La ricerca della felicità - HappYness

[Antonio Marcheselli]

Visto stanotte.

Che devo dire, non credo di aver visto altri film di Muccino, o almeno non me lo ricordo. Ma l'aria qui è di un film USA, forse è l'aspetto tecnico che è di livello classico di un blockbuster USA.
Il film prende molto, angosciante e Smith è bravissimo. Però... c'è un però. Ottimo film, ripeto, ma praticamente (SPOILER) [spoiler]è incentrato SOLO su will smith, che va in miseria e gliene capita una dietro l'altra. C'è solo smith a recitare, e la storia alla fine si riduce a quella di un povero disgraziato che perde tutto e si ritrova per strada, mentre cerca di risollevarsi[/spoiler]

Alla fine quindi a mente fredda pensi che la trama è deboluccia, però il film prende molto, per la recitazione, l'ottima regia e fotografia. Quindi lo scopo è raggiunto! Ma il film è angosciante, pare la storia di paperino... :evil:

La copia era decente, ma una parte balla destra-sinistra (non come superman, in maniera dolce!) e una ha dei baffi neri diagonali che passano ogni tanto. Il solito sudicio, che ormai c'è sempre, e una velatura leggera gialla intorno all'unica giunta a caldo. Ormai questa è la norma purtroppo.
Audio avvolgente senza particolarità, dialoghi nitidi e puliti.

Immagine: 8
Audio: 7.5
Film: 8

Ciao
A

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I've always wondered if there was a god. And now I know there is
-- and it's me.
Homer Simpson

[Wilde]

concordo troppo incentrato su smith e il figlioletto. Però certo ti fa venire il nodo alla gola questo film

"I've nothing to declare but my genius"

[Antonio Marcheselli]

Sì ma stanotte ho riflettuto su una cosa.

Il titolo del film è "la ricerca della felicità"

SPOILER SPOILER!!!



Quindi secondo l'autore/regista la felicità si inquadra con l'ottenere un ottimo lavoro e fare milioni di dollari? C'è qualcosa che mi sfugge...

Ciao
A

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I've always wondered if there was a god. And now I know there is
-- and it's me.
Homer Simpson

[FabioComo]

Messaggio inserito da Antonio Marcheselli

Quindi secondo l'autore/regista la felicità si inquadra con l'ottenere un ottimo lavoro e fare milioni di dollari? C'è qualcosa che mi sfugge...

Negli Stati Uniti il denaro è intimamente legato alla felicità (almeno idealmente, nei fatti poi...).

[Antonio Marcheselli]

Ok, ma mi pare che questo renda il film un po' sciapo...

Cambiate il titolo!!

La ricerca dei soldi!

Ciao
A

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Homer Simpson

[Gianluca Breda]

[SAPUTELLO]chiaro risultato della religione protestante, che collegava il successo nel campo lavorativo alla benevolenza divina[/SAPUTELLO]

[Antonio Marcheselli]

sarebbe bastato che invece che andare a fare il broker nella super azienda avesse trovato posto da un fornaio...

Ciao
A

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I've always wondered if there was a god. And now I know there is
-- and it's me.
Homer Simpson

[Gianluca Breda]

hehe...

e poi essendo un film diventava il Fabio Volo d'America

[Wilde]

beh la sua era una ricerca di stabilità, e poi sinceramente meglio un film coi piedi ben piantati per terra (la felicità te la danno i soldi, è inutile fare falsi paternalismi, coi soldi ti puoi permettere stabilità, tranquillità e la possibilità di coltivare le tue passioni) che cavolate stile "american way of life" dove la solita ochetta vuole diventare ballerina ma ha la madre tossica, il padre in carcere, il ragazzo la tradisce....mi è sembrato un film molto misurato, intenso ma non alla Muccino-style, tutto basato sui sentimenti ma senza retorica, e cmq ricordiamoci che lui non ha intenzione di fare miliardi di quattrini, lui tiene solo a suo figlio, mi sembra che questa sia la lezione più importante....

"I've nothing to declare but my genius"

[Antonio Marcheselli]

ok ma io avrei cambiato il titolo. Ovvio che senza soldi è difficile essere felici. Ma si può essere felici anche senza i milioni di dollari direi!

Ciao
A

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Homer Simpson

[Digitmovies]

Per quanto riguarda la mia copia tutto ok nessuna giunta ne schifezze ma concordo sul fatto che balla :shock:

SPOILER

Per Antonio, essendo la storia tratta dal libro della vita di questa persona... ha avuto fortuna a guadagnare milioni ma se è diventato broker "veramente" nella vita non è certo un'idea del regista anche se poi concordo che queste sono le storie che fanno impazzire l' america:p.

LUCA

[collezionista35mm]

Nessuno si lamenta dell'eccessiva GRANA di questa pellicola? Nelle scene d'interno è qualcosa di scandaloso!!

[Antonio Marcheselli]

Grana: ti dirò che sul momento non me ne ricordo ma a me piacciono i film "granosi" e non lo trovo un difetto. E' senza dubbio un volere del regista o del direttore della fotografia.





SPOILER





ma non dico che sia sbagliato diventare broker. Però il tito del film ti lancia questo messaggio, tutto qui.

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Homer Simpson

[collezionista35mm]

Anche a me non da fastidio la grana, anzi! Però ho notato che nelle scene d'esterni è veramente minima, mentre (alcune) scene d'interno sono veramente sgranate! Se fosse una scelta registica/fotografia dovrebbe essere uniforme, no?

[Wilde]

le scene in interni erano sgranate, ma solo quelle buie con la moglie (specie quando gli dice che va a new york, lì sinceramente mi è sembrato un difetto della pellicola). Volere di Muccino'e come mai nel motel non erano sgranate?

"I've nothing to declare but my genius"

[Antonio Marcheselli]

teoricamente, per quel poco che ne so (Andreaaaaaaaaa) maggiore è la sensibilità e maggiore è la grana.

Evidentemente le condizioni di luce erano diverse.

Ciao
A

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[Gianluca Breda]

visto ieri sera, la sgranatura in effetti si nota molto, ma non la trovo eccessivamente fastidiosa...

il film l'ho trovato bello, riguardo all'essere incentrato solo sulla vita di chris... è vero, ma mi pare abbastanza chiaro e dichiarato che si parla proprio della sua storia.

[SPOILER]personalmente io avrei cercato un lavoro più sicuro...[/SPOILER]

[Digitmovies]

Sinceramente per quanto riguarda la grana e la fotografia in generale non mi è dispiaciuto, poi rispetto a molti altri esempi in complesso il film è più che buono:D

LUCA

[mbarsot]

Antonio dice:

"Quindi secondo l'autore/regista la felicità si inquadra con l'ottenere un ottimo lavoro e fare milioni di dollari? C'è qualcosa che mi sfugge..."

E' esattamente la stessa cosa che ha detto un blasonato critico (non mi ricordo se della BBC o del LosAngeles Times).

Eppure mi trovo in totale disaccordo, non solo sulla questione di principio (gia' commentata prima di me) ma anche nella realizzazione del film: Se ci fate caso, la parte di vita "da ricco" del personaggio non e' descritta per niente. Anzi, al termine si nota che il figlio indossa lo stesso esatto zainetto che aveva quando erano sul lastrico.

A mio avviso il film ci dice che la felicità e' riuscire, con la tenacia, con lo studio, con la voglia di farcela, a raggiungere un obiettivo (nello specifico, uscire da una situazione di umiliazione anche agli occhi del figlio), non "di fare i soldi".

Pero' - e di questo dobbiamo ringraziarlo - senza l'insopportabile luogo comune tanto caro alla mentalità cattolica-latina che "i soldi non danno la felicita" o peggio che "i soldi sono qualcosa di negativo" (ricordo ad es. mia nonna che sosteneva esistesse una Parabola che affermava che "e' piu' difficile che un ricco entri nel regno dei Cieli piuttosto che blablablabla").

No: affrontando qualunque traversia, senza mai rinunciare al figlio, senza fare male o "fregare" nessuno, il nostro personaggio riesce a trovare un lavoro dove pensa di potercela fare (perche' bravo in matematica), ce la fa, e diventa pure ricco: dobbiamo solo ammirarlo.

mb

[Antonio Marcheselli]

Sì è vero ma secondo me è sbagliato il titolo. Niente da dire sulla vita del protagonista. Ma con quel titolo la conclusione che se ne trae non può essere che quella!

Ciao
A

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Homer Simpson