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DTS 6AD. Un ragazzo che ho conosciuto via ICQ faceva il proiezionista in un multiplex americano e li' avevano 5 sale con CP500 e 5 con DTS6AD. Dice che si trovava molto bene, molto affidabile. Figuratevi, si aggiorna inserendo nel lettore un CD rom e fa tutto da se'!
Piuttosto mi dicono che i vari DTS6AD e CP650 hanno un suono molto "digitale" soprattutto sull'SR che viene convertito in digitale fin dalla preamplificazione. Non lo so pero', non ho mai sentito.
Certamente la qualita' sonora e' legata a tutta la catena audio: per esempio nel mio cinema, che ha un'acustica non perfettissima anche se comunque piu' che discreta, il DTS suona un po' "rozzo" sulle alte mentre nel nostro cinema THX e' una meraviglia.
Una volta un tecnico (di cui per pieta' evitero' il nome) mi disse che alla prima dimostrazione del DTS rimasero delusi in quanto era tutto bello ma non si capivano i dialoghi. Tant'e' che una volta che venne a reinstallare il mio DTS di ritorno da una riparazione dagli UK disse all'assistente "occhio alla parola". Questo era tutto cio' che si doveva controllare...
Certamente il DTS, avendo le alte piu' brillanti puo' mettere in crisi le acustiche peggiori e anche le casse peggiori.
Un confronto serio andrebbe fatto nella stessa sala, con lo stesso film.
Ma mi dicono che un grosso "difetto" dell'SDSD e' la sua equalizzazione troppo "digitale" che rende il suono un po' freddo.
SDDS: una persona mi raccontava che non e' neppure facile accorgersi se uno dei 6 (o 8) canali va in "backup". Mi racconto' che rimandarono indietro una copia proprio perche' mandava in backup un paio di canali e la technicolor gli addebito' la copia in quanto "pur sempre di SDDS si trattava". Benone.
THX: Andrea il THX non e' un sistema audio, anche su Star Wars c'e' scritto "THX facility" nel senso che e' stato regsitrato utilizzando sale di regsitrazione approvate dalla THX. Se invece ci vedi il TAP (Theater Alignment program) Significa che la THX sta seguendo il film nelle sale per accertarsi che venga proiettato a modo (buonanotte).
Ciao
Antonio Marcheselli
