La Ditta FEDI
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Per mia scelta mi sono allontanato dai proiettori e, francamente, comincio a dimenticare. Tuttavia ricordo ancora che i proiettori Fedi avevano come sistema di "messa in moto" non la classica pulsantiera Marcia/Arresto che ci si aspetterebbe di trovare, bensì un commutatore a 'scatti' o posizioni che permetteva di avviare il motore. Questo commutatore disinseriva progressivamente delle resistenze (di potenza) in serie al motore fino a portarlo circuitalmente connesso direttamente alla rete, permettendo così un avviamento progressivo del proiettore. Uno di questi commutatori creò dei problemi (forse si spaccò il corpo di ceramica o forse di spezzò una lamella di un contatto, boh?) , sta di fatto che modificai il circuito di avviamento e misi la pulsantiera Marcia/Arresto. Usai due teleruttori e un modulino ritardatore aggiuntivo (quelli che si innestano meccanicamente sulla “testa” del relè, tanto per interderci). Ammesso che qualcuno volesse sostituire il commutatore con due pulsanti, come schema di principio può attenersi al seguente:
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Pigiando il pulsante “Marcia” chiude il primo teleruttore ed il motore riceve alimentazione tramite le resistenze. Allo scadere del tempo impostato sul ritardatore esso chiude il contatto, facendo chiudere anche il secondo teleruttore che esegue il bypass delle resistenze. Pigiando Il pulsante Stop si apre il primo teleruttore che come conseguenza ferma il motore, “resetta” il ritardatore e fa aprire il secondo teleruttore. Lo schizzo postato (scusatemi se non ho usato i simboli giusti) presuppone l’utilizzo di teleruttori con bobina a 380/400 V ac e idonea pulsantiera Marcia/Arresto.
ciao a tutti
alvaro
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Pigiando il pulsante “Marcia” chiude il primo teleruttore ed il motore riceve alimentazione tramite le resistenze. Allo scadere del tempo impostato sul ritardatore esso chiude il contatto, facendo chiudere anche il secondo teleruttore che esegue il bypass delle resistenze. Pigiando Il pulsante Stop si apre il primo teleruttore che come conseguenza ferma il motore, “resetta” il ritardatore e fa aprire il secondo teleruttore. Lo schizzo postato (scusatemi se non ho usato i simboli giusti) presuppone l’utilizzo di teleruttori con bobina a 380/400 V ac e idonea pulsantiera Marcia/Arresto.
ciao a tutti
alvaro
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La Ditta FEDI
Confermo quando dice Alvaro nella prima parte del post
nella foto si vede il commutatore attaccato alle 4 resistenze verdi (sopra al trasformatore)
SteK
nella foto si vede il commutatore attaccato alle 4 resistenze verdi (sopra al trasformatore)
SteK
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La Ditta FEDI
A me capitò la rottura della molla del gruppo commutazione di avvio per cui mi trovai, di punto in bianco, a non avere più gli scatti e la manopola girava come quella del reostato della lampada di eccitazione!!! Non ero bravo e fantasioso come Alvaro e quindi mi dovetti armare di pazienza, ferri da calza, pinzette ed amenicoli vari e dopo ore di tentativi riuscii a rimpiazzare la famosa molla.
Ciao
Luigi
Ciao
Luigi
La Ditta FEDI
Cari tutti,
riprendendo il discorso sulla proiezione a bordo degli aerei, ho trovato, con un pò di fatica, un interessante articolo sulla storia dell'"inflight entertainment", reperibile all'indirizzo:
http://www.waea.org/Press/History.pdf
In nessun caso si parla di proiezioni in 35 mm a bordo di aerei.
Prima dell'avvento della videoproiezione di qualità, le proiezioni a bordo degli aerei avvenivano in 16 mm o in super 8 (in quest'ultimo caso meidante pellicola caricata in cassette auto-riavvolgenti).
Per il 16 mm tutto il film veniva caricato su grosse bobine da 26-30 pollici di diametro montate orizzontalmente (verosimilmente con i fotogrammi in successione orizzontale tipo VistaVision).
La posizione dei proiettori di qualsiasi formato era sempre a livello del tetto della cabina.
La pellicola andava riavvolta e ricaricata tra un volo e l'altro.
Un curioso sistema era l'Astrocolor, una specie di interlock ante-litteram con la pellicola che attraversava tutta la lunghezza della cabina nei due sensi per essere proiettata da 20 proiettori diversi su altrettanti piccoli schermi sistemati in varie posizioni della cabina stessa.
Luca Bellomonte
riprendendo il discorso sulla proiezione a bordo degli aerei, ho trovato, con un pò di fatica, un interessante articolo sulla storia dell'"inflight entertainment", reperibile all'indirizzo:
http://www.waea.org/Press/History.pdf
In nessun caso si parla di proiezioni in 35 mm a bordo di aerei.
Prima dell'avvento della videoproiezione di qualità, le proiezioni a bordo degli aerei avvenivano in 16 mm o in super 8 (in quest'ultimo caso meidante pellicola caricata in cassette auto-riavvolgenti).
Per il 16 mm tutto il film veniva caricato su grosse bobine da 26-30 pollici di diametro montate orizzontalmente (verosimilmente con i fotogrammi in successione orizzontale tipo VistaVision).
La posizione dei proiettori di qualsiasi formato era sempre a livello del tetto della cabina.
La pellicola andava riavvolta e ricaricata tra un volo e l'altro.
Un curioso sistema era l'Astrocolor, una specie di interlock ante-litteram con la pellicola che attraversava tutta la lunghezza della cabina nei due sensi per essere proiettata da 20 proiettori diversi su altrettanti piccoli schermi sistemati in varie posizioni della cabina stessa.
Luca Bellomonte
La Ditta FEDI
luca
mi immagino se si rompeva la pellicola... chi rimetteav in macchina???
mi immagino se si rompeva la pellicola... chi rimetteav in macchina???
La Ditta FEDI
La rottura della pellicola (o un qualsiasi altro problema meccanico )era infatti uno dei problemi maggiori.
Se riesco vi posto delle foto dei sistemi di proiezione dei vecchi liner (B707, DC8 e B747).
Luca Bellomonte
Se riesco vi posto delle foto dei sistemi di proiezione dei vecchi liner (B707, DC8 e B747).
Luca Bellomonte
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- Utente 35mm
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- Iscritto il: sab ago 09, 2003 9:10 pm
- Località: Veneto
La Ditta FEDI
Questo sistema non era poi un'esclusiva Fedi: direi che era più o meno comune a tutti i proiettori dell'epoca. La stessa manopola si trovava nei Prevost e nei Pion mentre le vecchie cinemeccanica (tipo il X) avevano addirittura un vero e proprio reostato tipo quello per regolare la velocità dei treni elettrici.
Ciao
Dino -Cinema G. Verdi-
Immagine: 3,98 KB
Ciao
Dino -Cinema G. Verdi-
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La Ditta FEDI
L' avviamento a resistenze viene ancora usato spesso dalle varie ditte, è ovvio che ora l' elettronica opera nei "tempi di esclusione" delle resistenze, cioò che una volta lo si faceva con un selettore oggi viene chiuso in un pulsante di marcia
ALESSANDRO PULGA
ALESSANDRO PULGA
La Ditta FEDI
:oops:
Scusate se vado fuori argomento, comunicazione di servizio per FEDIUNDICI :
Fediundici, dato che hai lavorato per la Fedi, nell'evenienza per i nostri proiettori ( il mio capo per i proiettori manutenzione zero ) puoi darci una mano????
Come posso contattarti????
Ciao Gianmarco - Cinema Ambra Erba ( Co )-
Scusate se vado fuori argomento, comunicazione di servizio per FEDIUNDICI :
Fediundici, dato che hai lavorato per la Fedi, nell'evenienza per i nostri proiettori ( il mio capo per i proiettori manutenzione zero ) puoi darci una mano????
Come posso contattarti????
Ciao Gianmarco - Cinema Ambra Erba ( Co )-
La Ditta FEDI
Gianmarco, ti stai sbagliando: non è Fediundici ad aver lavorato alla Fedi ma Europa.
ciao
WALTER - Cinema 'Al Parco'
ciao
WALTER - Cinema 'Al Parco'
La Ditta FEDI
:oops:Grazie Walter,
chiedo scusa e giro la richiesta ad Europa.
Ciao Gianmarco - Cinema Ambra Erba -
chiedo scusa e giro la richiesta ad Europa.
Ciao Gianmarco - Cinema Ambra Erba -