passaggio totale al digitale
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Re: passaggio totale al digitale
magari non possono permetterselo? Qui si parla di 40.000 euro come minimo, mica noccioline.
Sono sale per grandi pubbici e ciò rende doverose proiezioni per grandi popolazioni
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Chi li vende mi ha riferito che i server dei primi proiettori non sono compatibili con i nuovi film. Con la televisione non riescono a obbligare i consumatori a cambiare tv. E' da poco uscito la standard TV 4k ma sarà solo la moda a far fare il nuovo acquisto. Con i proiettori invece sono riusciti a trovare un modo per rendere l'acuisto "obbligatorio". Metto le virgolette perchè chi non si può permettere chiude. E se dovessero anche chiudere tutte le arene italiane, per fare un esempio, per i produttori di proiettori non li frega niente. Per loro sono solo numeri, e se in Italia con le chiusure ci perdono (numeri negativi) e nelle altre nazioni ci "guadagnano" (numeri positivi) allora loro faranno così, ho compri il nuovo o ti attacchi.
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Re: passaggio totale al digitale
Non e' vero.
A meno che tu non vada indietro agli albori dei server, un Dolby o un Doremi acquistato quando gli standard DCI sono stati introdotti, e' sempre perfettamente funzionante.
I primissimi server fanno eccezione ma mi pare anche normale, una tecnologia appena nata e' ovviamente soggetta a cambiamenti.
Il 4K e' compatibile con il 2K, e' stato progettato apposta. HFR, 3D, Auro, Atmos, niente sostituisce niente, chi ha un server e un proiettore del 2005 al limite ha dovuto sostituire la scheda TI con una "sicura" se il distributore lo ha richiesto, ma non ci sono film che oggi non puo' riprodurre.
Comunque guarda che non sono certo i proiettori di proiettori a forzare il cambio, bensi' produzione e distribuzione!! Il mercato del Digital Cinema, anzi, e' di nicchia.
A meno che tu non vada indietro agli albori dei server, un Dolby o un Doremi acquistato quando gli standard DCI sono stati introdotti, e' sempre perfettamente funzionante.
I primissimi server fanno eccezione ma mi pare anche normale, una tecnologia appena nata e' ovviamente soggetta a cambiamenti.
Il 4K e' compatibile con il 2K, e' stato progettato apposta. HFR, 3D, Auro, Atmos, niente sostituisce niente, chi ha un server e un proiettore del 2005 al limite ha dovuto sostituire la scheda TI con una "sicura" se il distributore lo ha richiesto, ma non ci sono film che oggi non puo' riprodurre.
Comunque guarda che non sono certo i proiettori di proiettori a forzare il cambio, bensi' produzione e distribuzione!! Il mercato del Digital Cinema, anzi, e' di nicchia.
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Re: passaggio totale al digitale
La cosa più preoccupante sono i multiplex ancora completamente a pellicola, che mi fa sospettare non ci sia la volontà di proseguire l'attività, d'altronde quando si punta al prezzo basso come unico driver di crescita è ovvio che si finisce per distruggere il valore e degli assets aziendali, rendendo difficilmente sostenibili gli indispensabili investimenti tecnologici, come si è visto anche di recente... Vero anche che uci si vanta di avere il biglietto più alto di tutti e sappiamo che livello di qualità fornisce, ma si tratta di realtà che possono sfruttare economie di scala di tutt'altro tipo, non replicabili da strutture indipendenti IMVHO.
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Re: passaggio totale al digitale
Magari e' solo che aspettano di vedere come si sviluppa la tecnologia. Se non hai schermi enormi oggi ci sono delle soluzioni che 6 mesi fa non esistevano. Il 4K su un piccolo schermo e' diventato abbordabile grazie al Sony 515 e ci sono macchine che stanno quasi su uno scaffale, hanno il server integrato e non necessitano di estrazione.
Se pensi a chi anni fa ha convertito tutto con macchine grosse come automobili...
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A parte che ti contraddici da solo ma la mia fonte è sicura. Di mestiere ha sempre fatto il venditore di proiettori. Oltre ad andare in giro a sistemare cabine, accessori, aggiustare. Cose che sono diminuite parecchio con il digitale.Non e' vero.
...
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Re: passaggio totale al digitale
Sirilli,
Non dubito la tua fonte, ma non e' che io lavorassi al mercato del pesce ieri (e neppure oggi). Possiamo discuterne se vuoi, ma se non sai di cosa si parla non ha molto senso opporre una fonte ad un'altra.
Parlo di server del 2002/2003, quando le macchine erano ovviamente dei prototipi. I gestori che hanno installato quelle macchine sono pochissimi, Arcadia e pochi altri, ed erano fondamentalmente dei grossi test.
Fin dal 2005 le macchine erano gia' standard e sono tuttora funzionanti. Il 99.9% delle macchine installate sono di quel tipo. Sinceramente non lo vedo come un tentativo di estorcere denaro.
Forse quello che la tua fonte intende e' che oggi se vuoi l'HFR o il 4K devi cambiare la macchina, mentre il 35mm e' andato avanti per 50 anni senza modifiche. Se e' questo, non vedo il problema, il Digitale tende ad innovarsi, l'importante e' che non accada quello che sostieni e cioe' che un gestore per fare il film XYZ sia costretto ad investire. Se poi vuole farlo in 3D HFR, o in 4K per forza... e' una sua decisione, nessuno lo forza.
Non dubito la tua fonte, ma non e' che io lavorassi al mercato del pesce ieri (e neppure oggi). Possiamo discuterne se vuoi, ma se non sai di cosa si parla non ha molto senso opporre una fonte ad un'altra.
Parlo di server del 2002/2003, quando le macchine erano ovviamente dei prototipi. I gestori che hanno installato quelle macchine sono pochissimi, Arcadia e pochi altri, ed erano fondamentalmente dei grossi test.
Fin dal 2005 le macchine erano gia' standard e sono tuttora funzionanti. Il 99.9% delle macchine installate sono di quel tipo. Sinceramente non lo vedo come un tentativo di estorcere denaro.
Forse quello che la tua fonte intende e' che oggi se vuoi l'HFR o il 4K devi cambiare la macchina, mentre il 35mm e' andato avanti per 50 anni senza modifiche. Se e' questo, non vedo il problema, il Digitale tende ad innovarsi, l'importante e' che non accada quello che sostieni e cioe' che un gestore per fare il film XYZ sia costretto ad investire. Se poi vuole farlo in 3D HFR, o in 4K per forza... e' una sua decisione, nessuno lo forza.
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Re: passaggio totale al digitale
Certo so che la cifra è alta, ma visto che ancora siamo al 60% suppongo che buona parte, come dice Sydney, non vuole proseguire. Penso che l'avrebbero già fatto o almeno non saremmo in questa situazione. Mi dicevi che in Inghilterra siamo al 97%, li 40000 euro si trovano facilmenteAntonio Marcheselli ha scritto:magari non possono permetterselo? Qui si parla di 40.000 euro come minimo, mica noccioline.
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Re: passaggio totale al digitale
No, qui si trovano le VPF (un fornitore ti paga l'equipaggiamento e te lo ripaghi a "rate" praticamente).
Sostituirei il "non vuole" con "non puo'". Forse aspettano qualche miracolo ma se sei una piccola realta' e hai a malapena i soldi per andare avanti, potrebbe essere un problema.
L'economia qui e' messa un po' meglio, ma comunque la crisi c'e' lo stesso.
Sostituirei il "non vuole" con "non puo'". Forse aspettano qualche miracolo ma se sei una piccola realta' e hai a malapena i soldi per andare avanti, potrebbe essere un problema.
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Re: passaggio totale al digitale
Giusta considerazione Antonio, però a forza di aspettare non si decide mai e c'è sempre qualcosa di migliore che uscirà prossimamenteAntonio Marcheselli ha scritto:Magari e' solo che aspettano di vedere come si sviluppa la tecnologia.
Mi sembra che i tempi siano ormai maturi e il mercato offra una grande varietà di scelta e di opportunità, oltretutto, correggimi se sbaglio, le macchine di nuova generazione arrivano col supporto già attivo per HFR ecc. quindi si ha una maggiore garanzia di longevità anche per i film con le specifiche più particolari
Il sistema della VPF, in varie declinazioni, esiste anche in Italia per fortuna
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Re: passaggio totale al digitale
C'è anche chi può ma non lo considera conveniente continuare con questa attività, considerando il fatto che in alcune località italiane la gente non va comunque al cinemaAntonio Marcheselli ha scritto: Sostituirei il "non vuole" con "non puo'".
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Re: passaggio totale al digitale
Sydney,
Si' ma come ho detto prima, oggi si trovano cose molto carine che solo sei mesi fa non erano disponibili. Un po' come i computer, ad un certo punto l'avanzamento rallentera'. Ma intanto per un piccolo schermo di 10m oggi monti un piccolo DLP che sta quasi su uno scaffale, 3 anni fa dovevi buttare giu' i muri della cabina per farlo passare!
Quindi attendere non la vedo come una cosa completamente negativa.
David,
Ok, ma non e' che uno deve per forza tenere un cinema aperto. Se non rende e non conviene piu' e si decide di chiuderlo io lo categorizzo tra i "non puo'", non credi?
In ogni caso vedremo, immagino che gia' oggi sia un grosso problema avere le copie, specie da noi che sono fatte apposta per via della lingua.
Si' ma come ho detto prima, oggi si trovano cose molto carine che solo sei mesi fa non erano disponibili. Un po' come i computer, ad un certo punto l'avanzamento rallentera'. Ma intanto per un piccolo schermo di 10m oggi monti un piccolo DLP che sta quasi su uno scaffale, 3 anni fa dovevi buttare giu' i muri della cabina per farlo passare!
Quindi attendere non la vedo come una cosa completamente negativa.
David,
Ok, ma non e' che uno deve per forza tenere un cinema aperto. Se non rende e non conviene piu' e si decide di chiuderlo io lo categorizzo tra i "non puo'", non credi?
In ogni caso vedremo, immagino che gia' oggi sia un grosso problema avere le copie, specie da noi che sono fatte apposta per via della lingua.
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Re: passaggio totale al digitale
Certo, se non è conveniente continuare e in più bisogna anche pagare l'impianto digitale, meglio lasciare stare io sinceramente non riesco a capire come fa a stare ancora aperto il multisala vicino casa mia: 7 sale, di cui solo una digitale e pochissimi spettatori. Però, anche se ha una sola sala digitale, la struttura è comunque di alta qualità. Ma come faranno a coprire le spese?Antonio Marcheselli ha scritto: David,
Ok, ma non e' che uno deve per forza tenere un cinema aperto. Se non rende e non conviene piu' e si decide di chiuderlo io lo categorizzo tra i "non puo'", non credi?
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Re: passaggio totale al digitale
Non me lo chiedere, ho lavorato anni nel cinema e non l'ho mai capito!
Detto questo, magari vai a spettacoli poco frequentati. Anche noi avevamo il giorno con 10 persone in tutto il multiplex e altri con 2500.
Detto questo, magari vai a spettacoli poco frequentati. Anche noi avevamo il giorno con 10 persone in tutto il multiplex e altri con 2500.
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Re: passaggio totale al digitale
Non ci vado mai di sabato e domenica, forse in quei giorni ci saranno più spettatori, ma solo in quei giorni perchè quando ci vado io è sempre deserto comunque questo multisala mi piace, spero che non cessi l'attività e proceda con la digitalizzazione delle altre sale
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Re: passaggio totale al digitale
Decisamente. E' normale trovare un multisala vuoto il martedi' sera, per fare un esempio.
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Re: passaggio totale al digitale
http://www.e-duesse.it/News/Cinema/A-fi ... ate-157530
BOAA 02/09/2013 17:06
A fine anno solo il 70% di sale digitalizzate
Lo prevede Lionello Cerri, presidente Anec
«A oggi il 57-58% di sale cinematografiche sono digitalizzate. Dobbiamo arrivare, secondo accordi internazionali, al 31 dicembre allo switch off completo: pensando al parco sale di 4.000 schermi, non credo che arriveremo al 100% di digitalizzazione. Dalle nostre ipotesi, arriveremo solo al 70%, lasciando fuori un migliaio di schermi soprattutto in complessi monosala ». È la previsione di Lionello Cerri, presidente Anec, nel suo intervento al convegno che si è svolto oggi alla Mostra del Cinema di Venezia, intitolato “Il futuro del cinema”. Per sostenere le sale rimaste fuori,che nel 2014 dovranno cercare di digitalizzare, l’Anec sta ragionando su varie ipotesi con il Ministero dei Beni Culturali: «Sarà importante che Stato ed enti locali (quasi tutti le regioni hanno già bandi per il digitale) aiutino a completare questo passaggio. Il digitale sicuramente è un’opportunità, soprattutto per riaffermare il ruolo di centro di aggregazione, nei centri cittadini e anche in provincia. Una monosala fa più fatica a coniugare l’elemento culturale e quello economico: ma non pensiamo al modello “Nuovo cinema Paradiso”, non sono panda da salvare ma strutture con potenzialità che, se sostenute con investimenti, si possono tradurre in crescita. Perché teatri ed enti lirici sono aiutati e non le sale cinematografiche? Anche noi proponiamo ormai contenuti vari, complementari ai film; siamo strutture polivalenti. Non pensiamo solo agli aiuti dello Stato o dei vari ministeri, ma anche alle Regioni e ai Comuni come avviene con altri luoghi di spettacolo». Cerri ha annunciato che tali temi verranno sviluppati il 3 ottobre a Roma di sala, in un convegno sul del futuro della sala. E ha rilanciato la necessità di una tassa di scopo, «non solo come prelievo sul biglietto cinema sala ma su tutto il mercato audiovisivo, e con vantaggi per tutti i soggetti, produttori, distributori ed esercenti».
BOAA 02/09/2013 17:06
A fine anno solo il 70% di sale digitalizzate
Lo prevede Lionello Cerri, presidente Anec
«A oggi il 57-58% di sale cinematografiche sono digitalizzate. Dobbiamo arrivare, secondo accordi internazionali, al 31 dicembre allo switch off completo: pensando al parco sale di 4.000 schermi, non credo che arriveremo al 100% di digitalizzazione. Dalle nostre ipotesi, arriveremo solo al 70%, lasciando fuori un migliaio di schermi soprattutto in complessi monosala ». È la previsione di Lionello Cerri, presidente Anec, nel suo intervento al convegno che si è svolto oggi alla Mostra del Cinema di Venezia, intitolato “Il futuro del cinema”. Per sostenere le sale rimaste fuori,che nel 2014 dovranno cercare di digitalizzare, l’Anec sta ragionando su varie ipotesi con il Ministero dei Beni Culturali: «Sarà importante che Stato ed enti locali (quasi tutti le regioni hanno già bandi per il digitale) aiutino a completare questo passaggio. Il digitale sicuramente è un’opportunità, soprattutto per riaffermare il ruolo di centro di aggregazione, nei centri cittadini e anche in provincia. Una monosala fa più fatica a coniugare l’elemento culturale e quello economico: ma non pensiamo al modello “Nuovo cinema Paradiso”, non sono panda da salvare ma strutture con potenzialità che, se sostenute con investimenti, si possono tradurre in crescita. Perché teatri ed enti lirici sono aiutati e non le sale cinematografiche? Anche noi proponiamo ormai contenuti vari, complementari ai film; siamo strutture polivalenti. Non pensiamo solo agli aiuti dello Stato o dei vari ministeri, ma anche alle Regioni e ai Comuni come avviene con altri luoghi di spettacolo». Cerri ha annunciato che tali temi verranno sviluppati il 3 ottobre a Roma di sala, in un convegno sul del futuro della sala. E ha rilanciato la necessità di una tassa di scopo, «non solo come prelievo sul biglietto cinema sala ma su tutto il mercato audiovisivo, e con vantaggi per tutti i soggetti, produttori, distributori ed esercenti».
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Re: passaggio totale al digitale
Ti ringrazio per questa notizia. Davvero un dato impressionante, siamo troppo indietro.
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Re: passaggio totale al digitale
Penso nessuno abbia mai pensato che lo switch off sia un obbligo di legge, semmai un obbligo di mercato.
Non penso sia così semplice andare avanti a produrre pellicole: se chi commissiona ora il lavoro non fornirà i master (con i relativi diritti) e i compensi ai laboratori di stampa, come potranno questi lavorare?
Se la distribuzione non ha interesse a che ciò avvenga (e non credo lo abbia, i succitati accordi internazionali credo siano proprio fatti dalle distribuzioni con le produzioni), non vedo come potrà essere possibile che un laboratorio lavori in autonomia stampando copie in pellicola di un film su richiesta di un cinema (e non parliamo poi dei costi).
Forse mi sbaglio, anzi, spero di sbagliarmi per tutte le strutture che ancora non hanno potuto fare il "grande passo".
Luca
Non penso sia così semplice andare avanti a produrre pellicole: se chi commissiona ora il lavoro non fornirà i master (con i relativi diritti) e i compensi ai laboratori di stampa, come potranno questi lavorare?
Se la distribuzione non ha interesse a che ciò avvenga (e non credo lo abbia, i succitati accordi internazionali credo siano proprio fatti dalle distribuzioni con le produzioni), non vedo come potrà essere possibile che un laboratorio lavori in autonomia stampando copie in pellicola di un film su richiesta di un cinema (e non parliamo poi dei costi).
Forse mi sbaglio, anzi, spero di sbagliarmi per tutte le strutture che ancora non hanno potuto fare il "grande passo".
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