Format 11 e l’unità DTS in quel momento non sta riproducendo niente in sala andrà il tenebroso muto in quanto, appunto, il Processore Dolby non ha alcun feedback dal player DTS.
Questo comporta che sia inutile far sì che l’automazione richiami l’audio DTS ad inizio film in quanto se per qualche anomalia il lettore non riproduce (semplicemente il player lasciato spento oppure la pellicola che non passa per la testa di lettura) in sala non ci sarà audio.
Inoltre, proprio perché il processore Dolby non ha alcun feedback, se l’automazione o l’operatore impostano manualmente un formato diverso dal Format 11 DOPO che il lettore DTS si è richiamato, tutto il resto della proiezione proseguirà nel formato selezionato manualmente perché anche il DTS non ha alcun feedback dal processore Dolby e non ha modo di sapere che qualcuno ha modificato il formato audio.
Questo è motivo di confusione spesso tra gli utilizzatori del DTS in quanto spesso le automazioni vengono impostate per chiamare un formato e non lasciare al lettore “carta bianca” per selezionarsi quando è pronto. Stesso inconveniente se l’automazione richiama il formato SRD DOPO che il player DTS si è selezionato: il resto della proiezione proseguirà in SRD e non in DTS nonostante il lettore riproduca per tutto il tempo regolarmente.
Altro piccolo inconveniente da tenere a mente è la funzione di Auto Digital dei processori CP500 e CP650. Si tratta di una piccola funzione, inutile a mio avviso, che permette al processore di switchare automaticamente in SRD qualora venga selezionato un formato diverso dall’SRD e sia invece presente una traccia SRD valida.
Esempio: seleziono MONO, ma è presente una traccia SRD valida? Il processore automaticamente passa in SRD a meno che non prema nuovamente MONO; a quel punto il processore capisce che si tratta di una mia scelta e rimane in MONO.
Il problema è che con il CP500 il Format 11 (il DTS) non era incluso nell’elenco di formati da cui il processore aveva il permesso di passare a SRD e comunque era tutto impostabile; nel CP650 questa funzione è stata rimossa e anche il Format 11 è diventato parte di quei formati che il CP bypassa nel momento in cui viene rilevata traccia SRD valida.
Risultato? Il Player DTS si richiama in Format 11 ma il processore passa immediatamente in SRD. Serve una seconda pressione del tasto “11” per far capire al processore che si desidera per davvero riprodurre il Format 11. Soluzione? Disabilitare l’auto digital!
Per questo motivo ho sentito le più disparate spiegazioni: dal nuovo cavetto che collega il DTS al CP e che consente al CP e al DTS di dialogare e di sapere cosa sta facendo l’altro, a improbabili interferenze e automazioni forzate per dare impulsi lunghi decine di secondi per forzare il richiamo in DTS!
Sono stato prolisso e probabilmente poco chiaro.
In sintesi: il processore DTS è un sistema molto affidabile, è sufficiente conoscere le basi del suo funzionamento. Come per tutte le cose direi.
Magari se qualcuno ha delle domande sarei ben lieto di rispondere.
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Homer Simpson