Ferrovie Italiane - dopo il fuoco, il disservizio

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Antonio Marcheselli
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Ferrovie Italiane - dopo il fuoco, il disservizio

Messaggio da Antonio Marcheselli »

25 Luglio. Decido di andare a Roma. Viaggio di sollazzo.

Macchina o treno? Boh, fa caldo, andiamo in treno alla fine il costo è poco inferiore e con 'sto caldo il condizionatore della mia povera Clio non so quanto possa...

Andata tutto ok, Eurostar in 1h 30m.

Al ritorno, Eurostar in partenza 20.30, arrivo a Firenze 22.26.
Già dopo poco viaggio pensavo che sarei andato a trovare il capotreno, i freni della carrozza in cui ero avevano certamente qualche problema, la carrozza oscilla paurosamente in frenata.
All'ennesima frenata, il treno non riparte.
Dopo 5m il capotreno, anzi la capotreno, segnala che avrebbe chiamato la centrale operativa per informarsi sul perché dello stop.
Dopo 15m ci comunicano che c'è un guasto sulla linea, al sistema di rilevazione treni se non ho capito male (una becera vociava al cellulare) e che non sanno quando sarà riparato. Da notare che poco prima diluviava e fulminava.
Dopo 45m ci comunicano che la linea Roma Firenze alta velocità NON sarebbe stata ripristinata in tempi utili.
Il treno avrebbe raggiunto a "lenta marcia" la stazione di Orte e lì avrebbe proseguito sulla linea lenta.Bene!!

Raggiungiamo a passo d'uomo la stazione, e proseguiamo, tra fermate e ripartite, sulla linea lenta.

Alle 23.00 è chiaro che il treno ha 120 minuti (2 ore) di ritardo. Poiché io avrei dovuto essere a Firenze alle 22.26, alle 23.00 vado a chiedere se è possibile avere qualcosa da mangiare, un panino, dei biscotti ovviamente offerti da Trenitalia, mi pareva il minimo.

Un giro di telefonate ai responsabili della linea, forse ci danno un "Cestino" (mi viene in mente Fantozzi con la sua ala di pollo... di plastica!) e poi alla fine non ci danno niente. Intanto al bar hanno esaurito tutto, ovviamente dopo 3 ore di viaggio la gente consuma.

Trenitalia, solo su richiesta, organizza qualcosa per chi deve prendere coincidenze non più esistenti o simili. Io riesco a prendere un treno di extracomunitari alle 00.37 per Signa e ho cenato alle 1.30.

A quanto ho capito Trenitalia mi darà un "bonus" di metà prezzo del biglietto per il ritardo (ovviamente NON ne è stata data notizia in treno, occorre andare sul sito e frugare tra le FAQ)che consiste nella possibilità di acquistare un altro biglietto scontato di quella metà di prezzo.

Ora io provvederò ad inviare tutte le mie sentite lamentele a Trenitalia.

Di certo dico che è una cosa VERGOGNOSA sia un guasto che ferma un'intera linea ma soprattutto che Trenitalia abbia considerato zero i 200 e rotti clienti in viaggio su quel treno, senza segnalare la possibilità di rimborso, senza offrire neppure un bicchiere d'acqua.
E' una INDECENZA, è l'ULTIMA volta che prendo il treno, visto che non è la prima volta che mi capitano 'ste cose. Alla fine con poca somma in più (o anche con la stessa, se uno ci va piano con il gas) vai in macchina e non ti fai il minimo problema.

Ritengo che un guasto possa capitare (Anche se, appunto, bloccare 300km di tratta di botto mi pare eccessivo...) ma la serietà di un'azienza si vede anche da come reagisce a questi inconvenienti. E' come quando al Cinema ci sono dei problemi e si rimborsa/indennizzano SOLO i clienti che segnalano il problema.

E da notare che mentre chiedevo alla capotreno la possibilità di avere qualcosa da mangiare o da bere frotte di clienti spendevano somme inusitate al bar del vagone ristorante...

E' proprio vero: hanno il trattamento che meritano.

Ciao
A

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Messaggio da Walter »

Messaggio inserito da Antonio Marcheselli

E da notare che mentre chiedevo alla capotreno la possibilità di avere qualcosa da mangiare o da bere frotte di clienti spendevano somme inusitate al bar del vagone ristorante...
Forse la fermata non è stata del tutto casuale.....:D

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Messaggio da Iv@no »

Si, hanno fatto "l'intervallo" x aumentare le vendite al bar :D

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Messaggio da Walter »

Iv@no, hai regalato il cappello ad Antonio???

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Messaggio da Iv@no »

E' stato un prestito :D:D

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Antonio Marcheselli
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Messaggio da Antonio Marcheselli »

Potevi anche dirmelo che l'avevo messo al rovescio però!!! :)

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Messaggio da Iv@no »

Non ci avevo fatto caso :D

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Messaggio da Walter »

E' il cappello ufficiale dei proiezionisti? Lo voglio anche io!!:D

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Mauro
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Messaggio da Mauro »

Vah com'è trendy Antonio con il suo nuovo cappello :D.
Comunque per queanto riguarda i treni spesso è un disastro...per 5/6 anni ho preso il treno regionale Vittuone/Milano e fortunatamente mi è sempre andata bene; ora che hanno inglobato la tratta nelle suburbane, includendola nel tracciato del famoso passante ferroviario milanese, è diventato un disastro.
Treni sempre più corti e sempre più pieni, sempre più in ritardo per non parlare delle soppressioni selvaggie con le conseguenza che potete immaginare.
Spesso Vittuone è stata teatro di occupazione di binari da parte di pendolari infuriati per questa enorme presa per i fondelli, fino al punto di arrivare al famoso sciopero degli abbonamenti...e guarda caso mai un controllore si è fatto vedere...altrimenti povero lui!
Ora la situazione sembra essersi regolarizzata ma...mai dire mai :x


Mauro
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Walter
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Messaggio da Walter »

Durante una gita ai tempi della 2a liceo, tornando da Milano in treno ci siamo dovuti fermare a metà strada perchè una pazza si era incatenata ai binari poco piu avanti e la linea era stata interrota.
Da non crederci: dopo mezz'ora sono arrivati tre autobus ci hanno e portati tutti a Bergamo.

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Gio
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Messaggio da Gio »

Beh, che dire... innanzi tutto complimenti ad Antonio x il cappello, ho cercato dei post di Iv@no perché mi parevano simili... poi ho visto che ha postato poco sotto :D A questo punto direi di promuovere un nuovo trend e fare i cappellini "proiezionisti.com" da usare negli avattar :D

Oggi ho ripreso il treno dopo anni, che dico anni: lustri, che non mi capitava e sono rimasto piacevolmente sorpreso perché, andando da Belluno a Udine e tornando sono tutti regionali e 1 interregionale, mi aspettavo 'na "struma" mostruosa invece, aria condizionata a go-go e puntuali.
Unico rimprovero la pulizia, però vedendo vari passeggeri con le scarpe belle posate sul sedile davanti che vuoi? ... :(

Io temo che il fattore scatenante sia la mancanza di preparazione alle emergenze, con una troppa suddivisione delle responsabilità, il che non permette un intervento tempestivo :evil: sia per magari regalare semplicemente delle bottigliette d'acqua sia per un rimborso... Però già un panino e una bottiglietta d'acqua sarebbero state un gesto molto significativo.

Giovanni Zampieri
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Messaggio da Iv@no »

X il cappello venerdì matina sono a milano se qualcuno vuole farsi la foto ben venga :D

I treni...... dopo un viaggio da "odissea" x fare torino-alessandria tratta da 1h10' - 1h30' a seconda dei treni della durata di 4h e rotti con due cambi ho detto ufficialmente :(BASTA:(!
Lo prendo se non ho altra scelta altrimenti mi sposto in macchina/moto e vivo decisamente più tranquillo :D

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Messaggio da Walter »

Messaggio inserito da Gio
A questo punto direi di promuovere un nuovo trend e fare i cappellini "proiezionisti.com" da usare negli avattar :D
Sarebbe bello far fare magliette o cappellini di proiezionisti.com!:D

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dan
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Messaggio da dan »

Andrò controcorrente ma io non mi posso lamentare del treno. Prendo ogni giorno la rete delle Ferrovie Nord e la mia linea è sempre abbastanza puntuale.
Sono un viaggiatore occasionale delle FS e anche lì mi è sempre andata bene. Ho avuto solo due inconvenienti: da Bologna a Milano mi hanno soppresso un InterCity per "esigenze di Trenitalia". A parte la motivazione risibile mi è bastato andare al punto informazioni per trovare una soluzione: mi hanno spostato sull'EuroStar che sarebbe partito poco dopo arrivando dieci minuti dopo l'orario previsto del mio treno. Per trovare posto mi hanno detto di rivolgermi al capotreno, in terza carrozza, che mi ha gentilmente sistemato nello stesso vagone, che per puro caso si trattava di prima classe. Dolcetto, giornale e prima classe (anche se devo dire vibrava un po' troppo, facevo fatica a leggere il giornale!) offerti da Trenitalia, in cambio di dieci minuti di ritardo. Più che accettabile.

Il secondo inconveniente a Venezia quando, dopo circa mezz'ora di attesa del nostro Eurostar, siamo stati informati che il treno sarebbe stato soppresso. Saliamo quindi sull'IC successivo (su indicazioni dello sportello informazioni) e qui il controllore ci dice che per tutti quelli nella nostra situazione è previsto un rimborso integrale del biglietto (cosa, a quanto mi è sembrato di capire, eccezionale e autorizzata solo per quel caso specifico) Arrivati a Milano ci presentiamo per chiedere il rimborso ma ci fanno presente che ci avrebbero dato solo la differenza tra ES e IC, facciamo presente più volte che ci è stato detto diversamente ma non c'è niente da fare. Ci facciamo quindi autorizzare il rimborso e scendiamo in cassa per ritirare i soldi. Allo sportello però chiediamo ulteriori informazioni e facendo un po' gli gnorri cerchiamo di farci rimborsare il biglietto intero. L'impegato è piuttosto sbrigativo e ci propone "o accettate la differenza o prendete questo modulo e fate una lamentela" Detto fatto si ritrova in mano il modulo di lamentela compilato (con indicazione della circolare di riferimento che ci aveva segnalato il capotreno) Qualche mese più tardi è arrivato a casa via posta il rimborso integrale dei biglietti. Sicuramente qualcuno con qualche impegno non avrebbe potuto perdere tempo a richiedere tutti i rimborsi però alla fine per noi, anche questa vicenda si è conclusa bene.

Ciao,
Daniele -- Free your mind

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Messaggio da Antonio Marcheselli »

bene. Ma un'azienda dove devi insterere 3 volte per avere quello che ti viene promesso non è mica poi il massimo...

Considera che a me non danno un soldo, solo il 50% del biglietto... in BONUS per altri biglietti. Sai che me ne faccio... E se le ferrovie mi dicono che non è colpa loro ma di un fusibile saltato non prendo neppure quelli.

Cia
A

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Re: Ferrovie Italiane - dopo il fuoco, il disservizio

Messaggio da Walter »

Mi accodo a questa discussione per raccontare la mia esperienza.
Per motivi lavorativi ieri ho dovuto prendere l’Eurostar 9460 da Firenze a Bergamo.
Ero partito molto pessimista e con molti pregiudizi visti i racconti presenti qui sul forum, anche perché non prendo un treno da almeno 15 anni, quindi no sapevo che situazione avrei potuto trovare, e le esperienze di Antonio e Matteo mi avevano fatto temere il peggio.
Alle 17.15 (4 minuti prima della partenza) il treno è arrivato a Firenze Rifredi…giusto il tempo di salire, prendere il posto assegnato e alle 17.19 (ora esattissima della partenza) il treno è partito.
La macchina era un ETR 480, quindi un pendolino, all’inizio bisogna un po abituarsi all’oscillazione della cassa ad assetto variabile in curva, ma poi il viaggio diventa piacevole. La carrozza di 2° classe in viaggiavo ero era molto pulita, ogni posto a sedere (seppur un po’ strettino devo dire) era dotato di tavolino e presa 220V per collegare il notebook.
Il controllore era dotato di palmare, e quando gli ho presentato la mia ricevuta stampata (il mio biglietto era stato acquistato in internet) il palmare gli ha confermato la correttezza della mia prenotazione, ha ringraziato ed ha proseguito. A differenza di chi dice che i controllori sono scortesi questo s’è pure fermato a scherzare con un bambinetto 2 posti dopo me dicendo che ci sarebbe dovuto essere anche il biglietto per il suo pupazzetto, altrimenti l’avrebbe dovuto far scendere dal treno.
Il veicolo era molto silenzioso sia in marcia che in frenata, nonostante la mia carrozza fosse una di quelle motrici (l’etr 480 non ha locomotore separato).
Tutto il viaggio ha proseguito nella puntualità piu assoluta: siamo arrivati nelle 5 fermate intermedie sempre con qualche minuto d’anticipo e siamo ripartiti all’orario preciso (con uno scarto di +-30 sec.).
Ad ogni fermata una voce registrata diffondeva il messaggio sia in Italiano che in Inglese, e in entrambe le lingue ringraziava i passeggeri per aver scelto Trenitalia.
Purtroppo a Brescia siamo ripartiti con 4 minuti di ritardo per consentire la partenza di altri 2 convogli prima di noi, e questo ritardo s’è mantenuto fino a Bergamo.
Siamo quindi arrivati con 4 min. di ritardo, ma su un viaggio di 4 ore lo ritengo totalmente accettabile.

Che dire quindi? sarò stato forse fortunato io ma un bell’8 a Trenitalia questa volta va assegnato senza dubbio.
WALTER - Cinema Teatro Loverini
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Re: Ferrovie Italiane - dopo il fuoco, il disservizio

Messaggio da GM »

Walter, dici delle magliette proiezinisti.com io c'è l'ho :) come l'abbiamo tutti! :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :)

Per Trenitalia, una volta un mio conoscente ( ferroviere ), gli è capitato un mega ritardo con uno dei primi Eurostar in servizio.

Come dice Antonio, gli hanno dato un sacchetto ( in carta ) con :
* Letterina di scuse pre-stampata;
*pacchetto di biscotti ( 3 di numero );
*succo di frutta ( tetrapack da 0.25 cl ) .

Alla faccia dell'alta velocità :cosa??:
Spegni la scritta primo tempo, sai alla fine dell'anno che bolletta arriva- Massima dello zio.

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Re: Ferrovie Italiane - dopo il fuoco, il disservizio

Messaggio da Antonio Marcheselli »

Perché a Trenitalia sapevano che eri di Gandino.

Qualche viaggio ok l'ho fatto pure io ci mancherebbe...
Sono sale per grandi pubbici e ciò rende doverose proiezioni per grandi popolazioni
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Re: Ferrovie Italiane - dopo il fuoco, il disservizio

Messaggio da Antonio Marcheselli »

Da beppegrillo.it
Un progetto collettivo nazionale abbandonato

Mi chiamo Claudio Gatti, sono un inviato speciale de Il Sole 24 Ore di base a New York. Vivo in America da trenta anni, dove ho imparato il mestiere del giornalista investigativo e ho deciso di scrivere questo libro e di cimentarmi sulle ferrovie, perché ritengo che queste ultime rappresentino il codice genetico di un paese, ma che soprattutto siano una cartina di tornasole di tutto ciò che non va, non funziona dell’Italia e forse anche degli italiani.
In agosto Daniel Cohn Bendit, il leader del movimento studentesco tedesco, francese e il leader dei Verdi tedeschi, ha rilasciato un’intervista in cui diceva: “l’Italia è un Paese malato di individualismo e menefreghismo, è un Paese in cui manca un progetto collettivo nazionale”. Secondo me le ferrovie sono un progetto collettivo nazionale abbandonato e sono emblematiche di un modo di fare, di una cultura manageriale, di un modo di essere che è tipico dell’Italia. Per questo, secondo me, questo libro è interessante: proprio perché affronta, con questo viaggio dal di dentro, un’esperienza che è l’esperienza che hanno tutti gli italiani e un modo di operare, un modo di vivere, un modo di rapportarsi alla cosa pubblica, un modo di gestire la cosa pubblica, una gestione privatistica della cosa pubblica è lo specchio di questo Paese.
Come residente all’estero arrivo in Italia, sbarco a Fiumicino o a Malpensa e prendo il treno che mi porta in città e, così come me, lo fanno tutti gli stranieri che sono appena arrivati: quel treno per me è una cartina di tornasole dell’Italia, è il primo approccio che hanno gli stranieri con il nostro Paese e è un approccio che è emblematico del nostro Paese, perché i treni non sono puliti, perché i treni non sono puntuali. In Italia si sono investiti, negli ultimi cinque anni, circa 6 miliardi di Euro all’anno, i cittadini italiani, 22 milioni di famiglie italiane hanno pagato un canone FS, senza saperlo, di 273 Euro all’anno. Con tutti quegli investimenti l’Italia avrebbe il diritto di avere ferrovie della qualità, della pulizia, della puntualità svizzera e invece, purtroppo, dopo tutti questi anni continuiamo a avere la qualità, la puntualità e la pulizia italiana e questo è inaccettabile. Ho cercato di capire, però, a che cosa è dovuto e penso che, con l’aiuto di chi mi ha guidato, di chi mi ha dato accesso ai documenti, di chi mi ha spiegato il significato di alcuni dati, di messaggi di posta elettronica, si possa capire meglio perché questi problemi sono tutt’ora irrisolti. Ho trovato dei messaggi di posta elettronica straordinari: ce ne era uno della primavera del 2006, in cui si parlava del problema della legionella, della malattia del legionario, per cui erano stati trovati dei batteri e, in pochi mesi, era morto un conduttore, un ferroviere a Roma. Trenitalia discuteva su chi doveva fare le pulizie e c’era un rimpallo continuo. Sei mesi dopo è stato trovato nuovamente il batterio della legionellosi sui treni di Torino e il sostituto Procuratore Guariniello è intervenuto e, nonostante i media non abbiano dato alcuna notizia, ho poi appurato che Trenitalia ha avuto due funzionari multati per non aver tenuto conto del rischio legionellosi. In realtà le mails che ho trovato dimostravano che i funzionari erano perfettamente consapevoli di quel rischio e che non erano riusciti a fare nulla, a organizzare un tipo di pulizia necessario per eliminarlo.
Il baratro dell'Alta Velocità

Uno dei temi che ho voluto affrontare è stato quello dell’alta velocità, o alta velocità alta capacità: il progetto avrebbe dovuto essere finito nel 1999 e sarebbe dovuto costare meno della metà di quello che è costato. Dieci anni dopo ancora non è finito e c’è stata una serie di sprechi straordinaria: prendiamo l’esempio delle locomotive. Le locomotive a alta velocità sono arrivate a Ferrovie dello Stato a metà degli anni 90, quando non c’erano i binari e sono state sottoutilizzate per quasi 15 anni, usate in tratte in cui non potevano andare alla velocità per la quale erano state costruite. Adesso stiamo per finire di vedere i binari, l’infrastruttura completata e abbiamo locomotive ormai vecchie, antiquate, che hanno quasi 15 anni.
L’altro problema è stato l’aumento del costo di questo progetto: in Italia si è deciso di trasformare un progetto per passeggeri in un progetto passeggeri /merce, il che ha portato a un aumento dei costi enorme, anche se le merci, nelle tratte che già sono in funzione, non utilizzano questi binari, perché l’alta velocità, come in Francia, per la merce costa troppo e non ha senso, e pur dovendo avere caratteristiche tecniche necessarie perché i treni merci viaggino su questi binari, i costi della Firenze /Bologna sono aumentati in modo sproporzionato, ci sono stati degli sprechi enormi, così come ci sono stati i danni all’ambiente al Mugello. Ho raccolto la testimonianza del sostituto Procuratore di Firenze in un processo contro il Consorzio che ha costruito la Tav sulla Firenze /Bologna e si parla di 900 milioni di Euro di danni ambientali, di danni idrici, una rete di sorgenti, di torrenti, di fonti che è completamente scomparsa, boschi che hanno perso il verde e gli alberi e intere popolazioni che sono state costrette a abbandonare delle zone, perché non hanno più accesso all’acqua potabile.
Treni puliti e puntuali

Il mio obiettivo era di trovare risposta a una serie di interrogativi che tutti i passeggeri, i pendolari e chiunque prenda un treno in Italia ha, ossia come mai i treni sembrano essere in ritardo, quando le ferrovie ci dicono che sono quasi sempre puntuali; come mai non si riesce a risolvere il problema della pulizia dei treni, come mai accadono con una frequenza preoccupante incidenti, come quello più grave di Viareggio dell’estate scorsa e che cosa è stato fatto per fare sì che l’infrastruttura fosse degna di un Paese occidentale.
Attraverso una ricerca di documentazione e di materiale di testimonianze ho raccolto molti documenti che mi hanno permesso di capire che cosa le ferrovie sanno di questi problemi: il mio è un viaggio nel ventre molle delle ferrovie, con l’aiuto di varie guide di persone che sono state ex dirigenti, funzionari, sindacalisti, ma anche fornitori e politici, che mi hanno aiutato a capire come funziona il meccanismo e, da questa documentazione, ho scoperto e ho trovato risposta a tanti problemi: quello della puntualità è il primo. Ho appurato che, quando l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato ci dice “la puntualità dei treni italiani è come quella della Francia o della Germania”, in realtà bluffa: in Francia e in Germania in treni a lunga percorrenza hanno una puntualità che si calcola con standards diversi da quelli italiani, in Francia e in Germania la puntualità è data da un treno che arriva entro cinque minuti dall’orario previsto. In Italia, nella lunga percorrenza, sono 15 minuti, cioè tre volte tanto. In più c’è una serie di éscamotage che ho scoperto e ho documentato, che spiegano come mai un treno che un passeggero ha visto arrivare in ritardo risulta poi, nei dati ufficiali, puntuale: uno dei fattori chiave è quello delle cosiddette cause esterne, ossia degli elementi imponderabili, quali possono essere la fitta nebbia o addirittura il suicidio di una persona, che determinano un ritardo che non dipende dal gestore, da Trenitalia. In questo caso tutto il ritardo accumulato da quel treno non viene considerato, viene annullato. Il problema è che ho scoperto dai documenti e dalle testimonianze che in Ferrovie dello Stato si abusa di questo sistema, per cui si attribuisce a una causa esterna il ritardo di treni che in realtà non sono stati colpiti da quella causa. Un altro meccanismo che ho scoperto è quello di operare sull’orario di arrivo, ovvero sulle linee in cui c’è un ritardo cronico, anziché risolvere il problema e eliminare il ritardo, in occasione dei cambi di orario stagionali, ho scoperto un documento che dice che si poteva spostare l’orario di arrivo e ritardarlo, di modo che il treno che arriva in ritardo venga poi considerato puntuale.
Altro grande problema: le pulizie. Sono venti anni che si dice che siamo nell’emergenza pulizia treni, ebbene abbiamo visto le ferrovie fare gare europee, consolidare lotti, parcellizzare i lotti, c’è stato un ciclo continuo di gare, treni sporchi, nuove gare, treni sempre sporchi e questo ciclo non è finito e difficilmente finirà, se non si risolveranno alcuni problemi strutturali, che sono di programmazione, perché ho scoperto da documenti interni che i treni spesso non arrivano nei depositi dove devono essere puliti, nelle fasce e nelle finestre in cui è previsto che ci sia la presenza dei lavoratori delle pulizie.
Una responsabilità politica

Anche in questo caso la responsabilità ultima secondo me è della nostra classe politica: abbiamo visto una serie di governi succedersi negli ultimi 12 anni, nessuno dei quali ha proposto un piano trasporti, un piano per il trasporto pubblico per le ferrovie. La classe politica non ha dato impulsi, ha soltanto lasciato che il management gestisse in un modo che ha portato pochissimi risultati concreti, senza però dare un progetto veramente nazionale, come è stato fatto in altri Paesi. Spero che questo libro stimoli anche i nostri politici a fare un ragionamento sul sistema trasporti e non soltanto sui ritardi e le pulizie dei treni.
Oh, non sono solo io che se ne accorge! :D
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Re: Ferrovie Italiane - dopo il fuoco, il disservizio

Messaggio da Antonio Marcheselli »

... tra l'altro rileggendo il post non ho mai aggiunto che Trenitalia mi rispose che il problema è stato causato da "causa forza maggiore" e quindi non ne sono responsabili (la pioggia). Da qui la copia dell'intervento dal sito Beppe Grillo.

Per chi vuole farsi due risate




Ed è reale!!!!!



Spero sia un fake
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